Da Campo Imperatore a Campo Imperatore 3 giorni

Trekking di tre giorni sul Gran Sasso con il mio amico Christian, con partenza da campo imperatore alle 19,30. Come prima destinazione puntiamo sul Bivacco Bafile, naturalmente, visto l’orario, dopo circa un’ ora di cammino accendiamo le frontali. Nonostante il gps, abbiamo faticato un po’ per trovare il sentiero, visto che ci si è messa anche la nebbia a rendere il tutto un po’ avventuroso. Comunque, avendo percorso la ferrata per il Bafile la settimana prima, il disagio è stato veramente minimo . Arriviamo al Rifugio alle ore 22,30 circa. Con nostra sorpresa, rischiando anche di dormire all’addiaccio, scopriamo che il Bivacco era già molto affollato da escursionisti e alpinisti. Fortunatamente due letti a castello erano ancora liberi. Dopo una veloce cenetta, consumata fuori per non disturbare i nostri “coinquilini” che dormivano, ci infiliamo nel sacco letto e buona notte.
La mattina seguente a buon ora ripercorriamo la ferrata, per raggiungere l’attacco alla direttissima alle 6.30. Naturalmente a quell’ora la stupenda via era deserta e, velocemente e in sicurezza, raggiungiamo la vetta occidentale del Corno Grande (quando la direttissima è affollata, il rischio di ricevere qualche masso in testa o chi sa cos’altro di peggio , è molto elevato). Purtroppo la nebbia non ci ha mai abbandonato completamente, quindi la vista sul panorama si bloccava a qualche centinaio di metri tutt’intorno. Riscendiamo per la normale e raggiunta la Sella dei Due Corni, intercettiamo il sentiero per la Ferrata Danesi. Stupenda via completamente rinnovata a regola d’arte, con passaggi anche impegnativi. Raggiunta la vetta del corno piccolo, la nebbia ancora non ci abbandona. Quindi, anche un po’ stanchi, ci dirigiamo verso il rifugio Franchetti, dove posiamo i nostri pesanti zaini e ci prenotiamo per passare la notte. Vista la buon’ora, circa le 15,00, decidiamo che non è proprio il caso di fermarsi e perciò ci facciamo, senza gli zaini, una veloce sgambata per visitare lo stupendo ghiacciaio del Calderone… ma il ghiacciaio? Eh già… quest’anno il clima particolarmente torrido lo ha praticamente sciolto, almeno in superfice, visto che a detta degli esperti, sotto la pietraia il Ghiacciaio ancora resiste e con uno spessore di circa 30 mt. Boooh!!!, certo non sono andato a verificare… pensate che fine, ingoiato dal ghiacciaio semi sciolto del calderone. Tornati al Franchetti ci aspetta una bella tavolata con simpatici commensali, zuppa di fagioli (non proprio il massimo per passare la notte in camerata) e spezzatino in bianco. Dopo piacevoli chiacchierate intorno all’argomento montagna, e dopo aver scrutato le stelle in cerca di quelle cadenti, ce ne andiamo a dormire.
Oggi finalmente senza nebbia, il tempo è bellissimo, quindi colazione, un saluto a Luca, il famoso gestore del Rifugio Franchetti e si riparte. Oggi la nostra destinazione è il Rifugio Garibaldi. Raggiunta la sella dei due Corni prendiamo per il passo del cannone e quindi la sella del Brecciaio e con la normale arriviamo facilmente sulla sella di monte aquila dove intercettiamo a destra il sentiero per il Garibaldi. Il Rifugio Garibaldi, o meglio, Bivacco Garibaldi per gli standard attuali, è sempre poco frequentato e molto tranquillo. Passiamo un’ oretta seduti al sole, al contrario dei giorni precedenti ora si percepisce una piacevole temperatura. Dopo aver pranzato con frutta e formaggio, ci rimettiamo in movimento. Destinazione: Passo della Portella dove il sentiero ci riporterà a Campo Imperatore per concludere questo bellissimo e sereno fine settimana lungo.