2019-10-27 Monte Falinère-Becca Trecaré da Cheneil

La Punta Falinère è una bella cima di 2763 metri di altezza, molto panoramica, posta sullo spartiacque tra i comuni di Chamois e di Valtournenche, il comune del Cervino.
La Becca Trecare (Pointe Trécare in francese) (3.033 m), oppure Pointe Trécar, è una montagna dei Contrafforti valdostani del Monte Rosa nelle Alpi Pennine. Si trova in Valle d'Aosta tra la Valtournenche e la Val d'Ayas. Trecare significa monte dei tre confini o dei tre angoli, infatti dalla montagna si originano tre dorsali e altrettanti valloni: quello di Nannaz, quello di Chamois e quello di Cheneil. La montagna è collocata lungo la cresta che dal Grand Tournalin conduce verso sud alla Becca di Nana. Il Col de Nana separa la Becca Trecare dalla Becca di Nana mentre tra la Becca Trecare ed il Grand Tournalin si inserisce il Petit Tournalin.
Dal parcheggio dell’Alpe La Barmaz (2.020 m) per salire si hanno tre possibilità: prendendo a sinistra una ripidissima sterrata che porta alla cappelletta Notre Dame de La Guérison (2100 m) appena sopra l'abitato, oppure tenendosi a destra sul bellissimo sentiero attraversando il pontino sul torrente Cheneil, oppure salire con l’ascensore che, lentamente, porta all’inizio della bella conca di Cheneil. (2090 m)
Tenendo la destra si raggiunge la palina da cui partono diversi sentieri, da qui si segue il sentiero che porta nel bel Vallone del Gran Tournalin, contrassegnato col N.31
Dopo una breve salita si arriva a un bivio dal quale, tenendo la destra, si imbocca il sentiero, indicato da una palina, per il Santuario di Clavalité. (2250 m)
Pochi metri in falsopiano e si riprende a salire tra i sassi. Superato un ultimo tratto piuttosto ripido, il sentiero vira verso destra puntando ,fino al Colle di Fontana Fredda (2.472 m), sullo spartiacque tra le conche di Cheneil e Chamois. Tenendo la sinistra per una carrareccia si arriva la seggiovia proveniente dal Lago di Lod sopra Chamois, impianto in funzione anche nel periodo estivo. Qui si apre un magnifico scenario verso le Grandes Murailles ed il Cervino che appaiono in tutto lo splendore, senza trascurare la bella vista sulle cime attigue del Monte Roisetta e Grand Tournalin. Ancora un brevissimo tratto ed appare il Santuario di Clavalité (2.530 m) sull'ampia cresta che conduce al Colle di Nana. Il santuario fu costruito nel 1974 da Amato Gorret e votato a San Domenico Savio.
Superato il Santuario, si percorre un breve tratto di sentiero in leggera salita fino ad incontrare a sinistra la traccia. Si lascia il sentiero per il Colle di Nana e si inizia a salire seguendo il segno giallo su pietra. La Punta Falinère è ben visibile e il sentiero è ben indicato da ometti. Segnavia N.3032 m)3B.
Gradatamente la pendenza aumenta, dopo un breve tratto la via lascia la cresta e risale lungo il versante Sud per poi invertire decisamente il senso di marcia (attenzione in questo punto il sentiero si perde un po’ tra le rotture della cotica erbosa) e si ritorna in cresta salendo fino ad una zona dove la pendenza si rompe.
Dopo un breve tratto in piano si supera l’ultimo salto su semplici pietraie e con alcuni tratti esposti si raggiunge la croce di vetta della Punta Falinere. (2753 m)
Dalla punta vista splendida soprattutto sulla Dent d'Hérens e sulle cime circostanti come il Grand Tournalin (3379 m), Monte Roisetta (3334 m), Becca d'Aran (2950 m). Noi dalla cima siamo subito scesi a Sud, per il ripido pendio erboso e scivoloso, facendo molta attenzione. Questo per evitare di ridiscendere per il sentiero della salita con perdita di tempo. Rintracciato il sentiero più a Nord di quello “ufficiale “per il Col di Nana, abbiamo proseguito in direzione Est. Ai piedi della vetta spiccava l’azzurro del lago Falinère a forma di cuore! Proseguendo per il comodo sentiero ci si innesta sull’Alta Via N. 1 dove si continua a destra per passare, poco dopo, un laghetto sulla sinistra. (2760 m) Subito dopo la salita si fa più ripida per raggiungere il Col di Nana (2784 m) dove vi è collocata una piramide di pietre che indica la posizione esatta del Colle e del punto di passaggio dell’Alta Via 1. Qui a sinistra si incontra il segnavia N.26 che consente di risalire un costone ed accedere ad una piccola conca alla base del versante Sud della Becca Trecare. Un sentiero a serpentine risale la ripida china di terra e detriti fino ad un ripiano sulla cresta Est della montagna, a circa 2920 m. Non resta che seguire la traccia che sale la cresta mantenendosi sempre sul versante Sud facendo attenzione all’esposizione sul versante opposto. Tra ripide zolle di terra ed erba si arriva alla base della placca rocciosa che sorregge la cima e, aiutandosi con le mani, con un passaggio di I/II grado, si raggiunge il grosso ometto di pietre in posizione aerea della Becca Trecaré, dove è posta una rudimentale croce di legno. (3032 m) Dalla cima stupendi sono i panorami sulle Grandes Murailles, verso la Valtournenche e la Testa Grigia, verso la valle d'Ayas. La prima parte della discesa si effettua ritornando al Col de Nannaz, (2772 m) per riprendere una parte del sentiero dell’andata fino al laghetto, dopo il quale si continua a sinistra per l’Alta Via N.1. Si sale in diagonale fino al Colle delle Fontanette o Colle di Croux (2697 m) da dove si inizia a scendere, piegando a Nord con alcuni ripidi tornanti. Si compie poi un ampio semicerchio a sinistra per una conca erbosa e si ridiscende per tornanti ripidi fino alle quattro baite allineate dell’Alpe Champ-Sec (2330 m) e, successivamente, al fondo del vallone. Si lascia a destra il sentiero N. 29 e 30 per il Monte Roisetta e il Gran Tournalen e si continua a scendere per i pascoli. Superato il torrente si incontra il percorso dell’andata si ripassa sino ai primi larici e attraverso il bosco si ritorna a Cheneil. (2090 m)