Anello Serra del Prete via della Slavina invernale
near Sorgenti di Frido, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Nel febbraio del 2010, Serra del Prete è stata soggetta ad una valanga, la prima registrata dopo quella del 1990. Il danno è ben visibile sul versante Nord-Est e le immagini satellitari mostrano una scia lunga all'incirca 500 metri e larga fino a 25 metri. Lungo tale scia ogni albero è stato raso al suolo, ma non si sono registrati incidenti ai danni di escursionisti data l'assenza di sentieri lungo la traiettoria.
Salita intrapresa ad inizio primavera con condizioni di vento fortissimo in cresta e nebbia fino al whiteout.Neve discretamente portante ma non ghiacciata.
Da Piano Vaquarro si taglia a destra lungo la pista di esbosco che dopo qualche tornante conduce in breve tempo alla base della slavina, dove la sua potenza distruttiva si è arrestata. Abbiamo di fronte una rampa che impone 50° buoni di inclinazione per un centinaio di metri di sviluppo su neve quantitativamente sufficiente. Dopo questo primo strappo la pendenza si addolcisce e il percorso descrive un'ampia curva verso sinistra. Notiamo che dopo diversi anni i nuovi faggi stanno cominciando a ripopolare questa fascia che al momento ha ancora le sembianze di un canalone.La zona è stata bonificata dalla grande quantità di tronchi ammucchiati l’uno sull'altro, spezzati come fuscelli dalla potenza della valanga.
Raggiunta la cresta si affronta la pettata finale che porta direttamente in vetta.Per il ritorno si procede a ritroso ed entrati nel bosco si seguono i bolli biancorossi lungo la cresta fino a Colle Impiso.
Salita intrapresa ad inizio primavera con condizioni di vento fortissimo in cresta e nebbia fino al whiteout.Neve discretamente portante ma non ghiacciata.
Da Piano Vaquarro si taglia a destra lungo la pista di esbosco che dopo qualche tornante conduce in breve tempo alla base della slavina, dove la sua potenza distruttiva si è arrestata. Abbiamo di fronte una rampa che impone 50° buoni di inclinazione per un centinaio di metri di sviluppo su neve quantitativamente sufficiente. Dopo questo primo strappo la pendenza si addolcisce e il percorso descrive un'ampia curva verso sinistra. Notiamo che dopo diversi anni i nuovi faggi stanno cominciando a ripopolare questa fascia che al momento ha ancora le sembianze di un canalone.La zona è stata bonificata dalla grande quantità di tronchi ammucchiati l’uno sull'altro, spezzati come fuscelli dalla potenza della valanga.
Raggiunta la cresta si affronta la pettata finale che porta direttamente in vetta.Per il ritorno si procede a ritroso ed entrati nel bosco si seguono i bolli biancorossi lungo la cresta fino a Colle Impiso.
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