2011-10-09 Ferrata di Chiaronto
near Chiaronto, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bella ferrata, inaugurata il 16 ottobre 2010 in località Chiaronto (Fraz. di Frassino in Valle Varaita) Difficoltà: AD, un solo tratto di una decina di metri è valutato MD (può essere evitato). Esposizione a Sud
Accesso: Torino-Saluzzo, direzione Valle Varaita sino alla frazione di Frassino, dove all'altezza del bar "La Spada Reale" si svolta a destra e poi a sinistra dopo pochi metri, seguendo le indicazioni per Borgata Chiaronto. Tenere sempre la sinistra al bivio successivo fino ad arrivare nei pressi di una bella Chiesetta della Borgata Chiaronto a circa 3 km da Frassino, dove è possibile parcheggiare l'auto. La strada asfaltata prosegue passando sotto il portico della chiesa e dopo pochi metri termina.
Partendo dalla borgata, ci si inoltra attraverso le case seguendo il sentiero sempre molto ben segnalato da segnavia Bianchi e Rossi, si arriva in 15 minuti al primo tratto di ferrata che incomincia con un primo muro di pochi metri, superato questo breve tratto, si riprende il sentiero che in 5 minuti ci porta al primo ponte di rete sospeso, dove si incontra la prima vera difficoltà. Ripreso il sentiero si raggiunge una bella forra (spaccatura nella roccia) da percorrere scendendo per dei scalini e poi una parete attrezzata con rete metallica (si sale con faccia a valle il primo tratto) che ci permette di superare un tetto roccioso. In seguito si giunge ad un corto ponte tibetano, a corda unica. Segue ora il tratto più difficile della ferrata (evitabile per sentiero), un muro di una decina di metri molto strapiombante da non sottovalutare (MD) consigliabile un rinvio corto per appendersi e riposare. Si riprende subito dopo per un altro muro verticale, più lungo ma decisamente più facile che ci porta sul ponte tibetano lungo 70 m e alto 70 m dal suolo. Nonostante la lunghezza, il movimento ondulatorio del ponte e smorzato da quattro tiranti laterali. Si segue ancora un corto sentiero in salita, fino a trovare un ultimo ponte a rete e di conseguenza la fine della ferrata. Per scendere c’è un ripido sentiero di cui in gran parte è costituito dalle “vie di fuga” e dove si deve porre molta attenzione in quanto non poche sono le occasioni in cui è possibile scivolare vuoi per l'umidità vuoi per le foglie secche o rami spezzati presenti sul tracciato.
Accesso: Torino-Saluzzo, direzione Valle Varaita sino alla frazione di Frassino, dove all'altezza del bar "La Spada Reale" si svolta a destra e poi a sinistra dopo pochi metri, seguendo le indicazioni per Borgata Chiaronto. Tenere sempre la sinistra al bivio successivo fino ad arrivare nei pressi di una bella Chiesetta della Borgata Chiaronto a circa 3 km da Frassino, dove è possibile parcheggiare l'auto. La strada asfaltata prosegue passando sotto il portico della chiesa e dopo pochi metri termina.
Partendo dalla borgata, ci si inoltra attraverso le case seguendo il sentiero sempre molto ben segnalato da segnavia Bianchi e Rossi, si arriva in 15 minuti al primo tratto di ferrata che incomincia con un primo muro di pochi metri, superato questo breve tratto, si riprende il sentiero che in 5 minuti ci porta al primo ponte di rete sospeso, dove si incontra la prima vera difficoltà. Ripreso il sentiero si raggiunge una bella forra (spaccatura nella roccia) da percorrere scendendo per dei scalini e poi una parete attrezzata con rete metallica (si sale con faccia a valle il primo tratto) che ci permette di superare un tetto roccioso. In seguito si giunge ad un corto ponte tibetano, a corda unica. Segue ora il tratto più difficile della ferrata (evitabile per sentiero), un muro di una decina di metri molto strapiombante da non sottovalutare (MD) consigliabile un rinvio corto per appendersi e riposare. Si riprende subito dopo per un altro muro verticale, più lungo ma decisamente più facile che ci porta sul ponte tibetano lungo 70 m e alto 70 m dal suolo. Nonostante la lunghezza, il movimento ondulatorio del ponte e smorzato da quattro tiranti laterali. Si segue ancora un corto sentiero in salita, fino a trovare un ultimo ponte a rete e di conseguenza la fine della ferrata. Per scendere c’è un ripido sentiero di cui in gran parte è costituito dalle “vie di fuga” e dove si deve porre molta attenzione in quanto non poche sono le occasioni in cui è possibile scivolare vuoi per l'umidità vuoi per le foglie secche o rami spezzati presenti sul tracciato.
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