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Cinghialtracks

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Trail stats

Distance
18.9 mi
Elevation gain
3,707 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,635 ft
Max elevation
2,646 ft
TrailRank 
39
Min elevation
1,053 ft
Trail type
One Way
Time
4 hours 5 minutes
Coordinates
2271
Uploaded
February 20, 2015
Recorded
June 2013
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near Ferrania, Liguria (Italia)

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Itinerary description

Cinghialtracks (Tour della Riserva Naturale Regionale dell’Adelasia)
Tipologia: XC medio/difficile, enduro se si effettuano le varianti di discesa.

Partenza: Ferrania (SV), Abbazia Borgo San Pietro
Sviluppo: 30 km circa di cui percorso su strade sterrate o sentieri: 90%
percorso su asfalto: 10%
Dislivello: 1300 m circa
Ciclabilità salita: 99%
Ciclabilità discesa: 100%
Difficoltà (salita/discesa): BC/BC
Periodo consigliato: primavera o autunno
Accesso in auto: uscita al Casello di Altare sull'Autostrada TO-SV, procedere lungo la SS29 direzione Carcare, dopo 1km circa prendere il bivio a destra per Ferrania, raggiungere il centro storico, Borgata San Pietro, sotto il campanile della chiesa.

Premesse
Il percorso si sviluppa interamente nella Riserva Naturale regionale dell’Adelasia, area protetta a cavallo dell’Alta Via dei Monti Liguri, ricoperta di boschi di varie specie arboree fra cui spiccano centenari esemplari di faggio e castagno, zone umide, aree carsiche con grotte di notevole importanza, sorgenti che danno vita a limpidi ruscelli, pascoli, flora e fauna. All’interno della Riserva sono stabilmente segnalati cinque percorsi di diversa lunghezza e difficoltà, quattro dedicati al trekking e uno specifico per le MTB, realizzato in collaborazione con la Provincia di Savona, che permettono agli escursionisti di scoprire le bellezze naturalistiche del parco avventurandosi tra vallate che raccontano anche un periodo storico importantissimo come la battaglia napoleonica di Montenotte nell’ aprile 1796.

Descrizione del percorso
Si parte nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Ferrania, antica commenda medioevale risalente al XI° secolo. Attraversata la “Corte” ed il parco dei Marchesi de Mari, si prosegue per circa 500m su asfalto in direzione Montenotte. Appena superata la vecchia “Azienda Agricola”, ora riconvertita in industria, si svolta a sinistra sulla strada sterrata che, salendo con pendenza regolare porta alle “Vasche” ossia i serbatoi idrici dell’acquedotto che raccolgono l’acqua captata nelle sorgenti dell’Adelasia.
Si prosegue lungo crinale poi si svolta a sinistra su una sterrata a mezza costa che ci porta sulla collina delle “Cilegie Nere”. Qui si svolta a destra e si sale in lieve pendenza. Lasciata la “Cascina Bazzarin” sulla sinistra si raggiunge nuovamente la dorsale principale che si segue fino a raggiungere la cima del “Cruv” a quota 656 m s.l.m.

Si attraversa una suggestiva faggeta e si inizia una prima discesa in direzione “Cascina Rossi”. Dopo qualche centinaio di metri si abbandona il crinale e si svolta a destra su un sentiero che taglia a mezza costa il versante nord-ovest della dorsale appenninica principale. Seguendo questo percorso in saliscendi in un aperto bosco di faggi e carpini si raggiunge la sorgente di “Cascina Mnau”. Qualche metro con la bici al fianco e si tocca l’asfalto per poche centinaia di metri fino a raggiungere località “Traversine”, l’ingresso alto della Riserva Naturale Regionale dell’Adelasia. Si imbocca lo sterrato e si risale fino alla Cascina Miera, rifugio e centro di educazione ambientale di proprietà della Provincia di Savona (sorgente).
Si proseue ancora in salita per poche decine di metri e ci si addentra in una delle più spettacolari foreste di faggi della Liguria alle pendici del Bric del Tesoro (Castlazz 865 m s.l.m.) teatro, secoli orsono, di battaglie Napoleoniche e di storie di principesse e carbonai. Si resta in quota attraversando gli altopiani del Montenotte, si attraversa la pineta di Cascina Ciappa dove inizia la prima discesa del percorso.
Si abbandona il crinale principale e si svolta a sinistra attraversando a mezza costa le pendici del “Bric Curlin” fino a raggiungere i “Prati dell’Amore”, un’ampia radura che si apre nel cuore del bosco. Qui si svolta a destra dove il sentiero attraversa una delle principali zone carsiche della Riserva. Giunti in prossimità del “Rio degli Olmi” si incrocia il “percorso nr.3” della Riserva e si svolta a sinistra. Un sentiero a mezza costa ci porta alla “Cascina Rizzo” ed infine al fondovalle del Rio Ferranietta dove termina il primo anello del percorso.
Qui si svolta a destra e seguendo la cartellonistica “Cinghialtracks” si Raggiunge la “Cascina Sarvagliona” dove si trova una sorgente perenne di acqua fresca. Si prosegue a destra seguendo, risalendo lungo la strada vicinale Ferranietta-Cisa il “Rian dei Froi”. Dopo alcune ripide rampe si raggiungono i prati di “Cascina Cisa” e successivamente le “Rocche del Manuà” un suggestivo punto panoramico dove vale la pena fare tappa per ammirare dall’alto boschi a perdita d’occhio!. Si rincontra il “Percorso nr. 3” e si continua prosegue sulla strada a mezza costa che, oltrepassando i ruderi di “Cascina Grinda” ci conduce ai prati di “Cascina Ciappa” dai quali, nelle giornate terse, il panorama spazia dal mare al Monviso offrendo una visuale di tutte la Alpi Liguri, Marittime e Cozie. Raggiunto nuovamente il crinale, spartiacque imbrifero del Rio Ferranietta si svolta a sinistra e si prosegue lungo il confine della Riserva in un suggestivo bosco di faggi fino a raggiungere la “Collina del Dego” presso l’area Pic-Nic del “Boscaiolo” alla quota di circa 800 m s.l.m.
Da qui inizia una lunga discesa che porta inizialmente ai prati di “Cianlazz” dove si trova il Monumento Italia, cippo in ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale e prosegue verso la valle del Rio Ferranietta in direzione “Cascina Tarosch”. Qui si giunge nuovamente nei pressi delle “Rocche del Manuà” dove si svolta a destra riprendendo il crinale che con qualche saliscendi (percorso Bormida Natura segnato con tacche verdi e bianche BN) porta alla collina del Manchetto e permette di riscendera a fondovalle.

Varianti
Esistono alcuni sentieri che si possono utilizzare come varianti di discesa al percorso segnalato, ricordiamo in particolare il “Sentiero Segreto + Tanazza”, il “Celtico” e il “President Express” che, viste le difficoltà tecniche ma, soprettutto di orientamento, è consigliabile percorrere accompagnati da guide locali.

Da non perdere
La valle dei Casotti ed i suoi cascinali
L’Abbazia di ferrania risalente al XI secolo
Le faggete del Montenotte

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