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Valle di Postua (ciclo-alpinismo)

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Trail stats

Distance
17.84 mi
Elevation gain
5,640 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
5,640 ft
Max elevation
4,711 ft
TrailRank 
21
Min elevation
1,248 ft
Trail type
Loop
Time
8 hours 9 minutes
Coordinates
2563
Uploaded
September 3, 2021
Recorded
January 2017
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near Guardabosone, Piemonte (Italia)

Viewed 61 times, downloaded 1 times

Itinerary description

Grazie a Black Davil!
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16901


Periodo: Primavera/Autunno/Inverno

Partenza da: Guardabosone,
Lunghezza: 28,7 km.

Durata: 5 ore circa

Dislivello in salita: 1.855 mt.
Pendenza media: 15,5%
Pendenza max: 54%

Quota max: 1.436 mt.
Quota min: 380 mt.

Velocità media: 6 km/h
Area: 10,1 kmq

Difficoltà tecnica: DIFFICILISSIMO
Condizione fisica: DIFFICILISSIMO

Giro consigliato ai bikers estremi, che non disdegnano lunghi portage e discese trialistiche: necessarie per cui ottime doti fisiche e tecniche. Richieste inoltre ottime capacità escursionistiche per la percorrenza su sentieri classificati EE (Escursinisti Esperti).

Insomma un tour per pochi, e a chi è invece piaciuta la recensione, ma ancor di più le foto, non posso che suggerire di percorrerlo a piedi perchè i panorami sono veramente superlativi.

NOTA IMPORTANTISSIMA: assolutamente sconsigliata la percorrenza in solitaria a causa di alcuni tratti dove è indispensabile avere il supporto dei compagni per la prosecuzione in sicurezza (le foto parlano da sole).
Periodo migliore: primo autunno e primavera inoltrata (inverno pericoloso per gelo e impercorribile per neve, in estate invece caldo e possibile presenza di vipere).

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La Valle di Postua... sicuramente una delle più selvagge e difficili da percorrere in bici: infatti di giri recensiti sul versante a sud-est del Monte Barone di non ce ne sono... E la ragione c'è!

E allora quale modo migliore per esplolarla e scoprirla in sicurezza, se non accompagnati dall'ormai sempre più spesso presente amico Nadir, Giorgio (Il Siga) che ritrovo sempre con grandissimo piacere e Marco, altro local che non si tira indietro a queste "ravanate".

Si tratta di sentieri difficili (alcuni da fare con molta attenzione), con pendenze decise che rendono nulla la pedalata in salita (si va di portage puro) e discese che si presentano molto tortuose e trialistiche.

Bene, questa è solo un'introduzione al tour di oggi che, dopo la prima pedabile salita fino all'Alpe Maddalene del Monte Tovo (segnavia 720 - stra-conosciuta dai frequentatori del territorio), vede poi cambiare tutto!

Qui inizia la prima discesa tecnica sul 725 fino a Roncole (passando per lo splendido restaurato Mulino Strarobbo) e poi...
e poi salita in portage sull'H21 (EE) fino all'Alpe Buggie, passando per gli alpeggi di Albarei e l'Alpe Faudel : quasi 3 ore di salita (con le opportune soste e pausa pranzo) per 900 mt. di D+ al 23,5% di media!!!

I panorami però sono fantastici e mi hanno fatto conoscere una parte di territorio sorprendente. Sopra tutti, i bei alpeggi Albarei di Sotto prima (dove abbiamo fatto la meritata pausa pranzo) e Albarei di Sopra dopo, scaldati dal sole e ammaliati dai panorami sulla bassa.

La discesa sull'H31 (inizialmente classificata come EE che passa sotto Punta delle Camosce, Monte Gemevola o Cornabecco) è da trialisti con i controbaffi (o contro... qualcos'altro): pietroni, nose-press, tratti esposti, passaggio su rii ghiacciati (quattro per l'esattezza: il Rio Buggie, Vialengo, Gorei e Chignolo) dove la collaborazione tra bikers si è dimotrata più che mai necessaria per il passaggio delle bici e assicurarsi a vicenda per non arrivare a fondovalle (lascio a voi il pensiero sulle inevitabili conseguenze).

Nei pressi dell'Alpe Gorei le cose migliorano (finalmente) e si arriva così a Bocchetta di Noveis (Casa delle Volpi). Noi data l'ora e lo sfinimento (almeno per me che ho anche un ginocchio bloccato), passiamo bassi sotto la chiesetta di Noveis (invece per chi ne ha ancora consiglio sicuramente di passarci come variante per i panorami - H12), raggiungendo poi l'Alpe Sparavera prendendo l'H12 anche qui in discesa tecnica, passando per l'Alpe Alpigetto e sbucando al primo ponte incontrato in salita da Roncole.

Da qui si ritorna su asfalto verso Postua passando per il cimitero di Riva e Guardabosone, dove arriviamo ormai col buio alla fine di un tour molto impegnativo da fare con moltissima attenzione e non da soli.

Qui le foto del tour: https://media.mtb-mag.com/it/pv/hashtag/ValleDiPostua/

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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