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Monte Rosa. Balmenhorn,Corno Nero,Ludwigshoe,Punta Parrot, Punta Zumstein, Capanna Margherita

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Author

Trail stats

Distance
5.53 mi
Elevation gain
5,335 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
1,762 ft
Max elevation
14,856 ft
TrailRank 
49
Min elevation
11,262 ft
Trail type
One Way
Time
8 hours 41 minutes
Coordinates
1454
Uploaded
July 27, 2020
Recorded
July 2020
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near Staffal, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

25-07-2020

Il Monte Rosa è il massiccio montuoso più esteso delle Alpi, il secondo per altezza dopo il Monte Bianco, il monte più alto della Svizzera, del Piemonte e il secondo più alto d'Italia, nonché quello con l'altitudine media più elevata (vi appartengono 9 delle prime 20 cime più alte della catena alpina), posto nel settore delle Alpi Nord-occidentali (sezione Alpi Pennine) lungo il confine spartiacque tra Italia (al confine tra Valle d'Aosta e Piemonte) e Svizzera, (a est della Corona Imperiale e a sud del Massiccio del Mischabel), dando il nome al supergruppo delle Alpi del Monte Rosa, composto da diversi e importanti gruppi e sottogruppi.
Posto nelle Alpi Pennine all'interno delle Alpi del Monte Rosa ed esteso su territorio italiano e svizzero è particolarmente famoso per la sua parete est, ovvero il versante di Macugnaga, la parete a più alta prominenza delle Alpi e l'unica di dimensioni himalayane, mentre altro versante particolarmente imponente è la cosiddetta parete valsesiana del Monte Rosa, che affaccia su Alagna Valsesia, mentre il versante nord svizzero è sede di imponenti ghiacciai (Gornergletscher).

La traccia proposta parte dal rifugio Città di Mantova alla Capanna Margherita salendo 6 cime del gruppo.

Dal rifugio Città di Mantova si va verso il colle del Lys,a sx sono numerosi i crepacci aperti a volte non sempre visibili si tiene quindi la traccia che passa sotto i seracchi della parete sud ovest della Piramide Vincent e dopo un paio di salti un po’ più ripidi a quota 4010 m ci si trova con la nera sommità rocciosa del Balmenhorn.
Si abbandona sulla sinistra la traccia principale diretta principale verso il Colle del Lys, si piega verso destra, lungo un avvallamento in moderata pendenza, in direzione Colle vincent (4088 m).Poco prima di raggiungerlo ci si rivolge a sinistra verso il pendio che ci porta alla base delle rocce del Balmenhorn, superato questo breve tratto roccioso attrezzato con scaletta metallica e corda fissa, giungiamo alla statua del Cristo delle Vette;siamo sulla vetta (4167 m), pochi metri più in basso vediamo il Bivacco Giordano.
Scesi dal Balmenhorn si riprende la traccia principale deviando a destra verso il Corno Nero,a mio parere,la più bella delle cime minori del gruppo del Monterosa,un´ardita piramide di roccia e ghiaccio che dalla Ludwigshoe appare come scheggia contro il cielo perduta nell´immensità.
Per pendii, ci si porta sotto lo scivolo nevoso (50°) che termina accanto la vetta, e lo si risale, spostandosi poi lungo l´aerea crestina (molto esposta) fino alla Madonnina posta sulla vetta.
Scesi del Corno Nero con calata in corda doppia si raggiunge in breve il colle del Lys(4248m).Da qui si abbandona la traccia che conduce alla Capanna Margherita e si punta in direzione sud-est risalendo il ripido ma breve pendio nord e in 15-20 minuti si tocca la vetta della Ludwigshöhe (4.342 m).
Scesi dalla Ludwighshoe il prossimo obiettivo è la traversata della Punta Parrott.Fra le cime minori del Rosa,e',a parer mio,una la più appagante alpinisticamente, offrendo un'interessante e affilata cresta nevosa.Dal colle del Lys,dove,abbandonata la traccia principale, piegando leggermente a destra ci si dirige verso il colle tra la Ludwigshoe e la Parrot. Senza raggiungerlo, con traversata a sinistra, si taglia il pendio (40°) portandosi sulla Cresta W sopra ad un affioramento roccioso,puntando a quest'ultimo vi ci si dirige,una volta superato un ripido muro di neve lo si costeggia sulla dx fino a raggiungere il filo di cresta,molto esposta,(da brividi attenzione massima), che si segue verso dx fino in cima. Scendere per la più ampia cresta NE(cmq sempre esposta)in direzione del colle di Sesia dove si piega a sx e si ritrova la pista per la Punta Gnifetti.
Raggiunta la traccia principale si continua senza dirigersi verso lo sperone della Capanna Margherita, si aggirano i crepacci sommitali e si punta all’ampio e morbido Colle Gnifetti,(q. 4454 m, 1,30 h) porta di accesso alla mitica parete Est del Rosa. Si percorre dunque l’affilata cresta nevosa (35-40°) che porta fino alle roccette sommitali (I), e al canalino che porta alla bella Madonnina d’oro in vetta alla Zumstein a 4563 m. Assolutamente fantastico il panorama verso le altre cime del Rosa: la Dufour e la Nordend, oltre alla dirimpettaia Capanna Margherita; i ghiacciai pensili della bellissima parete Nord dei Lyskamm, nonché l’ampiezza d’orizzonte verso il Cervino, la Corona Imperiale del Vallese (Dent Blanche, Ober Galehorn, Weisshorn..), i gruppi di Mischabel e del Weissmies, nonché la vertiginosa vista del Lago delle Locce, 2300 m più in basso verso Macugnaga.
Tornati indietro fino al colle Gnifetti si va verso destra si segue la traccia che porta a punta Gnifetti dove,erge sontuosa la capanna Margherita,il rifugio più alto d'Europa.

Qui sotto in breve il riassunto delle cime salite

CRISTO DELLE VETTE (BALMENHORN) PD- (4167m)
Salita e discesa su parete di roccia,ferrata con gradoni di ferro e canapone in corda (dislivello 12m circa)

CORNO NERO (SCHWARZHORN) PD+ (4322m)
Salita su pendio ripido di ghiaccio o neve dura (50° con dislivello di 40m circa) e cresta estremamente esposta ed aerea su roccia e neve (breve).
Discesa calata in corda doppia dalla cima fino al punto di partenza

PUNTA LUDOVICO (LUDWIGHSHOE) F+ (4342m)
100m di dislivello circa per pendio di 35° e cresta esposta ma corta (salita e discesa)

PUNTA PARROT (PARROTSPITZE) PD (4336m)
Traversata su lunga cresta nevosa molto esposta ed aerea,abbastanza ripida in alcuni punti (40°)

PUNTA ZUMSTEIN (ZUMSTEINSPITZE) PD (4563m)
Salita e discesa su cresta un po esposta su misto (roccia e neve con pendenza max 40° e dislivello di 100m circa)

PUNTA GNIFETTI (SIGNALKUPPE) F (4554m)
Salita su pendio abbastanza dolce tranne gli ultimi 50m un po' più ripido e un poco esposto.

Considerazioni:
Corno Nero e Punta Parrot sono montagne particolari,più tecniche e difficili (e piu' pericolose per la loro forte esposizione),richiedono buona esperienza alpinistica e condizioni ottimali sia del manto nevoso che meteorologiche per poterle affrontare (con ghiaccio è meglio evitare viti da ghiaccio utili).

Memorabile escursione, un'esperienza unica che non dimenticherò mai,in uno degli ambienti glaciali più belli e grandi d'Europa.
Un pensiero e un ringraziamento particolare a Paolo,Massimo e ai miei compagni e amici di questa straordinaria avventura Ilan,Antonio,Michele,Davide e Nicola.

PS Dislivello effettivo 1500m circa

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