borntotrek.it Via Cieri al monte Infornace, Centenario, Torri di Casanova (Familiari) e discesa dal Vado Piaverano
near Castel del Monte, Abruzzo (Italia)
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Lunghezza: 13 km (per l'anello +6km )
Dislivello complessivo: +1.200mt – 1.120mt (per l'anello -80mt)
Durata: 9h (per l'anello +1h)
Gradi di difficoltà: EEA – per Escursionisti Esperti ed Attrezzati
Data ultima modifica: Settembre 2021
Punto di partenza: SS17bis area di parcheggio nei pressi Fonte di Assergi e l’ovile di Monte Paradiso (1.560mt)
Punto di arrivo della traversata: Area di parcheggio nei pressi del Lago di Pietranzoni (1.640mt)
Gruppo Montuoso: Gran Sasso d’Italia
Tipo di percorso: Traversata o Anello
Percorribile in senso inverso: si
Considerazioni sulla giornata: Una giornata grandiosa in cui tutto è andato bene, il meteo seppur leggermente afoso ha dato sfoggio di una bella giornata di sole con momenti di fresco venticello, il gruppo meraviglioso composto dai mitici Michele e Antonio (coppia inarrestabile) e tutti i miei cari amici montanari, il giro super che sebbene non vada assolutamente sottovalutato avevamo tranquillamente nelle nostre gambe e ci siam goduti dal primo all'ultimo minuto. L'avvicinamento, la Cieri mai difficile, i panorami aerei delle zone di cresta, i tratti del Centenario delicati sia su roccia che su brecciolino, la ferrata Familiari alle Torri di Casanova, la facile discesa dal vado Piaverano e soprattutto la rilassante traversata finale di Campo Imperatore con il sole tramontante dietro l'albergo e l'aria fresca che entra nei polmoni dando quel senso di gioia e libertà meritata dopo una grande giornata! Davvero non è mancato nulla e siam tornati tutti a casa felici!
Premessa: La via Cieri è una magnifica via di salita alle impervie zone del monte Infornace. Inaugurata nell’agosto del 1986 la via è dedicata a Raffaele Cieri Pugliese, medico degli alpini, decorato con medaglia di bronzo al valore militare. Un alpino come Adelelmo Brancadoro, capitano e decorato con la medaglia d’argento al valor militare a cui è dedicato l'itinerario che corre a poca distanza verso il Prena.
La via risale le frastagliate e rocciose coste di Sferruccio poste a sud del Monte Prena e dell’Infornace considerato in passato come un’anticima ovest del Prena. In questo dedalo di rocce si delineano tre belle vie, le più orientali vie Brancadoro e dei Laghetti che salgono al Prena e la via Cieri che sale all’Infornace. Nonostante siano tutte e tre vie molto rocciose e ripide la via Cieri presenta difficoltà più contenute tanto da poter essere non considerata una via semi alpinistica bensì un trekking nel quale è utile avere il caschetto.
La bellezza delle vie di questo versante è allo stesso tempo un grande pericolo, di fatto le vie si snodano lungo una forra che, in caso di mal tempo, si riempie rapidamente d'acqua e fango che scende a valle. Un'idea della portata della forra può esser data dalla quantità di pietrisco scaricato su Campo Imperatore da questa zona (il ghiaione de La Canala). La via è dunque pericolosissima con il maltempo e si trasforma in pochi secondi da magnifica via a trappola mortale, è importante valutare bene le condizioni meteorologiche prima di affrontare la scalata.
Del percorso proposto la via Cieri non è il tratto di maggiore difficoltà. Dalla vetta dell’Infornace si prosegue lungo uno dei sentieri più belli ma anche più impervi dell’intero Appennino: il sentiero del Centenario. Sebbene di recente ideazione, il sentiero del Centenario è stato realizzato nel 1974 dalla Sezione di L'Aquila dei CAI per celebrare il centenario della sua fondazione.
L’intero sentiero è stato ideato per essere percorso da ovest ad est esplorando l'intera dorsale orientale del Gran Sasso raggiungendo, in sequenza, le vette del Brancastello, le Torri di Casanova, il Monte Infornace, il Monte Prena e il Monte Camicia con uno sviluppo in cresta di oltre 10km con panorami e scorci unici nell'Appennino e tratti attrezzati con scalette e cavi d'acciaio. Nel percorso proposto il sentiero del Centenario viene percorso in parte e in senso contrario per un tratto delicato che dal monte Infornace conduce alle Torri di Casanova. Il tracciato è stato ristrutturato in parte nell’estate 2020 nella sola zona delle Torri di Casanova ovvero è stata sistemata la sola ferrata Familiari, nelle restanti parti invece sarà necessario portare la massima attenzione allo stato dei tratti ferrati con pioli divelti e cavi sfilacciati che potrebbero aumentare il rischio piuttosto che affievolirlo. Lungo la via sono presenti molti chiodi di ancoraggio che permettono di assicurare rapidamente persone meno esperte nei punti più delicati. In tal caso uno spezzone di corda da 20mt può risultare utile.
Superate le asperità delle Torri di Casanova la discesa avviene per il comodo sentiero che dal Vado di Piaverano scende verso Campo Imperatore nei pressi del Lago di Pietranzoni dove si può concludere la traversata oppure, qualora si preferisse fare un anello, proseguire sulla piana per 6km fino a raggiungere il punto di partenza.
Il percorso quindi non è sicuramente alla portata di tutti. Si consiglia un ottimo allenamento, condizioni meteorologiche ottimali, attrezzatura per le vie ferrate e buona confidenza con gli ambienti di alta montagna.
I tempi di percorrenza possono variare fino a ca. 8/9h di percorrenza. Il tracciato è percorribile anche nel senso inverso da ovest a est rendendo più comoda la percorrenza del Centenario, percorso nel senso di marcia più usuale, ma invertendo le difficoltà delle vie di salita e discesa, a tal proposito risulta sicuramente più divertente salire la Cieri e scendere comodamente per sentiero piuttosto che salire monotonamente per sentiero e scendere per salti di roccia.
Descrizione: Dall’area di parcheggio si prosegue lungo la strada sterrata evidente che percorre la Piana di Campo Imperatore raggiungendo la Fonte S.Lorenzo (secca) per poi aggirare il monte Paradiso costeggiando il lato destro (sinistra orografica) della pietraia de La Canala che si segue fino a giungere sotto le pareti dell’Infornace e del Prena dove si entra nel letto sabbioso de La Canala addentrandosi nel vallone. Si segue quest'ultimo fino ad una casetta idrica con due alberelli, oltre questa è presente un’altra costruzione vicino alla quale è presente un muro di contenimento alla cui destra è indicato l'inizio della via Cieri (1.800mt).
La via Cieri ben segnata è abbastanza intuitiva e risale l’avvallamento che scende dritto dal monte Infornace. Il primo tratto della via è incassato e molto bello sovrastato da bei torrioni rocciosi. Si sale dritti abbastanza rapidamente per 300mt alternando bei salti rocciosi mai difficili a sentiero su prato. Man mano che si sale il panorama si allarga sulla retrostante pietraia de La Canala e su Campo Imperatore. Giunti a quota di ca.2.190mt si giunge sotto la zona rocciosa dove si prosegue...
Continua a leggere la descrizione dettagliata, scaricare mappe topografice e la traccia GPS al seguente Link:
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Altre tracce in zona
Via Cieri al Monte Infornace
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Via dei Laghetti al Monte Prena
https://www.borntotrek.it/index.php/percorsi-offcanvas/trekking-offcanvas/13-098-laghetti-prena
Waypoints
area di Parcheggio
Sulla SS17bis a 1,5km di distanza dal bivio con il Piano di Racollo, sulla sinistra è presente un area di parcheggio delimitata da massi da dove parte una sterrata che conduce ad un ovile posto sotto il monte Paradiso.
Campo Imperatore
Dall’area di parcheggio si prosegue lungo la strada sterrata evidente che percorre la Piana di Campo Imperatore passando vicino l'ovile
Fonte San Lorenzo
Si percorre la Piana di Campo Imperatore raggiungendo la Fonte S.Lorenzo (secca) per poi aggirare il monte Paradiso
Campo Imperatore verso il Prena
Seguendo il sentiero si aggira il monte Paradiso puntando verso la zona rocciosa
ingresso La Canala
costeggiando il lato destro (sinistra orografica) della pietraia de La Canala
ne La Canala
si entra nel letto sabbioso de La Canala addentrandosi nel vallone. Si segue quest'ultimo fino ad una casetta idrica con due alberelli, oltre questa è presente un’altra costruzione vicino alla quale è presente un muro di contenimento alla cui destra è indicato l'inizio della via Cieri (1.800mt).
attacco via Cieri
a destra di muro di contenimento è indicato l'inizio della via Cieri (1.800mt). La via Cieri ben segnata è abbastanza intuitiva e risale l’avvallamento che scende dritto dal monte Infornace.
via Cieri - passaggi iniziali
Il primo tratto della via è incassato e molto bello sovrastato da bei torrioni rocciosi. Si sale dritti abbastanza rapidamente per 300mt alternando bei salti rocciosi mai difficili a sentiero su prato.
Via Cieri - nel cuore
Man mano che si sale il panorama si allarga sulla retrostante pietraia de La Canala e su Campo Imperatore. Giunti a quota di ca.2.190mt si giunge sotto la zona rocciosa
via Cieri - la sella
si aggira sulla destra la zona rocciosa fino a giungere ad una bella sella panoramica (2.270mt)
via Cieri - uscita sommitale
dalla sella si riprende la salita su zone ormai sempre più aperte e aeree. Dopo ca.180mt di salita si giunge sulle creste sommitali dell’Infornace
vetta dell'Infornace
in poco tempo si raggiunge la cima del monte Infornace (2.426mt).
Monte Prena
vista sul vicino Monte Prena e sulla cresta che lo congiunge all'Infornace
Centenario - passaggi
Sulla vetta dell’Infornace si calza l’imbrago e si prosegue verso ovest per sentiero che passa sul lato settentrionale della vetta. Il sentiero si fa subito esposto e percorre il filo di cresta per pietraie e saliscendi a volte esposti. Siamo sul sentiero del Centenario che stiamo ripercorrendo al contrario secondo l’usuale senso di marcia. Il sentiero richiede particolare attenzione e buona confidenza con gli ambienti alpinistici di alta montagna. Facendo attenzione ai bollini giallo-rossi il centenario alterna sentieri aerei in parte scivolosi su brecciolino a punti più rocciosi in cui è necessario arrampicare o disarrampicare su rocce esposte. In alcuni tratti sono presenti anche vecchi cavi ferrati ormai in forte stato di abbandono ai quali non è sempre possibile affidarsi. Presenti anche molti chiodi ai quali è possibile ancorarsi con un pezzo di corda per superare alcuni tratti in maggiore sicurezza.
Centenario - Passaggi
Siamo sul sentiero del Centenario che stiamo ripercorrendo al contrario secondo l’usuale senso di marcia. Il sentiero richiede particolare attenzione e buona confidenza con gli ambienti alpinistici di alta montagna. Facendo attenzione ai bollini giallo-rossi il centenario alterna sentieri aerei in parte scivolosi su brecciolino a punti più rocciosi in cui è necessario arrampicare o disarrampicare su rocce esposte. In alcuni tratti sono presenti anche vecchi cavi ferrati ormai in forte stato di abbandono ai quali non è sempre possibile affidarsi. Presenti anche molti chiodi ai quali è possibile ancorarsi con un pezzo di corda per superare alcuni tratti in maggiore sicurezza.
Centenario - tratti prima della Forchetta di Santa Colomba
Siamo sul sentiero del Centenario che stiamo ripercorrendo al contrario secondo l’usuale senso di marcia. Il sentiero richiede particolare attenzione e buona confidenza con gli ambienti alpinistici di alta montagna. Facendo attenzione ai bollini giallo-rossi il centenario alterna sentieri aerei in parte scivolosi su brecciolino a punti più rocciosi in cui è necessario arrampicare o disarrampicare su rocce esposte. In alcuni tratti sono presenti anche vecchi cavi ferrati ormai in forte stato di abbandono ai quali non è sempre possibile affidarsi. Presenti anche molti chiodi ai quali è possibile ancorarsi con un pezzo di corda per superare alcuni tratti in maggiore sicurezza. Superati in discesa un paio di cavi e un paio di scalette si giunge alla Forchetta di Santa Colomba (2.260mt).
Forchetta di Santa Colomba
Superati in discesa un paio di cavi e un paio di scalette si giunge alla Forchetta di Santa Colomba (2.260mt) dove è presente una via di fuga a sud verso Campo Imperatore (per la Fonte Rionne), a nord invece è possibile ammirare l’incassato vallone di Fossaceca delimitato a sinistra (ovest) dalle belle pareti rocciose del Cimone di S.Colomba che vedremo successivamente anche dal versante occidentale.
Centenario - tra la Forchetta e le Torri
Dalla forchetta di Santa Colomba le difficoltà non sono finite ma il tracciato e lo stato manutentivo dei tratti ferrati permettono di stare un po’ più tranquilli. Si prosegue sempre verso ovest su filo di cresta riprendendo un po’ quota.
Bivio di discesa sotto la prima torre
Si giunge al cospetto delle ormai vicine Torri di Casanova dove a quota 2.270mt è presente il bivio per un’altra via di fuga di discesa a sud verso il monte Faeto.
ferrata Familiari - Prima Torre di Casanova
Si prosegue invece in salita su sentiero ben marcato e non difficile che risale per 100mt fino a raggiungere la prima delle Torri di Casanova (targa 2.362mt)
ferrata Familiari - Tra le Torri di Casanova
Si prosegue ora su sentiero attrezzato finalmente ben tenuto (ristrutturato nel 2020) dedicato a Giovanni Familiari. Si sale sulla più scenografica Torre di Casanova con via ferrata che ne sale sia il versante orientale che ne discende il versante occidentale dove con cavi e due scalette si scende rapidamente alla base e alla fine delle difficoltà alpinistiche della giornata.
ferrata Familiari - Seconda Torre di Casanova
ferrata_Familiari_-_Seconda_Torre_di_Casanova
Fine della Ferrata Familiari
con cavi e due scalette si scende rapidamente alla base e alla fine delle difficoltà alpinistiche della giornata.
verso il Vado Piaverano
Dalla base della ferrata Familiari si prosegue ormai su comodo e docile sentiero che prosegue verso ovest aggirando meridionalmente la cima del Vado di Piaverano
Cima del Vado Piaverano
Cima del Vado Piaverano che si aggira per comodo sentiero sul suo versante meridionale
Monte Brancastello
Monte Brancastello, posto oltre il vado di Piaverano, non se ne raggiunge la cima sebbene sia vicina
Vado di Piaverano
Dal vado di Piaverano (2.281mt) si svolta verso sinistra (sud) scendendo il sentiero che punta verso Campo Imperatore.
Discesa dal Vado di Piaverano - zona sassosa
Il sentiero segnato con sbiadite bandierine giallo-rosse scende comodo ed intuitivo per tornanti su zone inizialmente sassose che piano piano si lasciano arricchire di vegetazione. Il panorama è molto bello con il Corno Grande sulla destra e difronte la piana di Campo Imperatore tagliata dalle lingue detritiche.
Discesa dal Vado di Piaverano - zona erbosa
Il sentiero segnato con sbiadite bandierine giallo-rosse scende comodo ed intuitivo per tornanti su zone inizialmente sassose che piano piano si lasciano arricchire di vegetazione. Il panorama è molto bello con il Corno Grande sulla destra e difronte la piana di Campo Imperatore tagliata dalle lingue detritiche. Si scendono 600mt fino alla piana dove il sentiero torna pianeggiante.
Nella Piana di Campo Imperatore
Si percorrono gli ultimi 1.000 metri fino a raggiungere la strada nei pressi del Lago di Pietranzoni (1.637mt) dove termina l’escursione nel caso in cui aveste optato logisticamente per la traversata.
Piazzola di parcheggio vicino il Lago di Pietranzoni
Si percorrono gli ultimi 1.000 metri fino a raggiungere la strada nei pressi del Lago di Pietranzoni (1.637mt) dove termina l’escursione nel caso in cui aveste optato logisticamente per la traversata.
sulla statale - bivio di Sant'Egidio
Per chiudere l’anello dal Lago di Pietranzoni è possibile tornare al punto di partenza percorrendo la strada asfaltata o preferibilmente tagliando a sud-est tutta la piana per ca.6km. La traversata può risultare ad alcuni sfiancante dopo le fatiche giornaliere mentre ad altri può regalare quell’ora di gratificazione e immersione in uno dei luoghi più magici e suggestivi d’Abruzzo.
Sulla statale - bivio del Racollo
Per chiudere l’anello dal Lago di Pietranzoni è possibile tornare al punto di partenza percorrendo la strada asfaltata o preferibilmente tagliando a sud-est tutta la piana per ca.6km. La traversata può risultare ad alcuni sfiancante dopo le fatiche giornaliere mentre ad altri può regalare quell’ora di gratificazione e immersione in uno dei luoghi più magici e suggestivi d’Abruzzo.
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Very difficult
Giro Bellissimo in ottima compagnia!
Antonio oggi era un grillo dallo spirito di ragazzino
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Very difficult
Un gruppo forte di tutti bravissimi ragazzi che sanno godersi la montagna e la gioia di vivere! Bravi e grazie
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Very difficult
Un giro del Gran Sasso davvero bello!!! Si può fare in senso contrario seguendo il senso nel quale è stato ideato il Centenario ma fatto come lo abbiamo fatto noi è più divertente soprattutto riguardo la salita e discesa che è più bello far così (salita rocciosa, discesa lunga e morbida) piuttosto che al contrario (salita lunga e monotona, discesa rompi ginocchia)
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Very difficult
è uscita fuori una magnifica escursione in una magnifica giornata con un magnifico gruppo! Troppo bello!!!
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Very difficult
Un giro da non sottovalutare, tanti tratti del Centenario poco manutenuti soprattutto tra l'Infornace e la Forchetta di Santa Colomba. Panorama costantemente magnifico e tracciato duro ma divertente
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Very difficult
Secondo me un percorso che non deve mai mancare nel carnet di un "Appenninista Gran Sassista"
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Very difficult
Un percorso degno della penna più ispirata delle sorelle Giussani! fare le curve per arrivare a Campo Imperatore in jaguar rende tutto più emozionante
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Very difficult
Gran bela traccia, super affidabile con tante foto, waypoints e una descrizione come sempre precisissima