Activity

29/12/2021 Monte Grappa invernale

Download

Trail photos

Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale

Author

Trail stats

Distance
6.95 mi
Elevation gain
2,093 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,093 ft
Max elevation
5,996 ft
TrailRank 
61
Min elevation
3,992 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours
Coordinates
1947
Uploaded
January 5, 2022
Recorded
December 2021
Be the first to clap
Share

near Cassanego, Veneto (Italia)

Viewed 561 times, downloaded 16 times

Trail photos

Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale Photo of29/12/2021 Monte Grappa invernale

Itinerary description

Il monte Grappa è una di quelle cime a portata di mano da Padova, nonostante ciò mai vi ero stato prima di quest'anno, la prima in veste invernale, o quasi, visto la scarsità della neve, in alcuni punti però abbiamo usato i ramponi per la presenza di neve dura e ghiaccio, le ciaspole invece le abbiamo tenute sul groppone per tutto il giro. Camminare in questi luoghi è sempre emozionante, suggestivo, nostalgico, qui la storia ha lasciato uno dei suoi ricordi più tragici, ogni passo va effettuato con rispetto per chi ha calpestato questa terra con ben altri scopi dal puro divertimento, una preghiera a tutti coloro che qui hanno perso la vita.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 11,2 Km (4,7↑ 5↓ 1,5↔)
Altitudine massima: 1755 m
Altitudine minima: 1190 m
Dislivello assoluto: 585 m
Totale salita: 676 m
Totale discesa: 672 m
Tempo totale: 6h (soste incluse)

Baita Camol. Quota 1190 mt.
L’obiettivo è raggiungere malga Murelon lungo l’alta via degli Eroi nel versante ovest tra il col de l’Orso (1670 m) ed il monte Salarol (1672 m). Per raggiungerla abbiamo pensato di partire da cima Grappa, ma superato Campo Croce ed arrivati a baita Camol la strada è chiusa e lì ci fermiamo. In inverno per salire al Grappa è necessario utilizzare la SP148, l’unica via mantenuta aperta dopo le prime nevicate e che parte da Romano d’Ezzelino, spero di ricordarmelo. Detto ciò non ci scoraggiamo, parcheggiamo l’auto, ci prepariamo e partiamo sul sentiero situato dietro la baita e chiaramente indicato da una tabella. In pochi minuti raggiungiamo forcella Camol (1200 mt, 0.1 km , 5′) e ci innestiamo sul sentiero 100 che sale da Santa Felicita e passa per Campo Croce. Camminiamo per un po’ in mezzo agli ultimi tratti di bosco, la nebbia che ci ha accompagnato fino a Bassano ormai è un ricordo ed un timido sole fa capolino tra i rami spogli dei faggi. In sostanza stiamo aggirando il monte Legnarola, dal versante sud-ovest in cui si trova baita Camol si passa al sud-est per poi proseguire in direzione nord verso il Grappa. Ampi spazi panoramici si alternano a giovani appezzamenti di bosco per lo più composto da faggi e qualche abete, qua e là si possono notare ruderi della grande guerra quasi sempre accompagnati da piccole gallerie scavate nella roccia, ma anche chiari segni di piazzole ricavate probabilmente per il posizionamento dei pezzi d’artiglieria, italiana su questo versante. Poco prima di forcella Legnarola il primo sguardo verso i colli asolani le cui guglie si fanno largo tra le nebbie. Forcella Legnarola (1320 m, 1 km, 30′) è situata poco sotto l’omonima cima ed è praticamente l’intersezione con il sentiero 97 che sale da Borso del Grappa. Da qui in avanti si cammina fuori dal bosco ed a vista in quanto la cima è già visibile, verso est i colli asolani si alzano brufolosi dalla pianura mentre la dorsale inbiancata del monte Cesen (1570 m) spicca tra le cime, verso ovest invece alcune sorprese, in lontanaza niente popò di meno che il gruppo dell’Adamello, impercettibili alla vista, solo con appositi strumenti (app) si possono individuare il corno di Cavento (3402 m) ed il Crozzon di Lares (3354 m). Proseguiamo con passo deciso nel dolcissimo pianoro che porta al Colombera, ma prima effettuiamo una breve digressione ad una malga (1.9 km, 1350 m, 55′) che spicca inequivocabile alla nostra sinistra in un pianoro definito nella carte con il nome Le Saline. Dopotutto siamo qui in perlustrazione quindi perlustriamo. L’edificio è ben ristrutturato, completamente nella parte destra, da finire a sinistra, ma nel complesso mi piace, non vi è però alcun riferimento per poter contattare il proprietario per un eventuale utilizzo, con Silvano immaginiamo a voce alta un bel weekend con le famiglie in questi meravigliosi prati che si affacciano sulla pianura inebriati dal buon vino ed improfumati dal fumo delle griglie, meglio procedere. Poco più avanti ecco un punto di osservazione favorevole verso il Colombera (1449 m) di cui si scorge la croce, ma soprattutto il ripido ed aspro versante sul quale sale il sentiero 104 che mi piacerebbe sperimentare.

Monte Colombera (3,5 km, 1449 mt, 1h 30′).
Qui ci prendiamo una breve pausa, sgranocchiamo qualcosa, beviamo, ci godiamo il panorama dove il Cesen la fa sempre da padrone e studiamo la cartina. E’ appurato che il nostro obiettivo non è raggiungibile, cima Grappa sembra a due passi, è lì davanti a noi, quasi vien da allungare la mano per toccarla, ma ci aspettano altri 300 metri di dislivello, quindi un’oretta circa. La salita si fa ora più impegnativa, indossiamo i ramponi perché ci sono alcuni tratti di neve dura o ghiaccio, ci alziamo di quota anche se sembra non arrivare mai la cima pur vedendola lì davanti ed in effetti ogni tanto scompare in questo lungo saliscendi. Raggiungiamo il monte Meda (1616 m, 4.7 km, 2h 16′) breve pausa ma il freddo punge e camminare ci riscalda e poi quando leggi 15′ alla cima nuova energia irrompe e stimola a proseguire. Il sole è sempre più flebile, un leggero strato di nuvole ne affievolisce il calore che ci aveva accolto alla partenza. Pochi passi ancora, ormai quest’ultimo tratto lo conosco a memoria ne riconosco le curve, i riferimenti, è fatta, davanti a noi si erge il sacrario.

Sacrario e cima monte Grappa (5,7 km, 1775 mt, 3h 30′).
Finalmente il Sacrario, è necessario prestare attenzione nel risalire i gradini, la neve è compatta e dura ed è facile scivolare. Con Silvano si decide di proseguire fino in cima e trovare un posticino per mangiare, intanto guardiamo l’ora, è sicuramente tardi per puntare al bivacco Murelon, ci godiamo quindi con estrema tranquillità il sacro luogo come dei veri turisti, pian piano arriviamo in cima, dove ci accovacciamo sulla gradinata destra baciati dal sole ed al riparo da un venticello fastidioso. Tra un boccone e l’altro consultiamo la cartina, ma l’obiettivo bivacco è da considerarsi definitivamente abbandonato. Il sole intanto è calato, le nubi sono aumentate e comincia a fare freddino. Rialziamo le chiappe, facciamo una capatina al Sacrario delle vittime austro-ungariche, e visto che ci siamo buttiamo un occhio su quello che doveva essere il percorso. Torniamo sui nostri passi, un mare di nuvole tumultuose ricopre la pianura, un altro strato più in alto colora il cielo di rosa, viola e bianco, starei qui delle ore, guardare il panorama mi rasserena, mi rilassa e mi addolcisce. A questo punto ho un altro obiettivo in mente, la celletta 901 che continua a rimurginare nella mia testa. Dopo aver letto l’Angelo del Grappa mi ero ripromesso di toccare con mano la storia mi dirigo quindi con calma verso la lettera F, non ricordo il nome esatto solo la F, quindi la ricerca è minuziosa e paziente e viene premiata, eccola la Z in mezzo alle F, perché ? Leggete il libro ne vale la pena. Inequivocabile la sfumatura biancastra lasciata dalla modifica effettuata in loco evidentemente, sono felice come una Pasqua, posso rientrare soddisfatto dopo un ultimo sguardo verso nord con una sequenza di cime ben note con le Pale di San Martino le dolomiti Bellunesi, Civetta, Agordine, Pelmo, Sorapiss, Marmarole, Antelao, Sfornioi, Bosconero, Gruppo della Schiara, fino all’Alpago, che ben di Dio, molte di queste ancora non le ho raggiunte, chissà se mai ci riuscirò, se lo scorrere del tempo mi lascerà un margine sufficiente affinché possa soddisfare questo desiderio. Lasciamo stare i pensieri e riprendiamo la discesa verso le nebbie, raggiungiamo la tabella del monte Meda nonché incrocio con il sentiero 180 ed anche Alta via degli Eroi nel quale ci incamminiamo. Scendiamo sul pianoro sottostante il Meda dove ci sono due laghetti ora ghiacciati e che in primavera viene ricoperto di Crocchi. Superiamo i laghetti e proseguiamo in discesa verso una serie di malghe la prima della quali alla nostra sinistra è malga Cason Vecio (1345 m, 8.6 km, 4h 55′) un centinaio di metri dalla strada. Tutto chiuso ovviamente ma facciamo un giretto di perlustrazione, sicuramente in estate qui si può mangiare, dalle finestre si vedono i tavolini con ancora sopra il numero come se il tempo si fosse improvvisamente fermato. Riprendiamo la discesa tenendo la sinistra fino alla malga successiva cioé Osteria Vecia (1261 m, 9.1 km, 5h 10′) comunque visibile dall’alto ed in prossimità della quale un’altra tabella indica la direzione per baita Camol. L’ultimo bivio poco più avanti (1258 m, 9.3 km, 5h 15′) qui prendiamo a sinistra lasciando il 180 e prendendo la strada bianca che riporta sulla sp 140 nonché strada del generale Giardino e quindi alla baita Camol.

Baita CamolBaita Camol (11,2 km, 1190 mt, 6h).

View more external

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 3,871 ft
Photo ofBaita Camol. Quota 1190 m.

Baita Camol. Quota 1190 m.

Partenza a quota 1190, la traccia è a destra della malga, c'è un cartella con la freccia per Cima Grappa.

PictographWaypoint Altitude 3,937 ft
Photo ofForcella Camol (1200 mt, 0.1 km , 5′)

Forcella Camol (1200 mt, 0.1 km , 5′)

Si raggiunge in pochi minuti, qui passa il sentiero 100 che sale a cima Grappa

PictographWaypoint Altitude 4,331 ft
Photo ofForcella Legnarola (1320 m, 1 km, 30′)

Forcella Legnarola (1320 m, 1 km, 30′)

Aggirato il monte Legnarola si arriva all'omonima forcella, qui si innesta il sentiero 97 che sale da Borso.

PictographWaypoint Altitude 4,429 ft
Photo ofMalga (1.9 km, 1350 m, 55′) Photo ofMalga (1.9 km, 1350 m, 55′) Photo ofMalga (1.9 km, 1350 m, 55′)

Malga (1.9 km, 1350 m, 55′)

Lungo la SP140 defilata a sinistra ci sono due edifici ristrutturati, da completare, nessuna indicazione, chiuso.

PictographWaypoint Altitude 4,754 ft
Photo ofMonte Colombera. Quota 1449 m. Distanza 3,5 km. Tempo 1h 30′. Photo ofMonte Colombera. Quota 1449 m. Distanza 3,5 km. Tempo 1h 30′.

Monte Colombera. Quota 1449 m. Distanza 3,5 km. Tempo 1h 30′.

La foto con la tabella è di questa primavera. La foto panoramica invece è dalla croce di vetta del Colombera, pochi metri dalle tabelle, bellissimo panorama sulla pianura sottostante. Da qui parte il sentiero 104 che sale da borso, il più diretto e ripido.

PictographWaypoint Altitude 5,302 ft
Photo ofMonte Meda (1616 m, 4.7 km, 2h 16′)

Monte Meda (1616 m, 4.7 km, 2h 16′)

Praticamente poco sotto cima Grappa. Bivio con il sentiero 180 che prenderemo al ritorno.

PictographWaypoint Altitude 5,676 ft
Photo ofSacrario monte Grappa. Quota 1775 m. Distanza 5,7 km. Tempo 3h 30′. Photo ofSacrario monte Grappa. Quota 1775 m. Distanza 5,7 km. Tempo 3h 30′. Photo ofSacrario monte Grappa. Quota 1775 m. Distanza 5,7 km. Tempo 3h 30′.

Sacrario monte Grappa. Quota 1775 m. Distanza 5,7 km. Tempo 3h 30′.

La prima foto è stata scattata in primavera. La terza foto si riferisce al sacrario austro-ungarico. Le celle evidenziate sono quelle relative alla F tra di esse una Z, il caporale Zicchi. Una bellissa storia narrata nel libro L'Angelo del Grappa, che vi consiglio di leggere.

PictographWaypoint Altitude 5,823 ft

Monte Grappa. Quota 1775 m. Distanza 5,7 km. Tempo 3h 30′.

PictographWaypoint Altitude 4,413 ft
Photo ofMalga Cason Vecio (1345 m, 8.6 km, 4h 55′)

Malga Cason Vecio (1345 m, 8.6 km, 4h 55′)

Lungo la discesa questa è la prima malga, ora chiusa, ma in estate è sicuramente aperta, si vedono i tavoli all'interno con il numero sopra.

PictographWaypoint Altitude 4,137 ft
Photo ofMalga Osteria Vecia (1261 m, 9.1 km, 5h 10′)

Malga Osteria Vecia (1261 m, 9.1 km, 5h 10′)

Seconda malga, di fronte alla malga un piccolo cartello indica la direzione per baita Camol.

PictographWaypoint Altitude 4,117 ft
Photo ofBivio (9.25 km, 1258 m, 5h 15')

Bivio (9.25 km, 1258 m, 5h 15')

Attenzione a non proseguire dritti, si fa un giro più lungo. Il sentuiero 180 prosegue a destra, qui andiamo a sinistra per tornare a baita Camol.

PictographWaypoint Altitude 4,134 ft

Baracca (9.8 km, 1260 m, 5h 23')

Lungo il sentiero ben visibile, sopraelevato di qualche metro.

PictographWaypoint Altitude 4,052 ft

Bivio (10 km, 1235 m, h 48′)

andando dritti si finisce a Ca' dell'Amicizia, girare a sinistra.

PictographWaypoint Altitude 4,019 ft

Strada (10.8 km, 1225 m, 5h 53')

sulla strada svoltare a destra per baita Camol a pochi metri.

Comments

    You can or this trail