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2014-09-13 Cima Rosa dei Banchi da Dondenaz

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Author

Trail stats

Distance
11.11 mi
Elevation gain
3,615 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,596 ft
Max elevation
10,344 ft
TrailRank 
37
Min elevation
6,890 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 45 minutes
Coordinates
10281
Uploaded
September 14, 2014
Recorded
September 2014
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near Dondena, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

La Rosa dei Banchi si eleva sulla cresta spartiacque tra la Valle di Champorcher e la Val Soana (Piemonte). È l‘unica montagna della zona a conservare ancora una piccola massa glaciale, il ghiacciaio dei Banchi, che si annida sulle pendici del versante settentrionale. Con il passare degli anni però la sua massa è in vistosa diminuzione e purtroppo destinata a scomparire.
La Rosa dei Banchi è una delle più alte cime della conca di Dondenaz, nella valle di Champorcher. La salita non è difficile, ma presenta un passaggio in cresta molto esposto, superabile direttamente (II°) o aggirandolo per cenge detritiche sul versante di Campiglia.
Lasciata l’auto al parcheggio di Dondenaz (2100 m) e attraversato il Torrente Ayasse, si sale direttamente nel vallone, senza passare dal rifugio Dondena, per poi ricollegarsi alla mulattiera che sale al Lago Miserin. Al Pian Enseta si lascia a destra la diramazione per il Mont Glacier e più avanti quella per la Finestra di Champorcher, raggiungendo il lago di Miserin, che si costeggia sulla sinistra. (2582 m) Giunti al fondo del lago, si attraversano i pascoli seguendo i bolli gialli e gli ometti in pietra, si risale per un canalino di modesta pendenza fino a raggiungere un altopiano caratterizzato da lastroni di roccia. Proseguendo, sempre affidandosi alla traccia degli ometti, si raggiunge la base degli ultimi resti dell'ex ghiacciaio dei Banchi. Si risale con un diagonale da destra verso sinistra fino al Colle della Rosa, prestando attenzione ai blocchi in pietra dello sfasciume instabile. Sul colle è ben visibile una statua della Madonna. (2959 m) Dal colle si segue la cresta Ovest, dapprima sul fianco Sud non difficile e poco inclinata, ma con qualche passaggio non banale, poi con qualche aggiramento di spuntoni fino a raggiungere il marcato salto roccioso della cresta dove vi sono alcune targhe commemorative. La via normale di ascesa prevede il superamento di tale gradino sul fianco sinistro a Nord con tratta esposta rivolta sul versante valdostano, per una cengia esposta fino ad una paretina inclinata lunga una decina di metri, da superare in arrampicata lungo una grossa spaccatura verticale di II grado attrezzato in cima con un chiodo e una sosta.
Si prosegue poi per la cresta di roccia friabile e spesso coperta di fine detrito con qualche passaggio in cui si devono usare le mani, ponendo molta attenzione, fino alla vetta. Tuttavia, a causa del verglas, si è preferito proseguire sul fianco Sud-Ovest proseguendo sul delicato traverso a picco dal lato piemontese di Campiglia. Infatti, giunti a metà di questo abbiamo individuato il punto migliore ove poter arrampicare per superare lo scalino delle balze rocciose poste alla base della piramide detritica di vetta.
Prestare moltissima attenzione: il traverso è inclinato e a picco sul vallone sottostante, e presenta molti detriti che lo rendono scivoloso e friabile. L'ultima tratta di salita avviene su detriti e fine sfasciume fino a raggiungere la Croce posta in vetta alla Rosa dei Banchi. (3164 mt)
Per la discesa si è mantenuto il lato destro, affrontando l’ampia fessura della scistosa parete calandosi attrezzando una corda doppia e proseguendo poi come per la salita fino all´ inizio del traverso per raggiungere il Colle della Rosa. Si ridiscende per il sentiero che taglia in diagonale lo sfasciume dell’ampia morena, per poi svoltare verso il laghetto segnato da grossi ometti e, su splendido pietrame prima verde quindi ardesia, si discende il costolone roccioso, si supera un colle e risalendo per magri pascoli verso destra si prosegue a Est della cima del Monte Rascias fino a ridiscendere ripidamente al grande vallone ad Est del Monte Dondena, passando al di sotto dell’alpe Chilà Desot. Proseguendo sempre in direzione Nord, poco dopo si raggiunge il rifugio Dondena. (2192 m) Dal rifugio, per una scorciatoia che taglia per i prati, si raggiunge il parcheggio dell’auto.

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