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Cervinia: ai piedi del Cervino, Cime Bianche e Decauville (FATTO)

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Trail stats

Distance
22.21 mi
Elevation gain
5,692 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
5,692 ft
Max elevation
10,159 ft
TrailRank 
24
Min elevation
6,559 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours 2 minutes
Coordinates
3808
Uploaded
September 11, 2019
Recorded
August 2017
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near Breuil-Cervinia, Valle d’Aosta (Italia)

Viewed 604 times, downloaded 5 times

Itinerary description

DA ITINERARI-MTB: http://www.itinerari-mtb.it/cervinia-cime-bianche/

Periodo: Estate

Località di partenza e arrivo: Breuil Cervinia (AO), Via Circonvallazione

Lunghezza: 35,8 km.

Durata: 4 ore 35 min.

Dislivello in salita: 1.783 mt.
Pendenza media: 12,1%
Pendenza max: 30,1%

Quota max: 3.092 mt.
Quota min: 1.989 mt.

Velocità media: 8 km/h
Area: 20 kmq

Difficoltà tecnica: DIFFICILE
Condizione fisica: DIFFICILE

Giro impegnativo nell’alta valle del Cervino con grandiosi panorami sugli imponenti 4.000 della vallata ed i relativi ghiacciai, sfruttando le ripide piste di servizio agli impianti. L’itinerario si spinge fin oltre il Colle Superiore delle Cime Bianche raggiungendo, in un paesaggio quasi lunare, i 3.100 metri ai margini del Ghiacciaio di Ventina (in inverno si trasforma in una delle più famose piste di sci del Matterhorn Ski Paradise). La partenza è presso il comodo ed ampio parcheggio posto ai margini dell’abitato di Breuil-Cervinia (poco meno di 2.000 metri) dove, seguendo l’asfalto della circonvallazione, la traccia porta rapidamente alla salita per il Rifugio Oriondè Duca Degli Abruzzi: dopo un breve tratto a tornanti intervallato da asfalto, si incontrano le indicazioni per il rifugio seguendo una sterrata dal buon fondo che, sovrapponendosi per la maggior parte del tempo al sentiero contrassegnato dal segnavia nr.13, sale con pendenze non di poco conto sino a quota 2.800. La salita al rifugio è l’occasione per ammirare il Cervino da un’insolita prospettiva dato che si pedala proprio sotto una delle più famose pareti dell’arco alpino italiano, rendendolo a tratti insolitamente quasi irriconoscibile rispetto alla consueta vista triangolare; ottimi anche i panorami sui ghiacciai della Gobba di Rollin, del Piccolo Cervino e del Breithorn. Poco oltre il rifugio inizia un bel traverso ciclabile su sentiero che si snoda sinuoso a mezzacosta: solo in 3 punti occorre scendere dal mezzo per pochi minuti per l’attraversamento di alcuni piccoli corsi d’acqua che scendono dal versante della montagna. Il sentiero porta poi ad affrontare una ripida discesa, con alcuni sporadici e brevissimi punti non ciclabili causa fondo molto mosso o accidentato, per terminare incrociando una delle tante piste sciistiche invernali. Seguendo la traccia erbosa mista a sterrato riconducibile ad una strada di servizio delle piste ci si porta agevolmente presso la stazione di Plan Maison (quota 2.560) dove l’itinerario diviene ora particolarmente impegnativo: inizialmente, salendo in direzione del Colle Teodulo occorre affrontare un lungo (2,5 km, date le pendenze non è poco) tratto quasi rettilineo, molto ripido e con pendenze superiori al 20% sino a giungere alle stazioni di “Plan Maison 2.876″ e “Fornet 2.866“; evitando di proseguire in decisa salita per il Teodulo e la Cappella Bontandini, si continua lungo l’evidente pista sterrata dapprima in discesa e successivamente in risalita transitando ai margini dei vecchi impianti delle Cime Bianche. Segue una decisa discesa ai caratteristici laghi Cime Bianche, quota 2.810 dove poco oltre si incontra la nuova stazione Cime Bianche: ben visibile di fronte l’obiettivo di giornata, ovvero lo scollinamento del Colle Superiore delle Cime Bianche. Tuttavia le fatiche non sono finite dato che, superata un’iniziale ripida rampa dopo gli impianti, occorre affrontare una serie di impegnativi tornanti in salita su fondo leggermente più dissestato prima di giungere all’atteso Colle: poco oltre il gps segna quota 3.000! Con un ultimo sforzo si affronta una breve ma intensa rampa che si stacca sulla sinistra poco oltre il Colle Superiore e che conduce sulla panoramica sovrastante sommità rocciosa ai margini dei ghiacciai di Valtournenche e di Ventina, in direzione del Passo del Plateau Rosà: molto scenografica la vista sul Cervino, le Grandes Murailles, la conca di Cervinia e tutta l’area degli impianti sciistici mente alle spalle dominano gli imponenti ghiacciai del Testa Grigia, della Gobba di Rollin e del Piccolo Cervino. Evitando di scendere a ritroso la traccia prosegue poi in leggera salita sino a quota 3.093 dove arriva la seggiovia della Gran Sometta; si scende ora lungo la ripida pista da sci sino ad incrociare la sottostante strada proveniente dal Colle Superiore: in parte lungo le piste ed in parte lungo la dissestata strada di servizio si giunge velocemente, con breve ripida risalita, al Colle Inferiore delle Cime Bianche, quota 2.896 con la traccia gps che prosegue in decisa discesa lungo lo sterrato perdendo quasi 600 metri di quota, sino a giungere ad un incrocio di strade nei pressi delle seggiovie facenti parti del comprensorio invernale di Valtournenche. Svoltando a destra in direzione del vicino alpeggio, poco oltre, si incontrano le segnalazioni del Bike Park e della Gran Balconata del Cervino. La traccia, evitando un problematico sentiero che risulterebbe solo a tratti ciclabile, si sviluppa all’interno di una una zona prativa in leggero saliscendi lungo un facile sentiero perfettamente adatto alla bici, ritrovando più a nord il segnavia 107 della Gran Balconata. Proseguendo a questo punto lungo la sterrata, in leggero saliscendi si supera l’Alpe Molar, l’Alpe Manda Superiore e l’Alpe Clèvia della Seya abbandonando poco dopo il segnavia 107 per il sentiero nr.18. Lo sterrato incrocia poco più avanti i vecchi binari della ferrovia Decauville a scartamento ridotto che collegava in passato Perrères con il Lago Goillet e seguendoli senza particolari difficoltà il panoramico percorso pianeggiante con vista Cervino-Grandes Murailles incrocia dopo circa 3 km la strada di servizio degli impianti di Cervinia. Ora non resta che scendere a valle, dapprima su sterrato ed in seguito su asfalto.

SINTESI VALUTAZIONI
panorami: 10/10
difficoltà salita: 6/10
difficoltà discesa: 6/10
impegno fisico: 9/10

NOTE GENERALI (ES. NON PEDALABILITA’, DIFFICOLTA’ PARTICOLARI, NOTE VARIE, ECC.)
pendenze: massima salita pedalabile 30,6%, massima discesa 32,3%
tratto a mano: 10 minuti complessivi, lungo il sentiero a mezzacosta dopo il rifugio per l’attraversamento di alcuni modesti corsi d’acqua che scendono dal versante della montagna oltre che lungo la successiva ripida discesa per sporadici e brevissimi punti non ciclabili causa fondo molto mosso o accidentato
salita: si svolge interamente su larghe piste sterrate di servizio agli alpeggi o agli impianti invernali pertanto il grado di difficoltà è contenuto; la difficoltà è insita nelle pendenze che rendono problematico affrontare anche fondi non particolarmente dissestati, prevalentemente rappresentati da pietrisco piuttosto compatto. I tratti più impegnativi si incontrano: 1) tra Plan Maison e la stazione di “Plan Maison 2.876″, con pendenze tra il 21% ed il 25% dove in alcuni tratti è possibile “addolcirle” sfruttando alcune varianti che mitigano la salita; 2) sui tornanti poco prima del Colle Superiore delle Cime Bianche con punte al 14% (dopo gli sforzi precedenti oramai le energie sono ridotte all’osso) 3) dopo il Colle Superiore nello strappo che sale in direzione del Passo del Plateau Rosà dove si tocca l’incredibile – ciclabile in quanto breve – pendenza del 30%. Da segnalare anche la salita iniziale al rifugio che affronta pendenze fino al 14% ma il fondo è buono è siamo all’inizio del percorso per cui non risulta gravosa
discesa: si affrontano discese veloci lungo le piste di servizio agli impianti per cui occorre prudenza considerando il fondo a volte instabile: il tratto più sconnesso lo si incontra scendendo dall’arrivo della seggiovia della Gran Sometta al Colle Inferiore delle Cime Bianche. Decisamente di menzione anche la discesa in direzione di Plan Maison lungo il sopracitato sentiero ripido e con molteplici ostacoli che scende a lato di una vecchia morena
% sterrato: 87%
ricordarsi://
note: //

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Commento fatto da me:

Inizio come sempre, nel ringraziare l'amico Marco di Itinerari-Mtb per avermi dato l'ispirazione: http://www.itinerari-mtb.it/cervinia-cime-bianche/

La mia traccia differisce da quella di Marco sul finale: al termine della Decauville, ho deciso di prendere una delle divertenti piste enduro di Cervinia, in alternativa per i più "tranquilli" seguire l'itinerario originale che passa per Chavanon.

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Giro di ampio fascino, che percorro (se posso) una volta all'anno per gli splendidi panorami che regala la Valle e per pedalare (seppur con impegno non indifferente) a 3.000 mt.

C'è di tutto, e in questo caso è veramete così: salite iniziale ben pedalabili su strada bianca, cappelle, rifugi, pietraie, discese tecniche, salite ripidissime su piste da sci, paesaggi lunari a 3.000 mt., vecchia ferrovia abbandonata (una figata) e dulcisi in fundo, discesa impegnativa il giusto su una delle piste di DH di Cervinia.

Gli ingredienti ci sono tutti, il video pure... non vi resta che percorrere questo fantastico tour!

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/Y5PltmwO_-E

Qui la traccia in 3D:

Ricordate se guardate i video di selezionare nelle impostazioni di visione: "Qualità" a 720p per avere una visione in HD. Non è la visione originale ma si avvicina... Purtroppo è la pecca di caricare video pesanti su YouTube (e già così ci è voluto un bel po).

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black": https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw

----- ATTENZIONE -----
Il video potrebbe non essere riprodotto su alcuni dispositivi. I video non visualizzabili da cellulare sono quelli protetti da copyright. Possono essere compresi alcuni telefoni cellulari, console per videogiochi o set-top box.
Qui alcune possibili soluzioni al problema per vedere tutti i video bloccati su dispositivi mobili:
- https://www.youtube.com/watch?v=9FseeeXEUrQ
- https://www.youtube.com/watch?v=iSqLMEU9IYo

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Il tour nel dettaglio:

Parto dal parcheggio posto appena uscito dalla galleria all'inizio di Cervinia e, attraversando il paese, mi tengo sulla sx per imboccare l'iniziale ripidone in asfalto (segnavia 13) che mi porta alla prima chicca di giornata: la Cappella BTG Alpini Monte Cervino da cui si gode già di un fantastico panorama e riesco ad avere un'idea di quello che dovrò affrontare oggi.
Continuo a salire con pendenze regolari (media del 10,8%) su strada bianca fino a raggiungere il Rifugio Lo Riondè (Duca degli Abruzzi).
Inizio ora a scendere sul 35: discesa con qualche passaggio tecnico, ma godibilissima, fino a toccare gli impianti di risalita del Plan Maison.
Scappo appena posso dai merenderos e faccio una piacevole deviazione ai Laghi di Tramail, dove mi riposo e mangio, prima di affrontare le micidiali rampe in salita delle piste da sci (punte oltre il 30%) che mi fanno arrivare con grande soddisfazione agli impianti di arrivo del Plan Maison.
Mi godo la divertente discesa con vista sui Laghi di Cime Bianche, per deviare poi a sx in salita verso le vette di Cime Bianche a 3.100 mt.
Qui sono solo io e le montagne, il Plateau Rosà a portata di mano così come l'inconfondibile Gobba di Rollin, con i suoi ghiacciai perenni ancora per poco.
Ora mega-discesona verso il Colle Inferiore di Cime Bianche (qui la Gran Sometta la fa da padrone) fino a Desert dove... ritrovo ahimè i merenderos.
Rifuggo velocemente e, al posto di restare sul 107, faccio una deviazione a gomito verso dx per prendere un bel traverso che, attraverso una bella prateria, mi conduce ad un'altra chicca: Belvedere Valtournenche.
Riprendo il 107 per poi poco dopo deviare a dx in salita (mi sembra il 65), fino a prendere il 21 e poi il 18 per arrivare all'inizio della Decauville Perrères-Lago del Goillet: altra ennesima chicca di giornata.
Prima di iniziarla, passo velocemente alla Cappella di Sant'Anna Notre Dame de la Garde (ennesima chicca) e poi... bella e panoramica pedalata sulla Decauville!
Finita da Decauville, giro a sx in discesa prendendo poi la pista 2 di DH verso Cervinia, arrivandoci alla fine di un giro epico!

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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