Monte papa invernale
near Casale Serino, Basilicata (Italia)
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Itinerary description
Monte Papa , 2005 mt
19/02/2023
Introduzione:
Il Monte del Papa, con le sue tre gobbe sommitali (una q. 2003 m e due q. 2005 m), costituisce l´elevazione principale del massiccio del Sirino e l´unica cima da 2000 m interamente in territorio lucano.
Caratterizzata da forme eleganti, si innalza quasi isolata a circa 20 km di distanza dalla costa tirrenica, in posizione intermedia tra il basso Appennino Campano (Picentini e rilievi del Cilento) e l´alto Appennino Calabro (Pollino e Monti di Orsomarso). Alle sue pendici sorge lo splendido Lago Laudemio, il più meridionale lago glaciale d´Europa e base di partenza della via normale.
Già questo potrebbe bastare per mettere voglia di salirci, ma se ci aggiungiamo che in questo periodo è ricoperto di neve, la frittata è fatta !
Così ci rechiamo al rifugio conserva di Lauria , dove mangiamo (bene) e dormiamo. Il mattino a buon ora siamo già operativi.
L'INIZIO DELLA NOSTRA AVVENTURA
Come punto di partenza però scegliamo la rotonda che porta al lago laudemio. Anche se siamo costretti a farci un bel pezzo di strada asfaltata, causa chiusura per ordinanza comunale, ci sembra il punto migliore per iniziare.
Questo infatti ci permetterà di evitare le piste da sci FUNZIONANTI , che (cosa che probabilmente alcuni non sanno...) sono VIETATE PER CHI Fà TREKKING O CIASPOLATE NEL PERIODO INVERNALE.
Alle 8:00 puntuali siamo operativi. Nello zaino poca roba, acqua, banane, qualche bustina di sali minerali, ma la cosa più importante sono i ramponi e la piccozza.
Si , perchè con una temperatura di -2 per tutta la notte, ci aspettiamo un manto ghiacciato e le ciaspole preferiamo lasciarle in auto.
SI COMINCIA...
In poco tempo (circa 1,5 km dal parcheggio) arriviamo al lago, c'è foschia e non lo vediamo bene. Tutto sommato non ci interessa e lo lasciamo alla nostra destra e ci incamminiamo per la salita che ci porterà in cima.
Seguiamo la vecchia seggiovia, ormai abbandonata da oltre 8 anni, causa valanga che danneggiò alcuni pilastri.
Nel bosco la neve è abbastanza battuta, probabilmente dai vari ciaspolatori del giorno prima. Si cammina bene, i ramponi , che abbiamo indossato praticamente subito, ci danno un bel aiuto. La temperatura inizia a salire e pian piano la foschia sembra sparire.
MA POI...
Arriviamo all'ultimo pilastro della seggiovia e qui le cose si fanno serie. La neve adesso è una liscia lastra di ghiaccio, i già esili segni, le impronte, di chi ci ha preceduto adesso sono totalmente scomparse e la pendenza si fà importante. Dobbiamo fare forza per far presa con i ramponi,mettiamo i bastoncini nello zaino e tiriamo fuori la picche. Cadere qui senza picche, significherebbe ritrovarsi a valle trasformati in uno slittino umano...
Intanto il sole inizia a splendere, regalandoci un bel calore e dei colori meravigliosi.
Arriviamo sulla selletta, al gabbiotto della seggiovia abbandonata, guardando giù pensavamo di poter osservare il lago e invece...c'è un mare di nuvole !
Lo spettacolo è meraviglioso, poi Anna mi fà notare che in lontananza si intravede qualcosa. La riconosco, ed è la cima del volturino 1835 mt , l'unica vetta che sbuca fuori da questo immenso mare ovattato.
Riprendiamo il cammino, piegando decisamente a destra, saliamo la ripida parete che ci condurrà all'anticima. Qui la neve comincia ad essere meno compatta,causa sole, si scivola, ma fortunatamente ci sono molte rocce e capiamo che questo pezzo dobbiamo farlo in modalità 4 zampe !
Un passo qui, cerchiamo di arrivare a quelle rocce lì, aspetta che vado avanti io, tu segui le orme... in questo modo riusciamo ad arrivare alla cima da 2003 mt. Qui troviamo la stazione meteo, la webcam che tante volte ho guardato (che punta dritto su monte sirino).
L'ARRIVO IN VETTA
Dopo 50 mt arriviamo in vetta,sul MONTE PAPA A 2005 MT il paesaggio che si apre ai nostri occhi oggi è indescrivibile.
Un enorme mare di nuvole ricopre praticamente tutta la valle sotto di noi. Quasi si fà fatica a capire dove finisce il bianco della neve e dove cominciano le nuvole.
Di fronte a noi la timpa scazzariddo, 1935 mt , anche lei imbiancata, poi il bellissimo monte Alpi, con le sue due cime gemelle (Pizzo falcone e santa croce) , ma la meraviglia è poter ammirare da lontano le 5 cime del pollino ! Si distinguono benissimo, e tra tutte svetta il dolcedorme.
Il monte sirino con la sua chiesetta della Madonna delle Nevi invece appare e scompare dalle nuvole.
IL RITORNO
Decidiamo di evitare il ritorno dalla ripida salita, e preferiamo avventurarci in un sentierino che abbiamo già percorso l'estate scorsa, durante il nostro giro delle cime del sirino.
E' un sentierino, che punta verso il monte Sirino, ma ad punto c'è la possibilità di scegliere, Sirino o Laudemio.
Adesso la neve ,però, è veramente candida, nessun orma,nessuno segno, solo delle ondine create dal vento che disegnano paesaggi favolosi.
Iniziamo a faticare un pò con i ramponi, ma confidiamo nelle nostre gambe !
Fortunatamente nel bosco la neve è di nuovo compatta, certo in alcuni punti ci ritroviamo immersi fino al ginocchio ma sappiamo che è tutta discesa e iniziamo anche a divertirci.
Azzardiamo anche il fuori sentiero che attraversa il letto di un torrente che troviamo completamente pieno di neve.
Camminare nel bosco in queste condizioni non è facile, sembra tutto uguale, ma avendo già fatto questo giro non siamo preoccupati. Infatti sono molti i punti che riconosciamo e camminiamo tranquilli.
Arriviamo ad un abbeveratoio, e capiamo che non manca molto.
Un altro pò di km ,tra rami spezzati, alberi ricoperti di neve che formano degli archi naturali, impronte di animali vari, arriviamo al cartello che ci indica a sinistra rotonda per laudemio , a destra lago laudemio.
Si 5 minuti e siamo di nuovo alla macchina, senza toccare il lago infatti dopo poco riprendiamo la strada asfaltata e poi in auto.
Un escursione meravigliosa, un giro ad anello che già in condizioni normali è impegnativo ( i km saranno 11 per 750 mt di dislivello) ma con il ghiaccio e la neve è per pochi escursionisti.
Come al solito vi lascio alcune foto e vi invito sempre a seguirci sul nostro blog per tutte le altre immagini(più qualche foto inedita) e sul nostro canale youtube per il meraviglioso video che seguirà a giorni.
19/02/2023
Introduzione:
Il Monte del Papa, con le sue tre gobbe sommitali (una q. 2003 m e due q. 2005 m), costituisce l´elevazione principale del massiccio del Sirino e l´unica cima da 2000 m interamente in territorio lucano.
Caratterizzata da forme eleganti, si innalza quasi isolata a circa 20 km di distanza dalla costa tirrenica, in posizione intermedia tra il basso Appennino Campano (Picentini e rilievi del Cilento) e l´alto Appennino Calabro (Pollino e Monti di Orsomarso). Alle sue pendici sorge lo splendido Lago Laudemio, il più meridionale lago glaciale d´Europa e base di partenza della via normale.
Già questo potrebbe bastare per mettere voglia di salirci, ma se ci aggiungiamo che in questo periodo è ricoperto di neve, la frittata è fatta !
Così ci rechiamo al rifugio conserva di Lauria , dove mangiamo (bene) e dormiamo. Il mattino a buon ora siamo già operativi.
L'INIZIO DELLA NOSTRA AVVENTURA
Come punto di partenza però scegliamo la rotonda che porta al lago laudemio. Anche se siamo costretti a farci un bel pezzo di strada asfaltata, causa chiusura per ordinanza comunale, ci sembra il punto migliore per iniziare.
Questo infatti ci permetterà di evitare le piste da sci FUNZIONANTI , che (cosa che probabilmente alcuni non sanno...) sono VIETATE PER CHI Fà TREKKING O CIASPOLATE NEL PERIODO INVERNALE.
Alle 8:00 puntuali siamo operativi. Nello zaino poca roba, acqua, banane, qualche bustina di sali minerali, ma la cosa più importante sono i ramponi e la piccozza.
Si , perchè con una temperatura di -2 per tutta la notte, ci aspettiamo un manto ghiacciato e le ciaspole preferiamo lasciarle in auto.
SI COMINCIA...
In poco tempo (circa 1,5 km dal parcheggio) arriviamo al lago, c'è foschia e non lo vediamo bene. Tutto sommato non ci interessa e lo lasciamo alla nostra destra e ci incamminiamo per la salita che ci porterà in cima.
Seguiamo la vecchia seggiovia, ormai abbandonata da oltre 8 anni, causa valanga che danneggiò alcuni pilastri.
Nel bosco la neve è abbastanza battuta, probabilmente dai vari ciaspolatori del giorno prima. Si cammina bene, i ramponi , che abbiamo indossato praticamente subito, ci danno un bel aiuto. La temperatura inizia a salire e pian piano la foschia sembra sparire.
MA POI...
Arriviamo all'ultimo pilastro della seggiovia e qui le cose si fanno serie. La neve adesso è una liscia lastra di ghiaccio, i già esili segni, le impronte, di chi ci ha preceduto adesso sono totalmente scomparse e la pendenza si fà importante. Dobbiamo fare forza per far presa con i ramponi,mettiamo i bastoncini nello zaino e tiriamo fuori la picche. Cadere qui senza picche, significherebbe ritrovarsi a valle trasformati in uno slittino umano...
Intanto il sole inizia a splendere, regalandoci un bel calore e dei colori meravigliosi.
Arriviamo sulla selletta, al gabbiotto della seggiovia abbandonata, guardando giù pensavamo di poter osservare il lago e invece...c'è un mare di nuvole !
Lo spettacolo è meraviglioso, poi Anna mi fà notare che in lontananza si intravede qualcosa. La riconosco, ed è la cima del volturino 1835 mt , l'unica vetta che sbuca fuori da questo immenso mare ovattato.
Riprendiamo il cammino, piegando decisamente a destra, saliamo la ripida parete che ci condurrà all'anticima. Qui la neve comincia ad essere meno compatta,causa sole, si scivola, ma fortunatamente ci sono molte rocce e capiamo che questo pezzo dobbiamo farlo in modalità 4 zampe !
Un passo qui, cerchiamo di arrivare a quelle rocce lì, aspetta che vado avanti io, tu segui le orme... in questo modo riusciamo ad arrivare alla cima da 2003 mt. Qui troviamo la stazione meteo, la webcam che tante volte ho guardato (che punta dritto su monte sirino).
L'ARRIVO IN VETTA
Dopo 50 mt arriviamo in vetta,sul MONTE PAPA A 2005 MT il paesaggio che si apre ai nostri occhi oggi è indescrivibile.
Un enorme mare di nuvole ricopre praticamente tutta la valle sotto di noi. Quasi si fà fatica a capire dove finisce il bianco della neve e dove cominciano le nuvole.
Di fronte a noi la timpa scazzariddo, 1935 mt , anche lei imbiancata, poi il bellissimo monte Alpi, con le sue due cime gemelle (Pizzo falcone e santa croce) , ma la meraviglia è poter ammirare da lontano le 5 cime del pollino ! Si distinguono benissimo, e tra tutte svetta il dolcedorme.
Il monte sirino con la sua chiesetta della Madonna delle Nevi invece appare e scompare dalle nuvole.
IL RITORNO
Decidiamo di evitare il ritorno dalla ripida salita, e preferiamo avventurarci in un sentierino che abbiamo già percorso l'estate scorsa, durante il nostro giro delle cime del sirino.
E' un sentierino, che punta verso il monte Sirino, ma ad punto c'è la possibilità di scegliere, Sirino o Laudemio.
Adesso la neve ,però, è veramente candida, nessun orma,nessuno segno, solo delle ondine create dal vento che disegnano paesaggi favolosi.
Iniziamo a faticare un pò con i ramponi, ma confidiamo nelle nostre gambe !
Fortunatamente nel bosco la neve è di nuovo compatta, certo in alcuni punti ci ritroviamo immersi fino al ginocchio ma sappiamo che è tutta discesa e iniziamo anche a divertirci.
Azzardiamo anche il fuori sentiero che attraversa il letto di un torrente che troviamo completamente pieno di neve.
Camminare nel bosco in queste condizioni non è facile, sembra tutto uguale, ma avendo già fatto questo giro non siamo preoccupati. Infatti sono molti i punti che riconosciamo e camminiamo tranquilli.
Arriviamo ad un abbeveratoio, e capiamo che non manca molto.
Un altro pò di km ,tra rami spezzati, alberi ricoperti di neve che formano degli archi naturali, impronte di animali vari, arriviamo al cartello che ci indica a sinistra rotonda per laudemio , a destra lago laudemio.
Si 5 minuti e siamo di nuovo alla macchina, senza toccare il lago infatti dopo poco riprendiamo la strada asfaltata e poi in auto.
Un escursione meravigliosa, un giro ad anello che già in condizioni normali è impegnativo ( i km saranno 11 per 750 mt di dislivello) ma con il ghiaccio e la neve è per pochi escursionisti.
Come al solito vi lascio alcune foto e vi invito sempre a seguirci sul nostro blog per tutte le altre immagini(più qualche foto inedita) e sul nostro canale youtube per il meraviglioso video che seguirà a giorni.
Waypoints
Intersection
5,633 ft
Direzione lago laudemio
Apparentemente questo sentiero sembra finire nel nulla, ma seguendo la traccia arriverete ad una recinzione in ferro. Da qui si continua in discesa nel letto di un torrente.
Waypoint
5,095 ft
Punto 1
Waypoint
5,505 ft
Punto 2
Waypoint
6,033 ft
Punto 5
Waypoint
5,092 ft
Vista su lago laudemio ghiacciato
Waypoint
5,087 ft
Rifugio - bar - abbandonato
Waypoint
5,109 ft
Inizio sentiero della seggiovia abbandonata
Waypoint
6,047 ft
Tenere la sinistra
Waypoint
5,464 ft
seguire il letto del torrente
Waypoint
5,703 ft
recinzione in ferro
Waypoint
5,063 ft
Fontana
Waypoint
4,934 ft
Tenere la sinistra per ritornare alla macchina
Waypoint
4,843 ft
Tenere la sinistra per arrivare sulla strada asfaltata
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👇🎬
https://youtu.be/-ZDPGqxuZrg