Viterbo, la Quercia, Vitorchiano, Corviano, Bagnaia
near Viterbo, Lazio (Italia)
Viewed 729 times, downloaded 25 times
Trail photos
Itinerary description
Lasciamo la macchina al parcheggio gratuito in via Luigi Rossi Danielli per iniziare il nostro percorso che ci porterà prima alla Quercia, poi a Vitorchiano, al complesso archeologico di Corviano e infine il ritorno a Bagnaia e successivamente Viterbo.
Diciamo subito che questo percorso è tutto su asfalto tranne l’area tra Vitorchiano e Corviano, dove ci sono diversi sentieri sterrati nel bosco che si possono scegliere in base alle proprie esigenze.
Dal parcheggio prendiamo via della Palazzina e viale Trieste, fate attenzione al traffico e in breve tempo arriviamo alla Quercia, dove possiamo visitare la Basilica di Santa Maria.
Ripartiti giriamo a sinistra per prendere la strada Provinciale Acquabianca fino ad arrivare ad una rotatoria, la attraversiamo e continuiamo sempre dritti direzione Vitorchiano.
Dopo un tratto in discesa e uno successivo in salita sulla sinistra troviamo il bivio per la Strada Dei Galli, decidiamo di fare questa strada per evitare un po di traffico della provinciale.
La Strada Dei Galli passa tra villette e campi, possiamo ammirare Montefiascone da lontano, e ci porta direttamente a Vitorchiano, non è molto trafficata.
Arrivati al paese, approfittiamo della bella giornata per fare un giro nel borgo, possiamo vedere il Palazzo Comunale, la Fontana a Fuso, diverse chiese e botteghe.
Scendiamo attraverso Porta Tiberina, seguendo il sentiero Cai 125, da qui il sentiero inizia ad essere sterrato, fate attenzione quando scendete dal borgo il fondo potrebbe essere umido.
In poco tempo arriviamo alla Chiesa della Madonna del Rotolino, caratterizzata da una grande pietra che quasi la tocca, la superiamo per arrivare in fondo al percorso su un piazzale da dove possiamo osservare Vitorchiano da sotto.
Continuiamo sul nostro sentiero fino ad arrivare ad un vecchia vasca per la pigiatura del vino, qui facciamo una deviazione in salita per visitare il Santuario di San Michele Arcangelo.
Fate attenzione perché anche qui le rocce del percorso potrebbero essere un po’ umide.
Il Santuario fu costruito nel 1358, l’8 maggio per la festa del patrono San Michele si celebra qui una processione molto caratteristica seguita da un gran numero di fedeli.
Ritorniamo indietro fino alla vasca della pigiatura e continuiamo il sentiero nel bosco fino ad arrivare alla Chiesa abbandonata della Madonna delle Fonti.
Inizia ora una salita con un sentiero che ho definito “più tecnico” perché presenta dei sassi ma naturalmente niente di eccessivo si può fare tranquillamente senza nessuna difficoltà!
In breve tempo torniamo alla strada asfaltata che passa ora tra le campagne di Vitorchiano, superiamo qualche casa e azienda e arriviamo nuovamente nel bosco dove giriamo a sinistra per andare a visitare Corviano.
Su una comoda strada bianca arriviamo alla sbarra che delimita l’area archeologica di Corviano, entriamo e visitiamo questo bellissimo sito.
L’area è interessante sia dal punto di vista naturalistico sia storico.
Si trova su un pianoro di peperino da dove possiamo ammirare la vallata sottostante e naturalmente visitare le numerose casette ipogee, accessibili grazie a delle scale che ci portano direttamente dentro, ci sono di diversa misura.
Una volta visitate possiamo vedere i ruderi del Castello, delle Mura che una volta probabilmente delimitavano l’abitato.
Qui decidiamo di proseguire su un sentiero che ci porterà prima ad una piccola necropoli e successivamente sopra alla cascata del Martelluzzo, questo tratto di sentiero se volete potete evitarlo basta tornare indietro fino al wiki point del km 14,58 circa perché in due o tre punti dovrete scendere dalla bici.
Si passa infatti nel bosco e su delle rocce dove a volte bisognerà spingere, anche qui naturalmente niente di eccessivamente complicato però se non volete farlo c’è la comoda strada dell’andata.
Se invece deciderete di farlo dopo la necropoli se avete tempo e voglia potete scendere a piedi a visitare l’antico Mulino e la Cascata del Martelluzzo.
Finito il sentiero torniamo sulla comoda strada bianca, giriamo a sinistra e facciamo un guado, vedere wiki point, ci sono dei punti dove si riesce a passare bene, certo dipende dal periodo in cui lo fate e dai giorni di pioggia, questa è l’ultima “difficoltà” del percorso perché poi arriveremo alla Località Santarello da dove per tornare indietro prenderemo la vecchia strada Provinciale Ortana, che ci porterà prima al Pallone e successivamente a Bagnaia.
Poco prima di arrivare a Bagnaia decidiamo di fare una deviazione sotto al borgo per evitare il passaggio a livello, saliremo direttamente nel borgo attraverso delle vecchie scalette che ci porteranno direttamente nella piazza principale.
Da qui riprendiamo viale Trieste e facendo sempre attenzione al traffico torniamo in breve tempo a Viterbo concludendo così il nostro percorso.
In conclusione un bel percorso, il sito di Corviano merita sempre sia in bici che a piedi, il giro non è difficile, se fatto in ebike non presenta difficoltà, come ho già precedentemente detto l’unica attenzione oltre al traffico è il sentiero che da Corviano porta alla necropoli, ma appunto potete anche evitarlo.
La percentuale di asfalto in questo giro penso sia circa il 70%.
Diciamo subito che questo percorso è tutto su asfalto tranne l’area tra Vitorchiano e Corviano, dove ci sono diversi sentieri sterrati nel bosco che si possono scegliere in base alle proprie esigenze.
Dal parcheggio prendiamo via della Palazzina e viale Trieste, fate attenzione al traffico e in breve tempo arriviamo alla Quercia, dove possiamo visitare la Basilica di Santa Maria.
Ripartiti giriamo a sinistra per prendere la strada Provinciale Acquabianca fino ad arrivare ad una rotatoria, la attraversiamo e continuiamo sempre dritti direzione Vitorchiano.
Dopo un tratto in discesa e uno successivo in salita sulla sinistra troviamo il bivio per la Strada Dei Galli, decidiamo di fare questa strada per evitare un po di traffico della provinciale.
La Strada Dei Galli passa tra villette e campi, possiamo ammirare Montefiascone da lontano, e ci porta direttamente a Vitorchiano, non è molto trafficata.
Arrivati al paese, approfittiamo della bella giornata per fare un giro nel borgo, possiamo vedere il Palazzo Comunale, la Fontana a Fuso, diverse chiese e botteghe.
Scendiamo attraverso Porta Tiberina, seguendo il sentiero Cai 125, da qui il sentiero inizia ad essere sterrato, fate attenzione quando scendete dal borgo il fondo potrebbe essere umido.
In poco tempo arriviamo alla Chiesa della Madonna del Rotolino, caratterizzata da una grande pietra che quasi la tocca, la superiamo per arrivare in fondo al percorso su un piazzale da dove possiamo osservare Vitorchiano da sotto.
Continuiamo sul nostro sentiero fino ad arrivare ad un vecchia vasca per la pigiatura del vino, qui facciamo una deviazione in salita per visitare il Santuario di San Michele Arcangelo.
Fate attenzione perché anche qui le rocce del percorso potrebbero essere un po’ umide.
Il Santuario fu costruito nel 1358, l’8 maggio per la festa del patrono San Michele si celebra qui una processione molto caratteristica seguita da un gran numero di fedeli.
Ritorniamo indietro fino alla vasca della pigiatura e continuiamo il sentiero nel bosco fino ad arrivare alla Chiesa abbandonata della Madonna delle Fonti.
Inizia ora una salita con un sentiero che ho definito “più tecnico” perché presenta dei sassi ma naturalmente niente di eccessivo si può fare tranquillamente senza nessuna difficoltà!
In breve tempo torniamo alla strada asfaltata che passa ora tra le campagne di Vitorchiano, superiamo qualche casa e azienda e arriviamo nuovamente nel bosco dove giriamo a sinistra per andare a visitare Corviano.
Su una comoda strada bianca arriviamo alla sbarra che delimita l’area archeologica di Corviano, entriamo e visitiamo questo bellissimo sito.
L’area è interessante sia dal punto di vista naturalistico sia storico.
Si trova su un pianoro di peperino da dove possiamo ammirare la vallata sottostante e naturalmente visitare le numerose casette ipogee, accessibili grazie a delle scale che ci portano direttamente dentro, ci sono di diversa misura.
Una volta visitate possiamo vedere i ruderi del Castello, delle Mura che una volta probabilmente delimitavano l’abitato.
Qui decidiamo di proseguire su un sentiero che ci porterà prima ad una piccola necropoli e successivamente sopra alla cascata del Martelluzzo, questo tratto di sentiero se volete potete evitarlo basta tornare indietro fino al wiki point del km 14,58 circa perché in due o tre punti dovrete scendere dalla bici.
Si passa infatti nel bosco e su delle rocce dove a volte bisognerà spingere, anche qui naturalmente niente di eccessivamente complicato però se non volete farlo c’è la comoda strada dell’andata.
Se invece deciderete di farlo dopo la necropoli se avete tempo e voglia potete scendere a piedi a visitare l’antico Mulino e la Cascata del Martelluzzo.
Finito il sentiero torniamo sulla comoda strada bianca, giriamo a sinistra e facciamo un guado, vedere wiki point, ci sono dei punti dove si riesce a passare bene, certo dipende dal periodo in cui lo fate e dai giorni di pioggia, questa è l’ultima “difficoltà” del percorso perché poi arriveremo alla Località Santarello da dove per tornare indietro prenderemo la vecchia strada Provinciale Ortana, che ci porterà prima al Pallone e successivamente a Bagnaia.
Poco prima di arrivare a Bagnaia decidiamo di fare una deviazione sotto al borgo per evitare il passaggio a livello, saliremo direttamente nel borgo attraverso delle vecchie scalette che ci porteranno direttamente nella piazza principale.
Da qui riprendiamo viale Trieste e facendo sempre attenzione al traffico torniamo in breve tempo a Viterbo concludendo così il nostro percorso.
In conclusione un bel percorso, il sito di Corviano merita sempre sia in bici che a piedi, il giro non è difficile, se fatto in ebike non presenta difficoltà, come ho già precedentemente detto l’unica attenzione oltre al traffico è il sentiero che da Corviano porta alla necropoli, ma appunto potete anche evitarlo.
La percentuale di asfalto in questo giro penso sia circa il 70%.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments