Val Masino - Pizzo del Ferro Orientale dalla Valle del Ferro (tentativo)
near San Martino, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Bellissima salita in ambiente selvaggio e poco frequentato. Visto il dislivello (oltre duemila metri) consigliato spalmare la gita su due giorni, pernottando al bel bivacco Molteni-Valsecchi in alta Valle del Ferro.
La salita da San Martino (circa 900 metri) al bivacco (2500 metri) si snoda risalendo la bellissima Valle del Ferro, la prima valle secondaria che si incontra risalendo la Val di Mello in destra orografica. Da San Martino si raggiunge la Val di Mello con i soliti sentieri (o lungo la carrabile) e da qui si sta attenti alle deviazioni a sinistra. Si incontra un primo cartello che indica la Valle del Ferro che si può ignorare, poche centinaia di metri più avanti se ne trova una seconda che è più semplice da seguire. Si risale subito una dorsale a fianco del torrente del Ferro e ci si immerge poi in un bosco fitto, sbucando di tanto in tanto nei pressi del torrente e delle sue impressionanti cascate.
La salita è sempre costante e non molla mai, fino al Bivacco è una bella tirata. C'è però da dire che l'ambiente è talmente bello che la fatica si sente a malapena. In ogni caso quando si arriva in vista del Bivacco si tira un bel respiro di sollievo.
Per arrivare in cima al Pizzo del Ferro non c'è sentiero segnato. Si punta direttamente alla costola rocciosa che scende dal pizzo. C'è un breve tratto di arrampicata semplice per riuscire a risalire la costola e sbucare sulle pietraie che scendono dalla cima. Un centinaio di metri più in alto la storia si ripete e bisogna ancora fare qualche passo di arrampicata semplice (noi non avevamo nemmeno la corda).
Si giunge in cresta in corrispondenza di una selletta da dove si prende una bella cresta rocciosa a destra che porta in breve alla vetta (passaggi di III, rocce rotte ben ammanigliate). Noi purtroppo non siamo riusciti a raggiungere la cima, troppa neve rendeva difficile distinguere i passaggi semplici. Consiglio di fare la salita più avanti nella stagione (noi eravamo a giugno, probabilmente luglio agosto è molto più semplice e non richiede nemmeno di portare picca e ramponi).
In sintesi una bellissima gita in un ambiente selvaggio e solitario, alpinismo d'altri tempi, purtroppo passato di moda.
La salita da San Martino (circa 900 metri) al bivacco (2500 metri) si snoda risalendo la bellissima Valle del Ferro, la prima valle secondaria che si incontra risalendo la Val di Mello in destra orografica. Da San Martino si raggiunge la Val di Mello con i soliti sentieri (o lungo la carrabile) e da qui si sta attenti alle deviazioni a sinistra. Si incontra un primo cartello che indica la Valle del Ferro che si può ignorare, poche centinaia di metri più avanti se ne trova una seconda che è più semplice da seguire. Si risale subito una dorsale a fianco del torrente del Ferro e ci si immerge poi in un bosco fitto, sbucando di tanto in tanto nei pressi del torrente e delle sue impressionanti cascate.
La salita è sempre costante e non molla mai, fino al Bivacco è una bella tirata. C'è però da dire che l'ambiente è talmente bello che la fatica si sente a malapena. In ogni caso quando si arriva in vista del Bivacco si tira un bel respiro di sollievo.
Per arrivare in cima al Pizzo del Ferro non c'è sentiero segnato. Si punta direttamente alla costola rocciosa che scende dal pizzo. C'è un breve tratto di arrampicata semplice per riuscire a risalire la costola e sbucare sulle pietraie che scendono dalla cima. Un centinaio di metri più in alto la storia si ripete e bisogna ancora fare qualche passo di arrampicata semplice (noi non avevamo nemmeno la corda).
Si giunge in cresta in corrispondenza di una selletta da dove si prende una bella cresta rocciosa a destra che porta in breve alla vetta (passaggi di III, rocce rotte ben ammanigliate). Noi purtroppo non siamo riusciti a raggiungere la cima, troppa neve rendeva difficile distinguere i passaggi semplici. Consiglio di fare la salita più avanti nella stagione (noi eravamo a giugno, probabilmente luglio agosto è molto più semplice e non richiede nemmeno di portare picca e ramponi).
In sintesi una bellissima gita in un ambiente selvaggio e solitario, alpinismo d'altri tempi, purtroppo passato di moda.
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