Anello Campodonico, Fosso delle Rotelle, Monte Giuoco del Pallone, Trofigno, Campodonico
near Campodonico, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
SENTIERI: 120, 120A, b.120B, 120, b.120E, b.120B-C-E, b.120A
Tipologia: A, Difficoltà: EE, Impegno: M, Km: 11.8 circa
- ANNOTAZIONI PERSONALI
" Nella salita FOSSO DELLE ROTELLE ci troviamo di fronte a una parete di roccia equiparata a passaggi di 1° grado di alpinismo.
Sono facilmete superabili con un po' di fatica ma attenzione al fatto che sono su pendio un po' esposto..meglio farle in compagnia se non siete molto esperti.
Attenzione all'ultimo tratto - percorso fatto il 24/9/2022 dopo le pioggie torrenziali dell'alluvione del Misa - il sentiero dopo rifugio Trofigno non è in ottime condizioni.
Fortunatamente la mancanza d'acqua facilita il passaggio. Occhio in periodo di pioggia"
fonte sito del CAI Fabriano
L’itinerario inizia dal parcheggio dell’Hotel Pineta di Campodonico e segue, in parte, il 120 che descrive un anello passando per l’Abbazia di San Biagio in Caprile antico monastero benedettino.
Il nome Caprile è dovuto all’esistenza, in questa zona, di numerose stalle di capre.
L’Abbazia risale al 1030 circa, dei conti di Nocera e Gualdo che in quel periodo governavano la valle di Salmaregia.
Al primo bivio si lascia il s.120 per prendere, sulla dx, il s.120A sulla carrareccia che passa i “Sodi” dove si trovano un altare ed una fonte. (3,4,5)
Seguire la strada di dx per risalire il Fosso delle Rotelle. Raggiunto il primo bivio si prosegue a sx. Il percorso ha subito un buon dislivello e conduce a dei punti panoramici da dove si domina la vallata di Campodonico.
Superato il ghiaione si arriva, sempre in salita, a delle roccette che formano dei ripidi gradoni. Dopo i gradoni il sentiero porta ad un muretto a secco dove sopra si trova la Fonte Mazzi con abbeveratoio ed incrocio con il s.120B e poi allo stazzo C. Val di Mazzi.
Si prosegue a sx dello stabile e dopo circa dieci metri voltare decisamente a dx su un ripido, ma breve pendio erboso per raggiungere i prati sommitali che si trovano nell’ampia sella tra Monte Pizzinetto di Mutola ed il Monte Pordinaldo. (16,17,18,19)
Raggiunto il segnavia del 120A si continua, sulla sx, per il s.120 con segnali ben evidenti su alberi e pietre che indicano di salire prima fin sotto la cima di Pizzinetto di Mutola poi, sempre a sx, in direzione dell’ondulata dorsale, b.120E, fino a raggiungere il M. Giuoco del Pallone.
E’ così chiamato per la sua particolare forma che ricorda uno stadio di calcio. Percorrendo tutta la cresta si osserva la conformazione con avvallamenti.
Lo sguardo ora può spaziare su un notevole numero di monti: dal gruppo del Gemmo al S. Vicino, dalla Gola della Rossa allo Strega, dal Catria al Cucco, dai monti di Gualdo Tadino al Pennino, dall’Igno a Monte Primo con dietro la lunga catena dei Sibillini e molti altri all’orizzonte. In questo tratto prativo i segni sono pochi e quindi bisogna fare attenzione.
Scendere un ripido pendio in direzione N e poi NO ad incontrare un paletto, ai limiti del bosco, con segnavia e freccia bidirezionale da seguire a sx su prato senza perdere quota fino ad incrociare un tracciato sempre più evidente e poi sentiero che scende curvando a dx verso il bosco.
Dopo un breve tratto diventa una carrareccia che conduce alla Sella di Trofigno (Trofigno= tres Fines=tre confini) fino alla bella quercia isolata con a terra una colonna di cemento utilizzata per segnalare i sentieri: 120 che si sta percorrendo, 120B per C. Val di Mazzi, 120C per Lentino e 120E che gira nel versante Est intorno al M. Giuoco del Pallone.
Scendere, su sterrata, ancora con il s.120 al rifugio di Trofigno, attualmente in ristrutturazione, poi ad un grande abbeveratoio lasciando la vecchia fonte sulla sx incassata nel fosso.
Si continua a scendere costeggiando sulla destra un piccolo torrente che si presenta, sulla sinistra, con rocce coperte da “liane”.
Il sentiero diventa poi una carrareccia fino ai Sodi e quindi, dopo il b.120A, al punto di partenza.
Tipologia: A, Difficoltà: EE, Impegno: M, Km: 11.8 circa
- ANNOTAZIONI PERSONALI
" Nella salita FOSSO DELLE ROTELLE ci troviamo di fronte a una parete di roccia equiparata a passaggi di 1° grado di alpinismo.
Sono facilmete superabili con un po' di fatica ma attenzione al fatto che sono su pendio un po' esposto..meglio farle in compagnia se non siete molto esperti.
Attenzione all'ultimo tratto - percorso fatto il 24/9/2022 dopo le pioggie torrenziali dell'alluvione del Misa - il sentiero dopo rifugio Trofigno non è in ottime condizioni.
Fortunatamente la mancanza d'acqua facilita il passaggio. Occhio in periodo di pioggia"
fonte sito del CAI Fabriano
L’itinerario inizia dal parcheggio dell’Hotel Pineta di Campodonico e segue, in parte, il 120 che descrive un anello passando per l’Abbazia di San Biagio in Caprile antico monastero benedettino.
Il nome Caprile è dovuto all’esistenza, in questa zona, di numerose stalle di capre.
L’Abbazia risale al 1030 circa, dei conti di Nocera e Gualdo che in quel periodo governavano la valle di Salmaregia.
Al primo bivio si lascia il s.120 per prendere, sulla dx, il s.120A sulla carrareccia che passa i “Sodi” dove si trovano un altare ed una fonte. (3,4,5)
Seguire la strada di dx per risalire il Fosso delle Rotelle. Raggiunto il primo bivio si prosegue a sx. Il percorso ha subito un buon dislivello e conduce a dei punti panoramici da dove si domina la vallata di Campodonico.
Superato il ghiaione si arriva, sempre in salita, a delle roccette che formano dei ripidi gradoni. Dopo i gradoni il sentiero porta ad un muretto a secco dove sopra si trova la Fonte Mazzi con abbeveratoio ed incrocio con il s.120B e poi allo stazzo C. Val di Mazzi.
Si prosegue a sx dello stabile e dopo circa dieci metri voltare decisamente a dx su un ripido, ma breve pendio erboso per raggiungere i prati sommitali che si trovano nell’ampia sella tra Monte Pizzinetto di Mutola ed il Monte Pordinaldo. (16,17,18,19)
Raggiunto il segnavia del 120A si continua, sulla sx, per il s.120 con segnali ben evidenti su alberi e pietre che indicano di salire prima fin sotto la cima di Pizzinetto di Mutola poi, sempre a sx, in direzione dell’ondulata dorsale, b.120E, fino a raggiungere il M. Giuoco del Pallone.
E’ così chiamato per la sua particolare forma che ricorda uno stadio di calcio. Percorrendo tutta la cresta si osserva la conformazione con avvallamenti.
Lo sguardo ora può spaziare su un notevole numero di monti: dal gruppo del Gemmo al S. Vicino, dalla Gola della Rossa allo Strega, dal Catria al Cucco, dai monti di Gualdo Tadino al Pennino, dall’Igno a Monte Primo con dietro la lunga catena dei Sibillini e molti altri all’orizzonte. In questo tratto prativo i segni sono pochi e quindi bisogna fare attenzione.
Scendere un ripido pendio in direzione N e poi NO ad incontrare un paletto, ai limiti del bosco, con segnavia e freccia bidirezionale da seguire a sx su prato senza perdere quota fino ad incrociare un tracciato sempre più evidente e poi sentiero che scende curvando a dx verso il bosco.
Dopo un breve tratto diventa una carrareccia che conduce alla Sella di Trofigno (Trofigno= tres Fines=tre confini) fino alla bella quercia isolata con a terra una colonna di cemento utilizzata per segnalare i sentieri: 120 che si sta percorrendo, 120B per C. Val di Mazzi, 120C per Lentino e 120E che gira nel versante Est intorno al M. Giuoco del Pallone.
Scendere, su sterrata, ancora con il s.120 al rifugio di Trofigno, attualmente in ristrutturazione, poi ad un grande abbeveratoio lasciando la vecchia fonte sulla sx incassata nel fosso.
Si continua a scendere costeggiando sulla destra un piccolo torrente che si presenta, sulla sinistra, con rocce coperte da “liane”.
Il sentiero diventa poi una carrareccia fino ai Sodi e quindi, dopo il b.120A, al punto di partenza.
Waypoints
Wilderness hut
3,242 ft
Casa Val di Mazzi
Rifugio non custodito...sfortunatamente infissi rotti e fatiscenti
Intersection
2,847 ft
Grande Quercia
Giunti alla grande quercia prendere subito la discesa a sx e non il la strada sbrecciata
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