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284 LAGO SERRU'

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Trail stats

Distance
5.83 mi
Elevation gain
1,729 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,729 ft
Max elevation
7,516 ft
TrailRank 
67 5
Min elevation
7,516 ft
Trail type
Loop
Time
3 hours 35 minutes
Coordinates
1080
Uploaded
April 28, 2016
Recorded
January 2013
  • Rating

  •   5 1 review

near Alpe Pilocca, Piemonte (Italia)

Viewed 2439 times, downloaded 24 times

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Itinerary description

da wikipedia
Il lago Serrù (2.275 m s.l.m.) è un lago artificiale che si trova nella valle dell'Orco nel comune di Ceresole Reale.
Indice

1 Caratteristiche
2 Escursioni ed alpinismo dal lago
3 Galleria di immagini
4 Note
5 Altri progetti

Caratteristiche

Si trova lungo la strada che da Ceresole Reale sale al colle del Nivolet.

Fa parte del complesso di laghi artificiali (lago Agnel, lago Serrù, lago di Ceresole, lago di Teleccio, lago d'Eugio e lago di Valsoera) e che alimentano varie centrali idroelettriche.

Su uno sperone roccioso al di sopra del lago sorge il rifugio Pian della Ballotta.

Il lago Serrù è quello più in alto nella foto. In basso il lago Agnel

La diga di Serrù

Escursioni ed alpinismo dal lago

È punto di partenza per diverse escursioni o ascensioni:

Cima del Carro -3.326 m
Cima d'Oin - 3.280 m
Cima della Vacca - 3.183 m
Grande Aiguille Rousse - 3.482 m
Petite Aiguille Rousse - 3.432 m
Punta di Galisia - 3.345 m
Punta Bousson - 3.337 m

Ceresole Reale (Ceresòle in piemontese, Cérisoles in francese) è un comune italiano di 167 abitanti della città metropolitana di Torino situato in alta valle Orco, in Piemonte. Fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel territorio comunale è ubicata la stazione meteorologica di Ceresole Reale ed l'unico comune italiano, insieme a Venaria Reale a poter fregiarsi del titolo Reale. Il nome probabilmente si riferisce alla presenza in zona, anticamente, di una foresta di ceresiolae, ossia piccole ciliegie.
Indice

1 Storia
2 Geografia fisica
3 Monumenti e luoghi d'interesse
4 Curiosità
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Lingue e dialetti
6 Economia e trasporti
7 Amministrazione
7.1 Altre informazioni amministrative
8 Note
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni

Storia
Il paese in estate

Il paese è di probabile origine Celtica e conserva alcune tracce della dominazione romana; infatti nei corridoi sotterranei delle miniere di Bellagarda e Cuccagna sono presenti alcune iscrizioni latine. In merito la tradizione locale dice che l'Impero Romano condannava i Cristiani ai pesanti e rischiosi lavori di estrazione. Dalle antiche vittime delle miniere trae anche origine il culto di San Meinerio, simbolo di tutti i martiri della fede.

Le prime notizie accreditate riguardo a Ceresole, risalgono attorno all'anno mille, quando l'alta Valle Orco fu donata dall'Imperatore Ottone III al Vescovo di Vercelli.

Nel corso del secolo successivo i territori passarono invece alla famiglia dei Valperga, che concesse gli statuti nel 1338. L'estrema povertà e le angherie dei nobili spinsero però la popolazione a insorgere pochi anni dopo, quando nel Canavese dilagò la rivolta dei Tuchini.

La pacificazione avvenne soltanto nel 1449 e, nonostante i valligiani pagassero la somma di duemila fiorini per dipendere soltanto dalla giurisdizione dei Savoia, tornarono ben presto sotto il dominio dei Valperga. Nel 1794 gli abitanti di Ceresole respinsero i francesi repubblicani che tentavano di invadere il territorio dopo aver valicato il Colle della Galisia.

A partire dal 1862 Ceresole si fregiò del titolo di Reale, ottenuto per concessione di Re Vittorio Emanuele II, al quale il Comune aveva ceduto gratuitamente il diritto di caccia a camosci e stambecchi. Nel 1700 si riteneva che gli stambecchi, oggetto di una caccia spietata a causa delle credenze riguardanti le qualità magiche e curative di molte parti del loro corpo, fossero ormai estinti in tutta Europa. Un centinaio di esemplari era invece sopravvissuto fra i dirupi del massiccio del Gran Paradiso, entro i confini del Regno Sabaudo

Fu così che, tra il 1854 e il 1864, Vittorio Emanuele istituì la Riserva Reale del Gran Paradiso, creata mediante la cessione del diritto di caccia da parte dei comuni valdostani e canavesani al sovrano, che avrebbe esercitato in esclusiva l'attività venatoria. Negli anni venne così costruita una fitta rete di mulattiere che dovevano facilitare i percorsi effettuati dal sovrano e che oggi offrono al Parco ed al territorio di Ceresole un'eccezionale accessibilità pedonale sino ad alta quota.

Il Re formò poi un gruppo di guardie specializzate e fece tracciare una serie di sentieri che mettevano in comunicazione i vari casotti di caccia: attualmente escursionisti e guardaparco si avvalgono della medesima rete viaria, con l'intento di ammirare e proteggere la flora e la fauna alpina.

Il 3 dicembre 1922 con il Regio Decreto la Riserva reale veniva donata allo Stato Italiano affinché divenisse un Parco per la salvaguardia delle bellezze naturali: nasceva così il Parco nazionale del Gran Paradiso.

Una tappa fondamentale nella storia di Ceresole Reale risale agli anni compresi tra il 1925 ed il 1931, nel corso dei quali fu eretta l'imponente diga dell'A.E.M. di Torino. Secondo la tradizione locale, nella conca di Ceresole già in epoca remota esisteva un lago, ma si prosciugò a causa della rottura del diaframma di rocce che chiudeva l'imbocco delle Scalee. L'odierno bacino costituisce invece una delle principali attrattive turistiche del paese.
Geografia fisica

Ceresole Reale occupa l'alta valle Orco incuneata tra il massiccio del Gran Paradiso e le Levanne. Raggiunge la massima altezza con la Levanna Centrale a quota 3.619 m s.l.m.. Il paese è limitrofo al Lago di Ceresole. Oltre l'abitato la Strada statale 460 di Ceresole di accesso continua a salire raggiungendo il Colle del Nivolet, passando per i laghi artificiali Serrù e Agnel.
Monumenti e luoghi d'interesse

Sul territorio comunale ha sede il Centro visitatori del Parco nazionale del Gran Paradiso.

Vallo Alpino dell'Alta Valle Orco
"Museo Homo et Ibex" presso il Grand Hotel[3]
Parco nazionale del Gran Paradiso
in località Serrù si trova il museo del Colle della Losa
GlacioMuseo del Serrù
In località Fonti Minerali, si trova la ferriera medievale
la chiesa parrocchiale, ricostruita nel seicento, e il campanile
in Borgata Cortevecchio Chiesa del Carmine
in Borgata Prese la Chiesa Angelo Custode
in Borgata Borgiallo la Cappella di San Rocco
in Borgata Villa la Cappella della Madonna degli Angeli Cappella del 1976
in Borgata Chiapili la Chiesa di San Lorenzo
in Località Serrù la Chiesetta
a Pian del Nel la Chiesa Maria Ausiliatrice
in Bg. Chiapili Inferiore l'Altare
la Chiesa parrocchiale San Nicolao Vescovo
il Grand Hotel e l'Hotel Levanna
Villa Peyron e il Villino Chiesa progettati da Carlo Ceppi
Villa Giordano
le storiche fonti minerali dell'acqua minerale di Ceresole Reale, imbottigliata fino alla seconda guerra mondiale

Curiosità
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Nell'estate del 1890 soggiornò al Grand Hotel il poeta Giosuè Carducci e qui cominciò a comporre l'Ode "Piemonte".

Nel paese vi è la scuola elementare più piccola d'Italia: due allievi e una maestra (Marzia Lachello), invitati in occasione di questo record, sul palco di Sanremo 2016.[4]

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