Valpantena Long Trail
near Quinto di Valpantena, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Raggiunta la quota più alta (Bosco 1081) si inizia a scendere percorrendo sentieri e strade sterrate, attraverso contrade, borghi e Paesi.
Gran finale con la discesa del “Piccolo Stelvio” che scende a Santa Maria in Stelle dove è possibile visitare l’ omonimo Ipogeo (comunemente noto come "il Pantheon"), sito archeologico e luogo di culto cristiano, unico nel suo genere.
Si oltrepassa a guado il progno "Valpantena" (con acqua passare sul ponticello) per terminare il giro riportandosi al punto di partenza.
Waypoints
Nel Vajo Paradiso
Vajo del Paradiso, (un tempo strada di transito per tutte le persone a piedi che da Azzago, Romagnano, Cerro e Rosaro erano dirette a Grezzana e Verona, ndr) luogo interessante anche sotto il profilo geologico per le sue testimonianze. All’inizio salendo si incontra un ruscello che scorre su pietra lucidissima, dove confluivano le acque dei monti Santa Viola, Castello e Tregnaghi; l’acqua poi scendeva nel Rio la Canossa e si gettava nel Progno – Torrente Valpantena, nel centro storico del paese.
Contrada Praole
Contrada di Praole con sullo sfondo il Monte Baldo e Corno d’Aquilio
Prati della lessinia
Panoramica sull'abito di Arzarè con sullo sfondo il Monte Santa Viola e la Pianura Padana (vista da contrada Italiani)
Sentiero sulla via del ritorno (252)
Sentiero tra le Contrade GROBBE e REGNO a Corbiolo
Cerro Veronese
Vista panoramica di Cerro Veronese con sullo sfondo il Monte Santa Viola
Pineta Forte Santa Viola
Il forte Santa Viola è una struttura militare costruita tra il 1904 e il 1913 dal genio militare a quota 830 m.s.l., sul monte omonimo presso Azzago, frazione del comune di Grezzana di Verona, all'interno del parco naturale regionale della Lessinia. Il forte è di tipo corazzato e presenta delle caratteristiche specifiche come il terrapieno e l'utilizzo del calcestruzzo. Dotato di un osservatore telescopico e di quattro pozzi coperti da cupole corazzate, si sviluppa su tre piani. Il fronte del forte risulta interrato, la facciata posteriore, detta fronte di gola e rivolta a sud, è scoperta e provvista di feritoie. All'interno il complesso era dotato di un sistema di ventilazione, di generatori di energia elettrica e di montacarichi per l'innalzamento ai piani delle munizioni. Il forte era inserito nel sistema difensivo dei Lessini con altri quattro forti posti a 20 km l'uno dall'altro e collegati visivamente, che insieme formano una sorta di arco difensivo che va da nord-ovest verso sud-est: in ordine forte Masua, forte Monte Tesoro, forte Santa Viola, forte Castelletto e forte San Briccio. Tale rete di fortificazioni era stata realizzata allo scopo di difendere la città da attacchi provenienti da nord, ma non svolse mai funzione offensiva. Il forte Santa Viola, non impiegato per fini bellici, è stato disarmato e trasformato in magazzino. Acquistato nel 1958 dal comune di Grezzana, è caduto in disuso, danneggiato dalle infiltrazioni d'acqua, dall'azione di vandali e dall'invasione della vegetazione spontanea. Nel 2002 gli architetti Fiorenzo Meneghelli e Massimiliano Valdinoci hanno iniziato uno studio per il recupero del forte. I lavori di ristrutturazione, suddivisi in tre stralci, sono iniziati nel 2005, nell'ambito di un progetto europeo sostenuto dalla comunità montana della Lessinia. Il terzo stralcio, che prevede l'allacciamento ai servizi e la bonifica dell'area circostante, non è ancora stato realizzato.
Comments (2)
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Bellissimo percorso. Paesaggi e luoghi veramente belli. Si apprezza veramente la Valpantena.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bel giro, consiglio nei periodi autunnali e primaverili