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Monte dei Ronchi e cresta integrale NE delle Tavole

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Trail stats

Distance
5.98 mi
Elevation gain
2,956 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
2,956 ft
Max elevation
4,950 ft
TrailRank 
32
Min elevation
2,793 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours 52 minutes
Time
9 hours 12 minutes
Coordinates
1706
Uploaded
October 9, 2022
Recorded
October 2022
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1 comment
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near Campagrina, Toscana (Italia)

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Itinerary description

La partenza è dallo spiazzo che si trova a sinistra appena superata la galleria del Cipollaio provenendo da Seravezza.
Lasciata l’auto si sale il sentiero a fianco della galleria e si volta subito a destra.
Ci troviamo su una vecchia via di lizza che si percorre per un po’ finché, nel punto in cui essa si dirama, si sale a sinistra seguendo sempre un tracciato di lizza ripido dove iniziano dei segni blu che andranno seguiti da ora in poi con attenzione perché sono pochi e sbiaditi.
Salita questa breve lizza ci si trova nel bosco, si sale ancora per un po’, seguendo sempre i rari segni blu dipinti sui tronchi degli alberi dopo di che si traversa verso destra seguendo il sentiero che qui è leggermente più evidente fino ad arrivare ad un traliccio della luce.
Qui ci troviamo sul crinale Est del Monte dei Ronchi quindi si inizia a risalirlo seguendo sempre i segni blu anche se la via di salita non è obbligata in quanto basta seguire il filo del crinale.
Nella parte alta il crinale perde pendenza e ripidezza e finisce ad un piccolo ripiano erboso con qualche albero. Da questo punto è utile seguire i segni blu in modo da superare nel modo più agevole alcuni spuntoni e risalti rocciosi che precedono la vetta vera e propria.
Arrivati in vetta (1354 metri).
Individuare da dove scendere non è subito intuitivo comunque puntando all’incirca verso la cava delle Cervaiole si prende un canaletto fra spuntoni che si lascia subito per andare verso sinistra ed entrare in un altro canaletto che va sceso fino ad entrare nel bosco. utile sono i segni blu che sono presenti anche se sempre troppo pochi.
Ad un certo punto si abbandona la cresta e si volta bruscamente a destra proseguendo il cammino in un sentiero boschivo.
Lo si segue senza difficoltà fino ad arrivare alla marmifera che è anche il CAI 31.
Si va a destra e la si percorre per qualche centinaio di metri finchè essa curva decisamente a sinistra; in questo punto siamo esattamente alla base della cresta Nord–Est del Monte delle Tavole che va risalita.
Per poter salire abbastanza agevolmente una volta aggirato di poco il filo di cresta si abbandona la marmifera e si prende una rampa ghiaiosa che sale a sinistra abbastanza ripida.
Si sale e si punta al soprastante traliccio della luce.
La salita della prima parte della cresta è difficile da spiegare perché le varianti per poter salire sono diverse e tutte più o meno non semplici di conseguenza ognuno sceglie la traiettoria che gli è più congeniale con un'unica nota comune: i passaggi che si intende fare bisogna studiarli con attenzione prima per evitare di dover poi disarrampicare.
La prima parte di cresta è tutt’altro che banale con passaggi che possono arrivare anche al 2°+ su terreno instabile, roccia rotta e scadente e punti delicati da superare.
E’ la parte più impegnativa della cresta in quanto c’è da arrampicare su terreno instabile, placche con appigli distanti fra loro e con alcuni passaggi delicati dove è vietato mancare la presa perché dietro di noi ci sono spesso salti verticali di almeno 4/5 metri.
Superati i vari risalti la cresta perde improvvisamente la sua pendenza e diviene più delineata; non è particolarmente affilata anche se precipita verticale a destra, verso la cava del Fondone e a sinistra, anche se molto meno.
Si percorre la cresta senza problemi finché si supera un altro piccolo risalto e si arriva ad incrociare il CAI 142.
Si supera il CAI 142 e si prosegue a seguire il filo di cresta.
Dalla cima si scende senza difficoltà dalla cresta Sud-Est che dopo poco la si lascia per scendere a sinistra una sorta di via di mezzo fra un pendio.
Lo si scende a dritto senza difficoltà per qualche centinaio di metri fino a trovare il CAI 142 che ad un certo punto lo attraversa.
Si imbocca il 142 e si prende a destra arrivando così nel giro di poco alla cava delle Cervaiole che ha divorato il Picco di Folcovaia e si attraversa la cava seguendo la via marmifera e usciti dalla cava proseguendo per un breve tratto su asfalto finché si esce e si prende a sinistra il CAI31 che ci riporterà attraverso un bel bosco di faggi al punto di partenza

Comments  (1)

  • Photo of Lorenzo Verdiani
    Lorenzo Verdiani Dec 24, 2023

    Sul fatto di seguire le tracce di altri utenti nulla da ridire sono li per quello anche se ogni tanto e' bello inventarsi qualcosa di nuovo. Riguardo invece alle relazioni ti faccio presente che non ti sforzi neppure un minimo a scrivere in quanto copiate e incollate pari pari dalle mie e mi riferisco a questa come a molte altre. Scorretta

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