GoWest2020 - L’Ovest estremo
near Akartegi, País Vasco (España)
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Trail photos
Itinerary description
In questa traccia i passaggi in fuoristrada e le piste sterrate saranno quasi assenti in quanto il tracciato si sviluppa in zone dove le strade sono quasi tutte asfaltate e le montagne sono oramai alle spalle, non mancheranno però passaggi ardui che sempre cerco, per approfittare dei vantaggi che un Syncro sa dare rispetto ai normali furgoni, con lo scopo di arrivare laddove gli altri (comuni vacanzieri camperizzati) non osano.
Penso possa essere interessante trovare in questo mio tracciato i luoghi dove accamparsi senza ricorrere a strutture organizzate, le fonti d’acqua dove rifornirsi, zone parcheggio nascoste ed altro; come sempre cerco di trovare luoghi poco battuti e fuori dal circuito turistico specialmente in quest’anno dove a causa del Coronavirus vige l’obbligo di indossare la mascherina, cosa che io non faccio: per preservare la mia salute non voglio respirare aria viziata. Ho deciso di non indossarla mai quindi la scelta mi porta ad una vita quotidiana sfuggente, lontana dalla deriva di questa pseudo civiltà, o quantomeno dalla polizia, visto che da queste parti pare fiocchino le multe per chi non obbedisce.
Ma torniamo a noi:
12/8
Parto dalla costa sul mar di Cantabria al confine francese scendo la costa Basca fino al paese di Zumaia dove pranzo e visito la famosa spiaggia di Izurun con il suo spettacolare e superfotografato cornicione in roccia.
Proseguo poi fino alla più anonima spiaggia di Saturraran per poter arrivare con il furgone al limitar della spiaggia ed accamparmi. Cartelli di divieto di campeggio ed altri divieti, sbarra che limita l’altezza a 220 aggirabile con un rapido contromano, baretto sulla spiaggia bagni liberi ma senza doccia.
Arrivo nel tardo pomeriggio e in poco tempo si crea un campeggio abusivo di furgoni e vecchi camper, in tutto siamo una decina, ci sono anche cani (vige il divieto anche x loro) un paio di passaggi della polizia che guarda, si fa guardare, ma lascia in pace. Poi tutti cucinano si lavano i denti e vanno a dormire.
Piove ogni ora per 10 minuti, ma si sta bene, è agosto.
Buonanotte.
13/8
Arrivo a Bilbao per visitare il Guggenheim, segnalo zona parcheggi tra i palazzi che permette di essere vicinissimi al Museo evitando i costosi e bassi parcheggi sotterranei. Io ho un’altezza di 219 cm ma il portapacchi carico mi alza di una trentina di cm.
Percorro poi 170 km cira di autostrada, lascio alle spalle Euskadi, i paesi Baschi ed entro nella regione successiva: la Cantabria.
Arrivo la sera in una piccola gola sull’oceano con un paesaggio dal gusto decisamente Irlandese, passando da una ippovia con sterrato rocce e buche, tanto da ricordarmi che sono su un 4x4.
Sono tra Prellezo e San Vicente de la Barque.
Mi accampo per la notte.
Il paesaggio è meraviglioso, la foto parla da sola.
Ciao.
14/8
Esco dalla regione della Cantabria faccio rifornimento di acqua e gasolio che trovo a 0,94 ed arrivo in Asturia dove visito un piccolo paese rurale e pranzo in una foresta di eucalipto. Per arrivare nella foresta percorro un tracciato creato dai trattori per l’estrazione del legname, la difficoltà di esecuzione è media ma sconsiglio caldamente di inoltrarsi in caso di terreno bagnato o con mezzi più lunghi o con raggio di sterzo maggiore del T3, si rischia seriamente di non uscirne.
Ho poi proseguito veloce, GoWest, fino in Galizia al faro de Cabo Prior. Spettacolo.
Cabo Prior per la sua posizione geografica era un luogo strategico per la difesa della base navale di Ferrol. E sebbene non ci sia un pannello esplicativo su questa storia, nelle vicinanze del faro si possono vedere i ruderi di una caserma abbandonata e una complessa rete di cunicoli e posti di guardia mimetizzati nel rilievo della montagna che erano batteria di supporto antiaerea all'inizio del XX secolo. Il tutto è abbandonato a se stesso e visitabile con l’attenzione necessaria per la propria incolumità.
15/8
Mi fermo in zona, in spiaggia.
16/8
Raggiungo il Portogallo e qualche decina di km dopo la frontiera mi accampo in pineta sul mare dove trovò una sorta di campeggio abusivo per surfisti.
17/8
Riparto verso sud abbandonando finalmente l’autostrada e percorro piccole strade secondarie fino alla città di Porto dove ho visitato gli affascinanti bassifondi.
Proseguo poi per circa 200 km a sud intervallando i tratti in autostrada con uscite per visitare paesini lungo la costa costituiti da molti edifici di inizio novecento in stile Liberty tanto interessanti quanto abbandonati e in stato di cattiva manutenzione. Segnano il passato glorioso di questa nazione ora molto povera.
Arrivo in una città turistica sulla costa, poca gente probabilmente per l’effetto covid, mi accampo dietro strada, vicino al viale dove normalmente i turisti passeggiano, ora deserto, buonanotte.
18/8
Visito il paese di Nazarè e mi sposto un po’ piu a sud per trovare un posto per accamparmi, supero un parcheggio pubblico provvisto di bagni ma senza docce e piccolo bar sulla spiaggia, percorro qualche decina di metri sulla sabbia per trovare un posto esclusivo fronte oceano. Occhio che la sabbia è sempre pericolosa.
Mi fermo per 2 notti.
20/8
Riparto verso sud su strade secondarie, visito il paese di Obidos poi mi sposto sulla costa dove scopro la minuscola e meravigliosa penisola di Baleal che raggiungo passando su una striscia di cemento gettata tra due spiagge, segno un waypoint al suo apice con una foto che non ha bisogno di commenti.
Passo poi nella penisola successiva, Peniche e qui mi immetgo nel magico mondo dei surfisti che in un ambiente da favola volano con le loro tavole. La penisola è estremamente interessante in ogni suo aspetto: dal centro storico costituito da edifici tradizionali dei pescatori alle scogliere che rimandano a paesaggi fiabeschi fino alla straordinaria varietà della flora.
Vedo il golfo a sud, un enorme arco di sabbia che forma la spiaggia denominata “SuperTube”, famosa per i lunghi “tubi” d’acqua che le onde creano specialmente nei mesi di ottobre e novembre. Surf.
Mi accampo in cima ad un picco sull’oceano, uno dei tantissimi posti che qui si possono trovare per piazzare un van, immerso in un paesaggio mozzafiato.
Qui starò per 2 notti.
22/8
Percorro strade secondarie per visitare paesini meno turistici ed incontrare la normale vita dei portoghesi.
Entro nel parco naturale de Sintra Cascais.
Tento dei percorsi in fuoristrada seguendo tracce di moto enduro, provo ad attraversare le ripide gole che portano all’oceano, trovo difficoltà medie, poi hard e passaggi troppi rischiosi per un mezzo solitario. Lascio la traccia per chi volesse aprire varchi.
Scendo fino allo spettacolare Cabo da Roca il punto più occidentale del continente europeo. Mi accampo ai piedi del faro.
Ps. consiglio escursione a piedi alla spiaggia nella gola che scende a nord del faro.
23/8
Arrivo oggi fino a Lisbona per visitare la città e prima di ripartire attraversando il ponte 25 aprile, simbolo della città, chiudo la traccia di questa seconda parte del viaggio GoWest2020 che mi ha portato a toccare il punto occidentale più all’estremo del nostro continente.
Nella terza parte si torna indietro, verso casa, all’est.
Waypoints
Accampamento
Cartelli di divieto di campeggio ed altri divieti, sbarra che limita l’altezza a 220 aggirabile con un rapido contromano, baretto sulla spiaggia e nulla più. Arrivo nel tardo pomeriggio e in poco tempo si crea un campeggio abusivo di furgoni e vecchi camper, in tutto siamo una decina, ci sono anche cani (vige il divieto anche x loro) un paio di passaggi della polizia che guarda ma lascia in pace. Tutti cucinano si lavano i denti e vanno a dormire. Piove ogni ora per 10 minuti, ma si sta bene, è agosto ed è caldo. La piccola spiaggia è bella e a 10 passi dal furgone. Buonanotte.
Park
Zona parcheggi tra i palazzi che permette di essere vicinissimi al Guggenheim evitando i costosi e bassi parcheggi sotterranei.
Ospedalino
Spiaggia esclusiva
Si arriva a 30 metri dall’acqua attraverso un breve sterrato accidentato
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