Crep Nudo e percorso di cresta verso il Dente di Venal
near Casera Venal, Veneto (Italia)
Viewed 452 times, downloaded 14 times
Trail photos
Itinerary description
Beh... che dire... le montagne dell'Alpago non sono per tutti. Così apparentemente vicine, ma così difficilmente raggiungibili, sia per i dislivelli, sempre oltre i 1000mt, ma soprattutto per la tecnicità dei percorsi, con quelle creste talmente appuntite che, a volte, ci si mette a cavalcioni. Occhio sempre al meteo, da quelle parti difficilmente benigno (infatti il territorio è noto anche come alpagonia).
Eppure, per i veri amanti della montagna, quella vera, cruda, ostica, sono attraenti come i fiori per le api. Un magnetismo misterioso che ti porta su quei crinali, su quelle cime, su quelle ardite creste.
La meta di oggi è il Crep Nudo, dirimpettaio del più alto (il più alto delle Prealpi venete) Col Nudo che, a dispetto del nome, di colle hanno ben poco. Ma che bello soffermarsi su quegli apici, dove il silenzio assoluto la fa da padrone (non a caso la alta via n° 7 che le percorre, è detta "dei silenzi"). Tu, la roccia e il cielo. Che altro vuoi?...
Si parte da casera Crosetta, raggiungibile per strettissima stradina, sterrata negli ultimi 600mt, che si prende a Funes, sopra Chies d'Alpago.
Consiglio l'anello percorso in senso orario, quindi, passati per lo stupendo posto dove sorge casera Venal (cavalli sempre presenti, bellissimi pure quelli) e si sale il Venal di Funes, per il sentiero 933. Poche svolte e su, assai ripidamente, per guadagnare rapidamente dislivello. Si attraversano Le Buse, e si affronta la vetta del Crep Nudo, lasciando (per il momento) l'incrocio molto ben segnalato ( a proposito, bravissimi i volontari che tengono una segnaletica, specie bollini, sempre in ottimo stato) e si salgono gli ultimi 120mt per arrivare alla croce sommitale. Attenzione al pendio accentuato e alle tracce sempre molto sporche. Quindi si ritorna all'incrocio e si prende la via di cresta per forcella Venal (cai 936, percorso alta via n°7).
Diversi saliscendi ci portano prima al Capel Grande (croce rustica e enorme ometto), poi ad una altrettanto bella elevazione anonima, quindi giù verso la forcella. Volendo si può salire, con qualche fatica supplementare, il Dente di Venal.
Quindi si svolta a dx e si inizia la lunga e sassosa discesa per la Valle (si chiama proprio così...), per andare prima a chiudere l'anello e poi il percorso, sempre alla Crosetta.
Non è per tutti. Assenza di vertigini e abitudine a luoghi impervi ed isolati. Non sottovalutare il meteo. Meglio partire di buonora e rientrare prima...
Eppure, per i veri amanti della montagna, quella vera, cruda, ostica, sono attraenti come i fiori per le api. Un magnetismo misterioso che ti porta su quei crinali, su quelle cime, su quelle ardite creste.
La meta di oggi è il Crep Nudo, dirimpettaio del più alto (il più alto delle Prealpi venete) Col Nudo che, a dispetto del nome, di colle hanno ben poco. Ma che bello soffermarsi su quegli apici, dove il silenzio assoluto la fa da padrone (non a caso la alta via n° 7 che le percorre, è detta "dei silenzi"). Tu, la roccia e il cielo. Che altro vuoi?...
Si parte da casera Crosetta, raggiungibile per strettissima stradina, sterrata negli ultimi 600mt, che si prende a Funes, sopra Chies d'Alpago.
Consiglio l'anello percorso in senso orario, quindi, passati per lo stupendo posto dove sorge casera Venal (cavalli sempre presenti, bellissimi pure quelli) e si sale il Venal di Funes, per il sentiero 933. Poche svolte e su, assai ripidamente, per guadagnare rapidamente dislivello. Si attraversano Le Buse, e si affronta la vetta del Crep Nudo, lasciando (per il momento) l'incrocio molto ben segnalato ( a proposito, bravissimi i volontari che tengono una segnaletica, specie bollini, sempre in ottimo stato) e si salgono gli ultimi 120mt per arrivare alla croce sommitale. Attenzione al pendio accentuato e alle tracce sempre molto sporche. Quindi si ritorna all'incrocio e si prende la via di cresta per forcella Venal (cai 936, percorso alta via n°7).
Diversi saliscendi ci portano prima al Capel Grande (croce rustica e enorme ometto), poi ad una altrettanto bella elevazione anonima, quindi giù verso la forcella. Volendo si può salire, con qualche fatica supplementare, il Dente di Venal.
Quindi si svolta a dx e si inizia la lunga e sassosa discesa per la Valle (si chiama proprio così...), per andare prima a chiudere l'anello e poi il percorso, sempre alla Crosetta.
Non è per tutti. Assenza di vertigini e abitudine a luoghi impervi ed isolati. Non sottovalutare il meteo. Meglio partire di buonora e rientrare prima...
Waypoints
Comments (1)
You can add a comment or review this trail
Escursione molto pittoresca in un autunno meraviglioso. L'Alpago ci ha offerto un ambiente variopinto chiazzato di nuvole che puntualmente lasciava il posto a squarci di sole che saturava alla perfezione il gran gioco di colori.
Il tragitto della cresta è sempre un'esperienza metafisica che dallo splendore del creato rimanda al Creatore.
Anello molto bello per questo tempo... e per chi è piuttosto allenato senza temere di vertigini.
Grazie Greanes.