Il Lieggio (1.096m) - Traversata integrale
near Curti, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il Lieggio (1.096m) - localmente anche conosciuto come "Il Pizzo del Diavolo" - traversata da sud est a nord ovest con traversata del "Facciomme" (propaggine della lunga cresta) fino al Varco del Lupo e il Varco di Cerzone + appendice esplorativo.
Premessa: Il percorso previsto includeva una lunga traversata dal Varco di S. Caterina fino in vetta al Monte Mai (1607m) ovvero della cresta sud integrale dell'ultimo. Per vari motivi (tabella di marcia, terreno insidioso e potenzialmente pericoloso ecc.) è stata abbandonata ca. 70m sotto la cresta del Monte Faragnito (1206m).
Tempo effettivamente impegnato: ca. 7½ ore (soste comprese); la sola traversata fino al Varco di Cerzone con rientro sul sentiero CAI 116E può essere effettuata anche in 6 ore
Nota Condizioni: Salita intrapresa a inizio di Giungo con temperature alte (oltre i 30°C) e cielo parzialmente nuvoloso, sereno a valle con nuvole basse da 1200m.
Punto di partenza/d'arrivo: piazzetta centrale di Curi (SA)
Arrivo/avvicinamento: Dall'autostrada A3 Salerno/Reggio Calabria prendere l'uscita Pontecagnano e seguire indicazioni per Giffoni Valle Piana. Sulla SP26c ci raggiunge Curti (sulla sinistra) dopo ca. 10 minuti dove è possibile parcheggiare sulla piazzetta davanti l'edificio delle poste.
Percorso: (1) Dalla piazzetta centrale di Curti girare a destra e seguire la stradina stretta fin dove esce dal paese. -- Nota: Un altro percorso (bolle bianco/rosso) parte sulla sinistra della piazzetta ma porta ugualmente sotto il costone di cui dopo. (2) Proseguire sulla strada asfaltata e prendere la prima stradina che sale sulla sinistra che si abbandona dopo poco per salire poi in foresta senza percorso obbligatorio. (3) Arrivato sotto una parete roccioso seguire la traccia di sentiero (dx) fino in cresta. (4) Prima seguire in filo di cresta e poi a meta costa, tra la felce alta, fino si raggiunge sotto una parete. (5) Qui è meglio abbandonare la traccia GPS e aggirare la parete sulla destra. -- Sulla sinistra invece si sale per un ripido canalino con passaggi fino al III, ma su terreno molto insidioso. -- Guadagnato di nuovo la cresta girare a destra, evitando lo sperone (6) che sul lato nord presenta uno strapiombo, e continuare sempre in foresta, sotto la parete. Per salti rocciosi (diversi passaggi di II) si arriva sull'antecima sud del Lieggio (7). Disceso fino all'intaglio tra quest'ultima e la cima (si vede già la croce di vetta) è anche possibile salire dritto. Altrimenti seguire la traccia GPS (passaggi fino al II+). Dalla vetta (8) si continua per pochi metri in direzione nord, puntando però su una propaggine sulla sinistra. Dopo poco si incontrane il primo segnavia (bianco/rosso) del sentiero CAI 168B che attraverso tutta la cresta del "Facciomme" (9) e che porta in leggera discesa fino al Varco del Lupo (10). Raggiunto il varco è possibile scendere a sinistra verso la sterrata (ben visibile) oppure continuare dritto (traccia di sentiero tra la felce alta) fino al Varco del Cerzone (11). Dal varco è possibile continuare dritto (in foresta) o scendere su sentiero verso il valle del Agnone, attraversando dei bellissimi castagneti (14) fino a raggiungere una stradina asfaltata (15) che porta SP26c. Attraversando la strada dopo qualche centinaio di metro è possibile seguire il sentiero CAI (con bella vista sui torrioni del versante nord est del Lieggio) che termina presso il Santuario Maria SS di Carbonara (16). Sulla SP26c si torna a Curti, passando per l'imbocco di un'altro ramo del sentiero CAI 168B (17).
Dal Varco del Cerzone (direzione nord): Continuando su sentiero in leggera salita si raggiunge dopo ca. 500m un primo bivio di due sterrata (12). Si prende il ramo a destra che porta a una sorgente (13) dove è possibile rifornirsi con acqua potabile per la discesa.
Percorso esplorativo (E) -- consigliato soltanto a persone ben allenati, con un ottimo senso di d'orientamento e (preferibilmente) munite di una corda per eventuale ritirata: Dalla sorgente proseguire sempre sulla sterrata che costeggia la Serra Licinosa. Raggiunto un recinto (pali con filo spinato) piegare a destra e salire il costone (E1) tra la felce alta, sotto la parete sud del Monte Faragnito. Dalla 'La Guida dei Monti d'Italia': "Da qui si sale seguendo una recinzione lunga la cresta rocciosa e attraverso un ripido canalino detritico che porta a un primo torrione 1205m e poi alla cima del Monte Fargnito 1206m." - Il terreno però è molto insidioso e il canalino (probabilmente E2) potenzialmente pericoloso. Ho deciso di abbandonare il percorso sotto un passaggio molto delicato (III) in quanto un tentativo di disarrampicarsi sarebbe stato troppo rischioso e perché non ero appunto sicuro di trovarmi nel canalino descritto nella guida.
Attrezzatura: (per la sola traversata del Lieggo) scarponi e bastoncini da trekking; per il percorso integrale: attrezzatura per discesa in corda doppia
Premessa: Il percorso previsto includeva una lunga traversata dal Varco di S. Caterina fino in vetta al Monte Mai (1607m) ovvero della cresta sud integrale dell'ultimo. Per vari motivi (tabella di marcia, terreno insidioso e potenzialmente pericoloso ecc.) è stata abbandonata ca. 70m sotto la cresta del Monte Faragnito (1206m).
Tempo effettivamente impegnato: ca. 7½ ore (soste comprese); la sola traversata fino al Varco di Cerzone con rientro sul sentiero CAI 116E può essere effettuata anche in 6 ore
Nota Condizioni: Salita intrapresa a inizio di Giungo con temperature alte (oltre i 30°C) e cielo parzialmente nuvoloso, sereno a valle con nuvole basse da 1200m.
Punto di partenza/d'arrivo: piazzetta centrale di Curi (SA)
Arrivo/avvicinamento: Dall'autostrada A3 Salerno/Reggio Calabria prendere l'uscita Pontecagnano e seguire indicazioni per Giffoni Valle Piana. Sulla SP26c ci raggiunge Curti (sulla sinistra) dopo ca. 10 minuti dove è possibile parcheggiare sulla piazzetta davanti l'edificio delle poste.
Percorso: (1) Dalla piazzetta centrale di Curti girare a destra e seguire la stradina stretta fin dove esce dal paese. -- Nota: Un altro percorso (bolle bianco/rosso) parte sulla sinistra della piazzetta ma porta ugualmente sotto il costone di cui dopo. (2) Proseguire sulla strada asfaltata e prendere la prima stradina che sale sulla sinistra che si abbandona dopo poco per salire poi in foresta senza percorso obbligatorio. (3) Arrivato sotto una parete roccioso seguire la traccia di sentiero (dx) fino in cresta. (4) Prima seguire in filo di cresta e poi a meta costa, tra la felce alta, fino si raggiunge sotto una parete. (5) Qui è meglio abbandonare la traccia GPS e aggirare la parete sulla destra. -- Sulla sinistra invece si sale per un ripido canalino con passaggi fino al III, ma su terreno molto insidioso. -- Guadagnato di nuovo la cresta girare a destra, evitando lo sperone (6) che sul lato nord presenta uno strapiombo, e continuare sempre in foresta, sotto la parete. Per salti rocciosi (diversi passaggi di II) si arriva sull'antecima sud del Lieggio (7). Disceso fino all'intaglio tra quest'ultima e la cima (si vede già la croce di vetta) è anche possibile salire dritto. Altrimenti seguire la traccia GPS (passaggi fino al II+). Dalla vetta (8) si continua per pochi metri in direzione nord, puntando però su una propaggine sulla sinistra. Dopo poco si incontrane il primo segnavia (bianco/rosso) del sentiero CAI 168B che attraverso tutta la cresta del "Facciomme" (9) e che porta in leggera discesa fino al Varco del Lupo (10). Raggiunto il varco è possibile scendere a sinistra verso la sterrata (ben visibile) oppure continuare dritto (traccia di sentiero tra la felce alta) fino al Varco del Cerzone (11). Dal varco è possibile continuare dritto (in foresta) o scendere su sentiero verso il valle del Agnone, attraversando dei bellissimi castagneti (14) fino a raggiungere una stradina asfaltata (15) che porta SP26c. Attraversando la strada dopo qualche centinaio di metro è possibile seguire il sentiero CAI (con bella vista sui torrioni del versante nord est del Lieggio) che termina presso il Santuario Maria SS di Carbonara (16). Sulla SP26c si torna a Curti, passando per l'imbocco di un'altro ramo del sentiero CAI 168B (17).
Dal Varco del Cerzone (direzione nord): Continuando su sentiero in leggera salita si raggiunge dopo ca. 500m un primo bivio di due sterrata (12). Si prende il ramo a destra che porta a una sorgente (13) dove è possibile rifornirsi con acqua potabile per la discesa.
Percorso esplorativo (E) -- consigliato soltanto a persone ben allenati, con un ottimo senso di d'orientamento e (preferibilmente) munite di una corda per eventuale ritirata: Dalla sorgente proseguire sempre sulla sterrata che costeggia la Serra Licinosa. Raggiunto un recinto (pali con filo spinato) piegare a destra e salire il costone (E1) tra la felce alta, sotto la parete sud del Monte Faragnito. Dalla 'La Guida dei Monti d'Italia': "Da qui si sale seguendo una recinzione lunga la cresta rocciosa e attraverso un ripido canalino detritico che porta a un primo torrione 1205m e poi alla cima del Monte Fargnito 1206m." - Il terreno però è molto insidioso e il canalino (probabilmente E2) potenzialmente pericoloso. Ho deciso di abbandonare il percorso sotto un passaggio molto delicato (III) in quanto un tentativo di disarrampicarsi sarebbe stato troppo rischioso e perché non ero appunto sicuro di trovarmi nel canalino descritto nella guida.
Attrezzatura: (per la sola traversata del Lieggo) scarponi e bastoncini da trekking; per il percorso integrale: attrezzatura per discesa in corda doppia
Waypoints
Waypoint
2,453 ft
(3) Salto di roccia sotto la cresta
Seguire la traccia di sentiero sulla destra del salto roccioso
Comments (3)
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Information
Easy to follow
Scenery
Experts only
Do not recommed doing this trail at all.
It is very dangerous. There is now way to follow the gos directions.
We were lucky to make it down in one piece.
Bel giro, la traversata della cresta SSW del Lieggio è veramente molto divertente, l'ho fatta con due amici ad aprile.
Nel libro di vetta abbiamo letto il messaggio dell'utente straniero che ha lasciato il precedente commento; certo, non è proprio una passeggiatina, però neanche bisogna esagerare a mio avviso.
In un'uscita più recente ho effettuato con un amico la traversata di cresta di Faragnito e Faiostello: siamo saliti dal punto immortalato nella tua foto "alternativa per la salita (?)". Successivamente ci sono altri passaggi di arrampicata semplici (penso non oltre il II grado) e qualche volta si deve (o almeno conviene) aggirare gli speroni rocciosi seguendo degli stretti camminamenti nel bosco, di solito abbastanza esposti.
Grazie per gli ottimi spunti, belle anche le foto.
A presto e buon cammino.
Path should be closed or repaired!!!!! Please be careful when choosing this path. Luckily me and my girlfriend are experienced hikers other way we will probably die or need to call rescue group. We start our hiking in Sieti planning to do a ~15km hiking trip through Il Lieggio and back through Carbonara path. Route from Sieti to almost top of the mountain is beautiful and advanced but manageable. True hell starts when You are close to peak. Path looks like was either not used for very long time or some avalanche passed. On top of the mountain the storm came with heavy rain. Instead of 2/3h trip back we spend 10 hours going from tree to tree searching for path marks that are completely destroyed and random. Most of path was full of bushes and brambles that made us going on cliff slopes trying to go through slippery rocks and stones without any ropes or proper equipment. When it gets late hiking there in darkness is almost impossible even with flashlights. We have so much luck that somehow we found other path that was leading from hiking route to town called Curticelle. Later we found that in 2019 someone died trying to do this path. Be careful!!!