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Tre Cime - Pian di Cengia

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Trail stats

Distance
21.56 mi
Elevation gain
4,875 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,875 ft
Max elevation
8,309 ft
TrailRank 
49
Min elevation
4,689 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours 26 minutes
Coordinates
2934
Uploaded
October 22, 2018
Recorded
October 2018
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near Carbonin, Trentino-Alto Adige (Italia)

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Itinerary description

Spettacolare giro mtb per il quale è necessario attendere la fine della stagione in cui le montagne subiscono la frequentazione di massa poichè dal Pian di Cengia in poi il percorso è interdetto alle bici.
Lasciamo l'auto nei pressi di Carbonin e partiamo in salita su asfalto verso Misurina in una fredda mattina di fine ottobre. Il termometro segna due gradi sopra lo zero ed avvertiamo il rigore dell'inverno che dalle parti di Cimabanche arriva prima che in altri luoghi essendo quasi perennemente all'ombra. Solo la Croda Rossa d'Ampezzo viene illuminata dai primi raggi di sole di una giornata totalmente serena che sta per nascere e ci promette divertimento e visioni che rimarranno impresse nella nostra mente per molto tempo.
Per fortuna la fatica della salita ci scalda in breve tempo e dopo i pochi km di strada statale vediamo, nei pressi di Misurina, un "lago di brina" che copre il prato dell'anello di fondo che si trova prima della ripidissima rampa che porta alla salita verso le Tre Cime.
Iniziamo a prendere il ritmo della salita che manterrà un'inclinazione costante tra il 10% ed il 15%. Possiamo rifiatare immediatamente sulle sponde del lago di Antorno dove non può mancare una foto delle bellissime Tre Cime viste dal lato Bellunese che si riflettono nello specchio d'acqua.
Da qui in poi, oltre la sbarra del casello e fino al Rif.Auronzo, non ci sarà tregua.
Ma poi lo spettacolo si apre ai nostri occhi. Per quanto la frequantazione di escursionisti sia sempre molto grande si inizia a percepire l'ambiente assolutamente ALPIN.
Ma per poterne godere appieno decidiamo di deviare verso i Piani di Cengia al fine di abbandonare la strada più frequantata. Quindi evitiamo la salita alla famosissima focella Lavaredo e, prima di toccarla, nei pressi dell'omoniomo rifigio, svoltiamo a destra verso i Piani di Cengia.
Una breve discesa e poi inizia la ripida salita su compatto fondo sassoso che però ci costringe per alcuni tratti al portage visto le pendenze ripide e molto lunghe.
Ma qui siamo quasi da soli e ad ogni cono di visione in cui il nostro sguardo si rivolge abbiamo dei panorami unici tra il Paterno, che stiamo aggirando, il Giralba, il Popera, la Croda di Toni e Cima Unidici. E poi, se guardiamo verso il basso, c'è Auronzo e la sua ampia valle con il lago. E all'orizzonte ... una vista infinita!
Finalmente giungiamo in forcellla e dall'altro lato i Tre Scarperi contornano il catino naturale che porta in basso alla Val Fiscalina.
Noi scendiamo brevememte e poi seguiamo in cengia il lato nord del Paterno fino a giungere al Rif.Locatelli da dove abbiamo la più classica e famosa visione delle Tre Cime dal lato Bolzanino.
Da qui in poi è solo discesa. Molto tecnica e impegnativa all'inizio, ma via via sempre più ciclabile per il sentiero che porta a Landro. Scendiamo la val Rimbon nel ripido versante e poi lasciamo i freni per un divertente percorso flow nel val Rienza fino al punto panoramico in cui facciamo l'ultima foto di gruppo dal punto di osservazione delle Tre Cime che concedono una visione ancora una volta molto particolare dallo scorcio lungo la SS51.
E' questa una delle caratteristiche delle Dolomiti: se guardi uno di questi massicci da coni di visione diversi avranno forme diffeenti. Ed oggi le Tre Cime ce le siamo viste veramehte da tutti i lati possibili!
Da qui lungo la ciclabile Cortina-Dobbiamo in leggere salita verso Carbonin. Costeggiamo il Lago di Landro e dopo poche pedalate raggiungiamo le auto.
Autore Cristiano Lorenzon.

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