Valle di Postua (ciclo-alpinismo)
near Guardabosone, Piemonte (Italia)
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Itinerary description
Grazie a Black Davil!
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16901
Periodo: Primavera/Autunno/Inverno
Partenza da: Guardabosone,
Lunghezza: 28,7 km.
Durata: 5 ore circa
Dislivello in salita: 1.855 mt.
Pendenza media: 15,5%
Pendenza max: 54%
Quota max: 1.436 mt.
Quota min: 380 mt.
Velocità media: 6 km/h
Area: 10,1 kmq
Difficoltà tecnica: DIFFICILISSIMO
Condizione fisica: DIFFICILISSIMO
Giro consigliato ai bikers estremi, che non disdegnano lunghi portage e discese trialistiche: necessarie per cui ottime doti fisiche e tecniche. Richieste inoltre ottime capacità escursionistiche per la percorrenza su sentieri classificati EE (Escursinisti Esperti).
Insomma un tour per pochi, e a chi è invece piaciuta la recensione, ma ancor di più le foto, non posso che suggerire di percorrerlo a piedi perchè i panorami sono veramente superlativi.
NOTA IMPORTANTISSIMA: assolutamente sconsigliata la percorrenza in solitaria a causa di alcuni tratti dove è indispensabile avere il supporto dei compagni per la prosecuzione in sicurezza (le foto parlano da sole).
Periodo migliore: primo autunno e primavera inoltrata (inverno pericoloso per gelo e impercorribile per neve, in estate invece caldo e possibile presenza di vipere).
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La Valle di Postua... sicuramente una delle più selvagge e difficili da percorrere in bici: infatti di giri recensiti sul versante a sud-est del Monte Barone di non ce ne sono... E la ragione c'è!
E allora quale modo migliore per esplolarla e scoprirla in sicurezza, se non accompagnati dall'ormai sempre più spesso presente amico Nadir, Giorgio (Il Siga) che ritrovo sempre con grandissimo piacere e Marco, altro local che non si tira indietro a queste "ravanate".
Si tratta di sentieri difficili (alcuni da fare con molta attenzione), con pendenze decise che rendono nulla la pedalata in salita (si va di portage puro) e discese che si presentano molto tortuose e trialistiche.
Bene, questa è solo un'introduzione al tour di oggi che, dopo la prima pedabile salita fino all'Alpe Maddalene del Monte Tovo (segnavia 720 - stra-conosciuta dai frequentatori del territorio), vede poi cambiare tutto!
Qui inizia la prima discesa tecnica sul 725 fino a Roncole (passando per lo splendido restaurato Mulino Strarobbo) e poi...
e poi salita in portage sull'H21 (EE) fino all'Alpe Buggie, passando per gli alpeggi di Albarei e l'Alpe Faudel : quasi 3 ore di salita (con le opportune soste e pausa pranzo) per 900 mt. di D+ al 23,5% di media!!!
I panorami però sono fantastici e mi hanno fatto conoscere una parte di territorio sorprendente. Sopra tutti, i bei alpeggi Albarei di Sotto prima (dove abbiamo fatto la meritata pausa pranzo) e Albarei di Sopra dopo, scaldati dal sole e ammaliati dai panorami sulla bassa.
La discesa sull'H31 (inizialmente classificata come EE che passa sotto Punta delle Camosce, Monte Gemevola o Cornabecco) è da trialisti con i controbaffi (o contro... qualcos'altro): pietroni, nose-press, tratti esposti, passaggio su rii ghiacciati (quattro per l'esattezza: il Rio Buggie, Vialengo, Gorei e Chignolo) dove la collaborazione tra bikers si è dimotrata più che mai necessaria per il passaggio delle bici e assicurarsi a vicenda per non arrivare a fondovalle (lascio a voi il pensiero sulle inevitabili conseguenze).
Nei pressi dell'Alpe Gorei le cose migliorano (finalmente) e si arriva così a Bocchetta di Noveis (Casa delle Volpi). Noi data l'ora e lo sfinimento (almeno per me che ho anche un ginocchio bloccato), passiamo bassi sotto la chiesetta di Noveis (invece per chi ne ha ancora consiglio sicuramente di passarci come variante per i panorami - H12), raggiungendo poi l'Alpe Sparavera prendendo l'H12 anche qui in discesa tecnica, passando per l'Alpe Alpigetto e sbucando al primo ponte incontrato in salita da Roncole.
Da qui si ritorna su asfalto verso Postua passando per il cimitero di Riva e Guardabosone, dove arriviamo ormai col buio alla fine di un tour molto impegnativo da fare con moltissima attenzione e non da soli.
Qui le foto del tour: https://media.mtb-mag.com/it/pv/hashtag/ValleDiPostua/
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16901
Periodo: Primavera/Autunno/Inverno
Partenza da: Guardabosone,
Lunghezza: 28,7 km.
Durata: 5 ore circa
Dislivello in salita: 1.855 mt.
Pendenza media: 15,5%
Pendenza max: 54%
Quota max: 1.436 mt.
Quota min: 380 mt.
Velocità media: 6 km/h
Area: 10,1 kmq
Difficoltà tecnica: DIFFICILISSIMO
Condizione fisica: DIFFICILISSIMO
Giro consigliato ai bikers estremi, che non disdegnano lunghi portage e discese trialistiche: necessarie per cui ottime doti fisiche e tecniche. Richieste inoltre ottime capacità escursionistiche per la percorrenza su sentieri classificati EE (Escursinisti Esperti).
Insomma un tour per pochi, e a chi è invece piaciuta la recensione, ma ancor di più le foto, non posso che suggerire di percorrerlo a piedi perchè i panorami sono veramente superlativi.
NOTA IMPORTANTISSIMA: assolutamente sconsigliata la percorrenza in solitaria a causa di alcuni tratti dove è indispensabile avere il supporto dei compagni per la prosecuzione in sicurezza (le foto parlano da sole).
Periodo migliore: primo autunno e primavera inoltrata (inverno pericoloso per gelo e impercorribile per neve, in estate invece caldo e possibile presenza di vipere).
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La Valle di Postua... sicuramente una delle più selvagge e difficili da percorrere in bici: infatti di giri recensiti sul versante a sud-est del Monte Barone di non ce ne sono... E la ragione c'è!
E allora quale modo migliore per esplolarla e scoprirla in sicurezza, se non accompagnati dall'ormai sempre più spesso presente amico Nadir, Giorgio (Il Siga) che ritrovo sempre con grandissimo piacere e Marco, altro local che non si tira indietro a queste "ravanate".
Si tratta di sentieri difficili (alcuni da fare con molta attenzione), con pendenze decise che rendono nulla la pedalata in salita (si va di portage puro) e discese che si presentano molto tortuose e trialistiche.
Bene, questa è solo un'introduzione al tour di oggi che, dopo la prima pedabile salita fino all'Alpe Maddalene del Monte Tovo (segnavia 720 - stra-conosciuta dai frequentatori del territorio), vede poi cambiare tutto!
Qui inizia la prima discesa tecnica sul 725 fino a Roncole (passando per lo splendido restaurato Mulino Strarobbo) e poi...
e poi salita in portage sull'H21 (EE) fino all'Alpe Buggie, passando per gli alpeggi di Albarei e l'Alpe Faudel : quasi 3 ore di salita (con le opportune soste e pausa pranzo) per 900 mt. di D+ al 23,5% di media!!!
I panorami però sono fantastici e mi hanno fatto conoscere una parte di territorio sorprendente. Sopra tutti, i bei alpeggi Albarei di Sotto prima (dove abbiamo fatto la meritata pausa pranzo) e Albarei di Sopra dopo, scaldati dal sole e ammaliati dai panorami sulla bassa.
La discesa sull'H31 (inizialmente classificata come EE che passa sotto Punta delle Camosce, Monte Gemevola o Cornabecco) è da trialisti con i controbaffi (o contro... qualcos'altro): pietroni, nose-press, tratti esposti, passaggio su rii ghiacciati (quattro per l'esattezza: il Rio Buggie, Vialengo, Gorei e Chignolo) dove la collaborazione tra bikers si è dimotrata più che mai necessaria per il passaggio delle bici e assicurarsi a vicenda per non arrivare a fondovalle (lascio a voi il pensiero sulle inevitabili conseguenze).
Nei pressi dell'Alpe Gorei le cose migliorano (finalmente) e si arriva così a Bocchetta di Noveis (Casa delle Volpi). Noi data l'ora e lo sfinimento (almeno per me che ho anche un ginocchio bloccato), passiamo bassi sotto la chiesetta di Noveis (invece per chi ne ha ancora consiglio sicuramente di passarci come variante per i panorami - H12), raggiungendo poi l'Alpe Sparavera prendendo l'H12 anche qui in discesa tecnica, passando per l'Alpe Alpigetto e sbucando al primo ponte incontrato in salita da Roncole.
Da qui si ritorna su asfalto verso Postua passando per il cimitero di Riva e Guardabosone, dove arriviamo ormai col buio alla fine di un tour molto impegnativo da fare con moltissima attenzione e non da soli.
Qui le foto del tour: https://media.mtb-mag.com/it/pv/hashtag/ValleDiPostua/
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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