ALPI APUANE: LA TRAVERSATA DEGLI ZUCCHI DI CARDETO
near Vinca, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Waypoints
Partenza / Arrivo
La partenza di questa bella escursione è dal parcheggio vicino al campeggio della Val Serenaia. Si prende la mulattiera in direzione degli Zucchi di Cardeto che si vedono nella foto
Mulattiera
Percorrendo la mulattiera sulla sinistra si vede la cresta dei Lucchesi del Pisanino, sulla destra ancora gli Zucchi di Cardeto
CAI 178 - Località Altare
Il CAI 178 che inizia poco dopo il campeggio della Val Serenaia attraversa e risale il bosco fino a uscire allo scoperto quasi alla base degli Zucchi di Cardeto (località Altare) in ambiente suggestivo e particolare
CAI 178 - Località Altare
Un caratteristico grande masso squadrato non può di certo passare inosservato. In questa gita è anche utile perchè rappresenta un punto di riferimento infatti poco dopo di esso si lascia il sentiero CAI per risalire sulla cresta degli Zucchi
Uscita CAI 178
Superato di poco il grande masso squadrato si nota sulla sinistra una ripida rampa erbosa che va risalita per giungere il filo di cresta che andrà poi percorso per compiere la traversata dei tre Pizzi degli Zucchi di Cardeto
Rampa di salita
Nella foto veduta della rampa di roccette e paleo che stiamo risalendo e più avanti il masso squadrato già citato. Le pareti degli Zucchi sono lastroni molto inclinati non salibili; questa rampa pur essendo molto ripida è l'unica possibilità che abbiamo per raggiungere la cresta
Salita al Pizzo Altare
Terminata la rampa ci troviamo su terreno quasi verticale già sul filo di cresta. Si sale per paleo e roccette evitando i lastroni presenti. Nella foto veduta sulla sottostante Foce di Cardeto
Salita al Pizzo Altare
La salita si svolge su terreno assai ripido. Non c'è una via obbligata ma conviene stare sulla destra per evitare i pericolosi lastroni
Salita al Pizzo Altare
Nella parte alta qualche lastrone va per forza arrampicato con attenzione; il grip della roccia (sempre da testare) comunque è buono
Cresta degli Zucchi
Raggiunto il filo di cresta lo si percorre con molta attenzione camminando sul lato Val Serenaia (il versante opposto precipita verticale). Si percorre in aderenza le ripide placche afferrando con le mani la parte superiore delle stesse
Cresta degli Zucchi
La cresta alterna tratti abbastanza lunghi su placche e brevi tratti erbosi . Nella foto bella è la veduta sulla cresta nord del Cavallo che porta alla prima cima e poco più lontana (avvolta un pò da una nuvola) la quota principale ovvero la seconda cima venendo da nord.
Pizzo Altare (1747 metri)
Si giunge così sulla prima quota degli Zucchi di Cardeto, il Pizzo Altare. Nella foto veduta degli altri due Pizzi che andranno traversati
Discesa Pizzo Altare
Si prosegue scendendo dal Pizzo Altare. La discesa non presenta problemi ma dopo poco bisogna scendere leggermente dal filo di cresta facendo molta attenzione perchè proseguire a dritto è difficile e pericoloso per un salto di un paio di metri molto esposto. Scendendo di poco dal filo si passa fra bassi cespugli in modo da evitare i lastroni molto inclinati e dopo si aggira una roccia (breve tratto esposto) per poi tornare alla base delle rocce su erbe e terreno facile
Discesa Pizzo Altare
Si prosegue la discesa alternando facili tratti erbosi a brevi tratti su placche molto inclinate...una costanza di questa traversata!
Sosta di calata
La discesa continua su ripido pendio erboso. Poco prima di arrivare alla "Foce di Mezzo" che separa il Pizzo Altare dal Pizzo di Mezzo la parete precipita; in aiuto arriva una nuovissima sosta dalla quale si scende in corda doppia discesa che va fatta sul lato Serenaia. Per la calata è sufficiente una corda da 20 metri
Salita al Pizzo di Mezzo
Ripreso tutto il materiale utilizzato per la calata e giunti alla foce si prosegue arrampicando verso il Pizzo di Mezzo. Le caratteristiche del terreno di salita sono praticamente identiche a quelle per la salita al Pizzo Altare. Nella foto veduta del Pizzo Altare e della traiettoria di discesa; come si vede la sosta di calata è poco sopra la foce.
Salita Pizzo di Mezzo
La salita al Pizzo di Mezzo non presenta particolari difficoltà ma qualche placca inclinata va per forza superata direttamente
Salita al Pizzo di Mezzo
Salendo sul Pizzo di Mezzo. Uno sguardo indietro sul Pizzo Altare e più lontano sul Cavallo
Pizzo di Mezzo (1742 metri) e discesa
Siamo saliti sulla cima rocciosa del Pizzo di Mezzo ma oltre non è possibile procedere. Tornati di poco indietro si individua una facile ma esposta cengia erbosa sul versante dell'Acqua Bianca che la si percorre in discesa...unica via possibile per poter proseguire la traversata
Discesa Pizzo di Mezzo
La cengia in alcuni punti è molto stretta ed esposta, occorre fare molta attenzione
Discesa Pizzo di Mezzo
Seguendo la cengia si aggira il salto impossibile da superare del Pizzo di Mezzo
Salita verso il Pizzo Maggiore
Seguita la cengia ci si trova alla foce che separa il Pizzo di Mezzo da quello Maggiore. Nella prima foto la parete del Pizzo di Mezzo che abbiamo ovviamente aggirato seguendo la cengia. Nella seconda foto la traiettoria seguita per proseguire...il torrione presente va aggirato da sinistra.
Salita al Pizzo Maggiore
Si aggira il torrione e appena possibile si arrampica fra erbe e rocce per riguadagnare il filo di cresta
Salita al Pizzo Maggiore
La salita avviene inizialmente su rocce e placche molto inclinate e un pò esposte, successivamente, raggiunto il filo di cresta le difficoltà cessano e si arriva in breve sulla terza quota degli Zucchi di Cardeto
Pizzo Maggiore (1795 metri)
Il Pizzo Maggiore è la quota più alta degli Zucchi di Cardeto e la sesta di tutte le Apuane
Discesa dal Pizzo Maggiore
Si scende il pendio molto ripido ed erboso che guarda il versante dell'Acqua Bianca con attenzione. Successivamente si dovrà andare verso sinistra in direzione della foce che separa il Pizzo Maggiore dallo Zucco Nero
Foce fra il Pizzo Maggiore e lo Zucco Nero
Nella foto la parete dello Zucco Nero e la foce che andrà raggiunta. La via normale al Pisanino è poco più in basso
Canale per il Rio Sambuco NON SCENDIBILE
In questo punto c' è un canaletto che entra nel Rio Sambuco direttamente. Abbiamo provato a scenderlo ma nella parte finale c' è un salto pericoloso di un paio di metri su terreno molto franoso. Potevamo fare una piccola calata in doppia ma i roccioni presenti non garantivano stabilità quindi siamo tornati indietro
Inizio discesa del Rio Sambuco
Lo Zucco Nero non lo abbiamo salito ma lo abbiamo traversato a mezza costa su pendio assai ripido fino ad arrivare al primo ramo di entrata del Rio Sambuco che abbiamo sceso costeggiando la parete dello Zucco Nero e dopo andando verso sinistra sempre sotto parete
Discesa verso il Rio Sambuco
Alla base dello Zucco Nero si costeggia una cengia inizialmente erbosa. Nella foto di fronte a noi la parete del Pizzo Maggiore
Rio Sambuco
Si entra nella pietraia instabile del Rio Sambuco. Sulla sinistra si individua una galleria naturale che sbuca dall'altra parte e che si raggiunge in breve
Entrata galleria Rio Sambuco
Si entra agevolmente nella galleria con la dovuta attenzione vista l'instabilità delle rocce
Galleria Rio Sambuco
Noi abbiamo fatto in discesa la galleria ma E' SCONSIGLIABILE in quanto all'uscita è presente un salto di circa due metri (2° grado) da fare in disarrampicata e su terreno fortemente franoso. La galleria è semplice e consigliabile solo se fatta in salita quindi una volta entrati nel canale dopo aver aggirato lo Zucco Nero è meglio rimanere dentro lo stesso ed evitare la galleria
Uscita galleria Rio Sambuco
Come si vede dalla foto il salto presente alla fine della galleria (scendendo) non è consigliabile. Meglio evitare o percorrere la galleria in salita
Rio Sambuco
Nella foto veduta della traiettoria seguita una volta entrati nel canale. Una volta usciti dalla galleria siamo rimasti per un pò nella pietraia del canale ma poi ci siamo spostati a sinistra dove c' è il paleo
Rio Sambuco
Si scende molto faticosamente vista l' instabilità del terreno fino a trovare alcuni ometti in pietra (pochi e non sempre subito visibili) che andranno seguiti fino ad entrare nel bosco. Seguendo questa traccia dopo poco ci si immette nel CAI 178 percorso all'andata e seguendolo si torna al punto di partenza
Rientro nel CAI 178
Dopo aver seguito una traccia seguendo degli ometti in pietra si rientra nel CAI 178
Comments (6)
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Salve, é possibile compiere la traversata da nord a sud?
Ciao. Si e' possibile ma alla foce fra il pizzo altare e pizzo di mezzo bisogna scendere dal canale perche a scendere il pizzo altare e' molto delicato. Ti consiglio di vedere la pubblicazione titolata il Pisanino dal canale Sambuco. In discesa abbiamo fatto gli zucchi da nord a sud
Ciao Lorenzo e complimenti per gli itinerari molto ben spiegati che ho seguito sempre senza problemi. Volevo farti un appunto sulla calata da Pizzo Altare, scrivi corda da 20mt ma io ne ho usata una da 30mt e sono arrivato preciso alla foce! Con 20 rimani sulla placconata! Ti ho voluto scrivere per magari correggere la relazione per i futuri escursionisti. Ciao e Grazie
Ciao Gianni ti ringrazio. Ci sono due soste una piu alta e una piu bassa (quella in foto). La calata si fa lato Serenaia in un canalino (anche se non occorrerebbe) e basta una corda da 20 metri come infatti recensito pure da Silvano Rossi. Se la calata la fai dritta alla foce che aepara pizzo altare da pizzo maggiore allora ci sta che non basti. Ma calandosi lato Serenaia basta
A ok Lorenzo allora come non detto....io ho visto la sosta alta e ho usato quella fino alla foce! Cmq grande giro! Grazie per le tue relazioni che mi hanno risolto non pochi problemi in giro per le Apuane! Buonagiornata
Grazie a te e speriamo di trovarsi in montagna