Monte Terza Grande
near Piova, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Le tre terze sono tre vette che chiudono l'orizzonte sud della conca Sappadina.
La terza Grande è la più alta della serie, con i suoi rispettabili 2586mt.
L'approccio più diretto (non prettamente alpinistico) è la normale che sale da passo Oberenghe.
Detto valico è raggiungibile da tre direttrici: da Sappada (Palù) per il sentiero 314, molto lungo e non consigliabile se la meta è la cima, dalla val Pesarina, attraverso il passo di Mimoias e dalla val Frison, l'approccio indubbiamente più breve come sviluppo e con una progressione molto costante costante, privo di qualsiasi contropendenza.
La val Frison ha una storia a se in quanto a viabilità, penso una delle più tormentate d'Italia. Chiusa ufficialmente al traffico dal 1993, è passata dallo stato alla regione Veneto. Martoriata dagli eventi atmosferici estremi degli ultimi anni, , è sempre oggetto di interventi per mantenerla in salute. Ultimamente un importante impegno economico parrebbe essere risolutivo alla sua riapertura nel 2023. Vediamo, ma non è un terreno facile.
Comunque diciamo che, pur con divieto, è percorribile da auto adeguate (meglio 4x4) a proprio rischio e pericolo.
Si arriva, dopo 8 km di misto, ad un piccolo parcheggio vicino al ponte che porta a malga pian de Sire. Qui parte il sentiero 314 lato val Frison. Lo si segue fino alla forcella. Quindi si scende qualche metro nel versante sappadino e si piega a sx (traccia molto evidente, bolli rossi) che risale il duro ghiaione fino alla partenza del tratto di roccia (faticoso e ripido, ma ben segnalato e non pericoloso).
Dal momento in cui si cominciamo a utilizzare le mani, mancano circa 300mt di D+.
La salita è articolata, ma sempre molto ben segnalata. Anche con un po di nebbia è possibile percorrerla senza problemi (ovvio, un po'...).
Da ultimo si supera un canalino di II° attrezzato con una provvidenziale corda in acciaio (non fittoni, ma penzolante) che ci aiuterà soprattutto in discesa. Poco sopra la cima. Panorama splendido su Sappada e la val Comelico. Nella presente occasione panorama zero per nebbia, ma non importa, la soddisfazione dell'ascesa non ne è scalfita.
Il ritorno copiando perfettamente l'andata. Il segnale GPS al parcheggio ha fatto un pò le bizze, comunque il percorso è sempre molto evidente.
Il dislivello è di 1250mt e lo sviluppo di circa 10km.
La terza Grande è la più alta della serie, con i suoi rispettabili 2586mt.
L'approccio più diretto (non prettamente alpinistico) è la normale che sale da passo Oberenghe.
Detto valico è raggiungibile da tre direttrici: da Sappada (Palù) per il sentiero 314, molto lungo e non consigliabile se la meta è la cima, dalla val Pesarina, attraverso il passo di Mimoias e dalla val Frison, l'approccio indubbiamente più breve come sviluppo e con una progressione molto costante costante, privo di qualsiasi contropendenza.
La val Frison ha una storia a se in quanto a viabilità, penso una delle più tormentate d'Italia. Chiusa ufficialmente al traffico dal 1993, è passata dallo stato alla regione Veneto. Martoriata dagli eventi atmosferici estremi degli ultimi anni, , è sempre oggetto di interventi per mantenerla in salute. Ultimamente un importante impegno economico parrebbe essere risolutivo alla sua riapertura nel 2023. Vediamo, ma non è un terreno facile.
Comunque diciamo che, pur con divieto, è percorribile da auto adeguate (meglio 4x4) a proprio rischio e pericolo.
Si arriva, dopo 8 km di misto, ad un piccolo parcheggio vicino al ponte che porta a malga pian de Sire. Qui parte il sentiero 314 lato val Frison. Lo si segue fino alla forcella. Quindi si scende qualche metro nel versante sappadino e si piega a sx (traccia molto evidente, bolli rossi) che risale il duro ghiaione fino alla partenza del tratto di roccia (faticoso e ripido, ma ben segnalato e non pericoloso).
Dal momento in cui si cominciamo a utilizzare le mani, mancano circa 300mt di D+.
La salita è articolata, ma sempre molto ben segnalata. Anche con un po di nebbia è possibile percorrerla senza problemi (ovvio, un po'...).
Da ultimo si supera un canalino di II° attrezzato con una provvidenziale corda in acciaio (non fittoni, ma penzolante) che ci aiuterà soprattutto in discesa. Poco sopra la cima. Panorama splendido su Sappada e la val Comelico. Nella presente occasione panorama zero per nebbia, ma non importa, la soddisfazione dell'ascesa non ne è scalfita.
Il ritorno copiando perfettamente l'andata. Il segnale GPS al parcheggio ha fatto un pò le bizze, comunque il percorso è sempre molto evidente.
Il dislivello è di 1250mt e lo sviluppo di circa 10km.
Waypoints
Intersection
8,013 ft
A sx in ripida progressione. A dx si stacca una labile traccia, chissà dove porta...
Waypoint
6,288 ft
Questo tratto è veramente stato oggetto di devastazione come poche se ne vedono in giro
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