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Cresta NE Alto di Sella

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Trail stats

Distance
5.11 mi
Elevation gain
3,009 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,009 ft
Max elevation
5,664 ft
TrailRank 
32
Min elevation
2,903 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours 5 minutes
Time
7 hours 6 minutes
Coordinates
1446
Uploaded
November 25, 2023
Recorded
November 2023
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near Vagli Sopra, Toscana (Italia)

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Itinerary description

La partenza è da Arnetola, si percorre prima il CAI 31-35, poi brevemente su marmifera fino a raggiungere una costruzione forse di servizio per le cave (Casa Colubraia), da qui parte il sentiero CAI 146, non segnato, solo un segno rosso su un sasso, salendo a sx della costruzione. Il CAI 146 sarebbe ufficialmente chiuso per un cavo di protezione non manutenuto nei pressi della focetta dell'acqua fredda.
Il seguente tratto si svolge prevalentemente nel bosco ed è gradinato, i segnavia sono sbiaditi e a momenti il sentiero è poco evidente. Usciti dal bosco, raggiungiamo un bivio, a dx si raggiungerebbe la focetta mentre il ramo a sx rappresenta l'uscita della vecchia e dismessa ferrata Vecchiacchi, noi dobbiamo compiere un semicerchio verso sx, degli ometti suggeriscono di raggiungere la cresta tramite una rampa di I grado.
Raggiunto il filo si nota il cavo d'acciaio ancora presente e anche un cartello che diffida ad avventurarsi verso la ferrata, qui la nostra cavalcata su cresta ha inizio.
Il primo tratto è abbastanza facile, fino a raggiungere un piccolo risalto molto esposto che può essere superato grazie all'ausilio di un chiodo/staffa piantato nella roccia.
Troviamo adesso la prima vera difficoltà, un torrione abbastanza verticale con buoni appigli (difficoltà massima II+/III grado). E' possibile proteggere, presente una sosta alla base, 2 vecchi chiodi in corrispondenza del passo più ostico e poi un'altra sosta poco oltre la sommità, ma noi decidiamo di salire in libera.
Superato il torrione siamo su una placconata in discesa (lame di roccia friabile), e si nota poco più avanti il secondo passaggio chiave: una placca di circa una decina di metri molto esposta ed inclinata, fessurata nella parte superiore (II+ grado). Si raggiunge scendendo prima con una cengetta a sx. Anche qui è presente un chiodo quasi alla base, possibilità di integrare con friend a metà e in alto una sosta (catena). Noi decidiamo di nuovo di procedere in libera.
Oltre la placca la cresta torna ad essere facile e camminabile fino ad un canalino che ci porterà all'anticima.
Raggiunta l'anticima si devono percorrere gli ultimi metri di cresta molto affilati ed esposti ma su ottima roccia e aggirando per un breve ultimo tratto a sx si raggiunge finalmente la vetta.
Dalla cima si torna indietro, bisogna infatti riaffrontare l'infida crestina, e arrivare nei pressi dell'anticima, da qui parte, versante Valle dell'Arnetola un canale ripidissimo tra paleo e sfasciumi. Il percorso di discesa non è obbligato, noi abbiamo percorso il canalone mantenendoci sulla parte sx costeggiando inizialmente la cresta, fino a raggiungere una cengetta appena accennata che abbiamo percorso sempre spostandoci gradualmente verso sx. Abbiamo poi intercettato la cresta, all'altezza della base del primo torrione con sosta e da lì verso il versante opposto, fino a rientrare nel CAI 146. A questo punto si ripercorre lo stesso tragitto fatto all'andata fino alla macchina.

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