Cima Gardesana
near Chiesa, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Un punto panoramico di rara bellezza e una montagna molto molto poco frequentata.
Si parte dal tornante presso malga Caleda (poco prima di raggiungere il passo Duran, lato Agordo).
Si percorre a lungo il sentiero dell'alta via n°1 543 che porta al rif. Pramperet.
Dopo un'ora di cammino si incontra la segnaletica che indica la salita per la forcella Larga e quindi per il monte Castello (di Moschesin).
Si inizia una dura salita, molto erta con gli ultimi 150mt incanalati tra due spalle rocciose con tracce labili e in continua "evoluzione".
Questa volta l'ho trovata meno ostica del solito, forse per effetto della siccità che ha reso tutto più "scarponabile". Comunque rimane una delle più ostiche forcelle in circolazione e lo si evince anche guardandola dal basso, quando è illuminata dal sole.
Arrivati in forcella, a dx è molto marcato il setiero per il monte Castello, mentre noi dobbiamo andare a sx, individuando qualche raro ometto, per fare una traversata in quota senza traccia, ma sempre con qualche raro ometto quà e là.
Si punta alla cresta ovest della Gardesana che si raggiuge dopo una ventina di minuti. Qui si inizia a salire dritti, lasciando il filo della cresta a dx, puntando ad una sella in altto, tra due pilastroni.
Non vado oltre con la descrizione della salita perchè ce ne sono in rete già troppe e alcune anche ben confuse.
Un paio di dritte. Salendo, quasi alla fine della rampa iniziale, troverete un grosso ometto proprio sulla cresta. Questo porterebbe a proseguire piegando verso nord (e tracce ce ne sono). Non fatelo, quell'ometto indica una traccia che è possibile seguire per scendere nel vant de le Forzele, per poi salire a forcella la Porta e fare un anello molto interessante. Ma la discesa è tutta da scoprire e è sicuramente riservata ad esperti e attrezzati amanti dell'ignoto...
Quindi salite mantenendo la sx. Seguite gli ometti e arriverete su una cengia erbosa che va a sx e aggira uno spigolo. Seguitela con breve tratto esposto, entrate in un canale, uscite e subito salite a dx (non completate la cengia!). Abbiamo posizionato un paio di ometti proprio sulla deviazione. Si sale tre metri e si trova una crestina che si oltrepassa per una specie di piccolo valico e poi su sulla dx sempre seguendo gli ometti e labilissime tracce. L'ultima difficoltà sarà un passaggio leggermente strapiombante ma non esposto, che vi deposita sulla cresta finale. Super cima. La visuale sul Castello è stupenda. come tutto il resto, iniziando dal Tamer.
C'è pure il libro di vetta.
Quando scendete, vi suggersco di seguire la variante a dx (scendendo per la via di salita incontrerete un ometto con un corto pezzo di legno di traverso). Il canale sembra ostico, ma è sempre meno pericoloso che rifare quello che avete percorso in salita sul lato nord.
Seguite un ometto in basso a sx (visibile dalla cresta), aggirate in senso orario lo sperone di roccia e calatevi nel canalone. Con prudenza, ma senza particolari osticità (ovvio, il tutto è riservato solo ad esperti).
Subito sotto vi troverete sulla traccia del traverso. Da qui alla forcella e poi giù di nuovo al punto di partenza.
Forse, col senno di poi, questo canale appena descritto, potrebbe essere utilizzato anche per la salita, con notevole guadagno di tempo, ma meno bello come progressione.
Una cima che merita davvero 5 stelle.
Si parte dal tornante presso malga Caleda (poco prima di raggiungere il passo Duran, lato Agordo).
Si percorre a lungo il sentiero dell'alta via n°1 543 che porta al rif. Pramperet.
Dopo un'ora di cammino si incontra la segnaletica che indica la salita per la forcella Larga e quindi per il monte Castello (di Moschesin).
Si inizia una dura salita, molto erta con gli ultimi 150mt incanalati tra due spalle rocciose con tracce labili e in continua "evoluzione".
Questa volta l'ho trovata meno ostica del solito, forse per effetto della siccità che ha reso tutto più "scarponabile". Comunque rimane una delle più ostiche forcelle in circolazione e lo si evince anche guardandola dal basso, quando è illuminata dal sole.
Arrivati in forcella, a dx è molto marcato il setiero per il monte Castello, mentre noi dobbiamo andare a sx, individuando qualche raro ometto, per fare una traversata in quota senza traccia, ma sempre con qualche raro ometto quà e là.
Si punta alla cresta ovest della Gardesana che si raggiuge dopo una ventina di minuti. Qui si inizia a salire dritti, lasciando il filo della cresta a dx, puntando ad una sella in altto, tra due pilastroni.
Non vado oltre con la descrizione della salita perchè ce ne sono in rete già troppe e alcune anche ben confuse.
Un paio di dritte. Salendo, quasi alla fine della rampa iniziale, troverete un grosso ometto proprio sulla cresta. Questo porterebbe a proseguire piegando verso nord (e tracce ce ne sono). Non fatelo, quell'ometto indica una traccia che è possibile seguire per scendere nel vant de le Forzele, per poi salire a forcella la Porta e fare un anello molto interessante. Ma la discesa è tutta da scoprire e è sicuramente riservata ad esperti e attrezzati amanti dell'ignoto...
Quindi salite mantenendo la sx. Seguite gli ometti e arriverete su una cengia erbosa che va a sx e aggira uno spigolo. Seguitela con breve tratto esposto, entrate in un canale, uscite e subito salite a dx (non completate la cengia!). Abbiamo posizionato un paio di ometti proprio sulla deviazione. Si sale tre metri e si trova una crestina che si oltrepassa per una specie di piccolo valico e poi su sulla dx sempre seguendo gli ometti e labilissime tracce. L'ultima difficoltà sarà un passaggio leggermente strapiombante ma non esposto, che vi deposita sulla cresta finale. Super cima. La visuale sul Castello è stupenda. come tutto il resto, iniziando dal Tamer.
C'è pure il libro di vetta.
Quando scendete, vi suggersco di seguire la variante a dx (scendendo per la via di salita incontrerete un ometto con un corto pezzo di legno di traverso). Il canale sembra ostico, ma è sempre meno pericoloso che rifare quello che avete percorso in salita sul lato nord.
Seguite un ometto in basso a sx (visibile dalla cresta), aggirate in senso orario lo sperone di roccia e calatevi nel canalone. Con prudenza, ma senza particolari osticità (ovvio, il tutto è riservato solo ad esperti).
Subito sotto vi troverete sulla traccia del traverso. Da qui alla forcella e poi giù di nuovo al punto di partenza.
Forse, col senno di poi, questo canale appena descritto, potrebbe essere utilizzato anche per la salita, con notevole guadagno di tempo, ma meno bello come progressione.
Una cima che merita davvero 5 stelle.
Waypoints
Intersection
7,290 ft
A dx si va al Castello. Noi dobbiamo trovare il traverso per la Gardesana a sx
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