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Traversata delle Dame di Challand: Marienhorn, Mont Nery, Becca Voghel, Becca Vlou, Becca Torché

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Author

Trail stats

Distance
17.52 mi
Elevation gain
9,649 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
7,789 ft
Max elevation
9,861 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,752 ft
Trail type
One Way
Time
one day 4 hours 59 minutes
Coordinates
17407
Uploaded
October 30, 2021
Recorded
August 2021
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near Graines, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

Un’ avventura di due giorni attraverso il Marienhorn, il Mont Nery (1° giorno), Becche Voghel, Vlou e Torchè (2° giorno).
Le Dame di Challand, ben visibili a Sud verso la bassa Valle D’Aosta, cingono il vallone di Chasten. Un itinerario per gli amanti della solitudine e dell’avventura che solo itinerari poco frequentati sanno regalare, un’ emozionante traversata a fil di cielo fra la Val D’Ayas e Gressoney e una notte passata presso il bivacco Aldo Cravetto, ottimamente gestito dal CAI di Gressoney; il bivacco è dotato di energia elettrica grazie al pannello fotovoltaico, gas, stufa a legna, acqua potabile, 6 posti letto con coperte di lana, cibo e bibite.

1) Il primo giorno si imbocca in auto la Valle d'Ayas, seguendo per la deviazione che porta al castello di Graines, si continua a seguire la strada principale in auto fin dove si riesce (infatti la strada ad un certo punto diventa sterrata).
Lasciata l'auto si seguono le indicazioni per il lago di Frudière che si raggiunge in circa 1h e 45 min. di cammino. Una volta raggiunto il lago in pochi minuti di cammino si arriva al colle di Frudière dove si ha una visione di insieme dell'itinerario che ci attende.
Dal colle ci si sposta alla base del filo di cresta del Marienhorn, e da qui ha inizio l'avventura che ci porterà in cima al Mont Nery con difficoltà fino al IV° sup.
Il Marienhorn è una bella e poco conosciuta montagna posta al termine del contrafforte Nord-nordest che scende dal Mont Nery o Becca di Frudiera (3.075 m) in direzione dell'omonimo passo, conosciuto anche come Frudièrecoll (2.271 m), dove la cresta spartiacque tra le Valli di Ayas ad Occidente e Gressoney si rialza e, formando in successione il Mont Taf, il Mont Taille, il Monte Rena e la Punta Regina, raggiunge il ben più frequentato Colle Ranzola (2.170 m). Questo settore di montagne è scarsamente frequentato e le visite sono maggiormente rivolte ai bei due Laghi di Frudiera che non alle Sommità. Questo vale anche per il Mont Nery, dominatore di questa area. Il Marienhorn o Corno Maria si presenta dal Colle di Frudière come una bella piramide triangolare con una grande Parete Nord, ancora inaccessa, che precipita sul Vallone della Forca nella Valle di Gressoney al di sopra del Villaggio di Pont Trenta (1.158 m). Da questa parte inoltre lascia cadere un'altra, non molto alta ma irta, parete rivolta ad Est, mentre sul versante opposto scende un più largo e meno scosceso Versante Ovest sopra un valloncello delimitato dallo spartiacque predetto e dalla Cresta Nord del Mont Nery. Visto da Settentrione appare come imponente corno roccioso, ma la presenza del vicino Nery lo ridimensiona notevolmente. La sua Parete Nord cade sopra il sentiero che sale il Vallone di Forca ma la pericolosità, dovuta alle numerose cadute di pietre, hanno fatto sì che il medesimo venisse chiuso a scopo precauzionale già dall'inizio degli anni 2000.
Una volta raggiunta la cima del Mont Nery per la traccia di sentiero si scende all'ottimo Bivacco Cravetto dove si passerà la notte.

2) Il secondo giorno si parte dal Bivacco Cravetto alla volta della becca Voghel, Vlou ed infine Torché sempre seguendo il filo di cresta con difficoltà max di 3° sup.
Attaccare la cresta est del Voghel. Bella arrampicata nella prima parte della salita un po’ più semplice nella seconda.
Scendere disarrampicando per la cresta O (alcuni passaggi) fino al colle fra la Voghel e la Vlou. Salire la cresta E della becca di Vlou molto divertente e un po’ più continua della precedente sempre su roccia a blocchi molto compatta.
Scendere per la cresta opposta (esposto) con attraversamento a inizio stagione di un piccolo nevaio vicino al colle fra la Vlou e la Torchè e salire per la cresta est della becca di Torchè, superando dopo una placca un camino verticale poco a sx del filo (presente una sosta dopo il camino).
Dalla vetta della Torchè la discesa è semplice nella prima parte seguendo gli ometti, nella seconda parte che ci porterà al Colle di Dondeuil, invece, il sentiero non esiste, è quindi necessario avere un navigatore satellitare con traccia installata.
Arrivati al colle Dondeuil seguire il sentiero evidente che scende verso il villaggio di Dondeuil Damon.

ATTREZZATURA NECESSARIA:
Sufficiente corda da 30 metri, prevedere tutto il materiale necessario per allestire almeno 3 calate di circa 15 metri ciascuna.

Gita molto lunga ed impegnativa sia dal punto di vista fisico che mentale. Gita per gli amanti delle vie da integrare e ricercare. Gita alpinistica dai "sapori antichi" in valloni selvaggi e solitari.
Nei 2 giorni che abbiamo passato in questi luoghi abbiamo visto solo tracce di lupi...

ATTENZIONE!!! Per chi volesse ripetere questo itinerario è necessario dotarsi di 2 autoveicoli (meglio se 4X4): uno deve essere parcheggiato nel vallone di Dondeuil (che verrà utilizzato per il rientro nel secondo giorno) e il secondo nel vallone di Graines.

ATTENZIONE!!! Durante il periodo estivo la zona è soggetta a forti temporali, quindi si consiglia di effettuare la gita a fine stagione estiva (tra la fine di agosto e settembre).

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