Monte Miletto invernale

Percorso ad anello effettuato a fine marzo.
Campitello Matese- grotta ciaole- abbeveratoio- monte Miletto- forca di cane- colle del monaco-capo d’acqua- Campitello Matese.
Difficolta ai limiti tra EE con attrezzatura da neve / percorso alpinistico F-.
Durata circa 4 ore.
Utili ramponi per il versante nord ovest del percorso.

Itinerario di grande bellezza che si snoda intorno al monte Miletto, tra pareti imponenti e paesaggi alpestri in luoghi isolati e ben lontani dalla calca degli impianti di risalita.

Una volta parcheggiata la macchina presso gli impianti, il sentiero inizia subito sulla destra.
Tra piste da sci dismesse si arriva alla cima di un vecchio skilift.
Da qui il sentiero continua a monte all’interno del bosco, attenzione a volte non e facile seguire la traccia per la scarsa segnaletica a volte coperta dalla neve.
Dopo poco si arriva alla base della grande parete alla cui base è presente la grotta de ciaole.
Qui la neve è bella compatta e ghiacciata, indispensabili usare i ramponi per muoversi in sicurezza sul lungo traverso.
Si continua poi sempre nel bosco per aggirare lo sperone roccioso fino ad arrivare ad una radura dove si sale un muro di circa 150 metri di dislivello per arrivare all abbeveratoio.
Da qui ber facile rocce e fili di cresta inizia la salita verso l’anticima e poi la vetta.
Tra neve e nebbia non è difficile perdere l’orientamento, seguire come punto di riferimento i tralicci dismessi.
Poco prima della vetta, rifugio radio chiuso e bivacco di fortuna.
Dalla vetta, libro assente, inizia la discesa per la parete sud est.
Volendo e presente anche una via che arriva direttamente arrivo degli impianti di risalita in maniera diretta, tuttavia per la
Nebbia, neve e scarsa visibilità abbiamo optato per la via normale.

Dalla vetta Facile sentiero che raggiungere prima forca di cane poi si scende e su lunghi traversi con poca neve si arriva a colle del monaco.
Da qui si lascia il colle sulla destra e tenendo la sinistra il sentiero arriva a costeggiare un fiumiciattolo dino ad arrivare a capo d’acqua.
Infine tra strade sterrate e sentieri in piano si arriva alla base delle piste da sci.