Tour del Corlo + s.del genio

Tour del Corlo + s.del genio.

La partenza è al parcheggio della birreria ristorante il Cornale; s’inizia a pedalare sulla pista ciclabile in direzione Trento a sx del corso del fiume Brenta. Da subito sulla dx si possono individuare le pareti rocciose del Massiccio del Grappa e il caratteristico grottone del “Covolo del Butistone”, un’antica fortificazione militare risalente addirittura al 1004 come difesa delle principali vie di comunicazione tra Italia e Germania. Si procede per qualche km sulla ciclabile fino a trovare la deviazione per Primolano, sempre su fondo asfaltato si risale un altro forte : la Tagliata della “Scala”, ottocentesca opera di sbarramento italiana sul confine per controllare l'importante arteria tra la Valsugana, il Feltrino ed il Primiero. Si procede sempre in salita ma con pendenze non sostenute fino al paese di San Vito e poi continuando per la via J.F. Kennedy fino all’imbocco del sentiero della Val Nevera. Qui ci si butta giù ripidamente a gran velocità, stando attenti ai tratti un po’ scassati fino a giungere al lago del Corlo. Il lago artificiale prende il nome dalla piccolissima borgata che sovrasta la diga e una volta arrivati al paese più importante di Rocca , presso le sue rive inizieremo a pedalare in senso orario lungo il periplo; Davanti ai vostri occhi vi apparirà il il fascino di un fiordo in formato bonsai. Prima di attraversare il ponte de Polo potete fare una sosta fotografica e a piedi nel bosco in poco meno di 10min raggiungere la Croce. Il punto panoramica dalla cima è spettacolare, magnifico e vi sembrerà di trovarvi in un altro mondo tanta è la bellezza. Ridiscesi a piedi dove abbiamo lasciato la bici si riprende il giro del lago interamente nel bosco e in gran parte in salita, con tratti molto intensi per lo sforzo da compiere. Lungo il percorso, si trovano cascate che inondano parti del sentiero e un borgo di case abbandonato rendono ancora più interessante e suggestivo il trail. Prestare attenzione in un paio di punti dove sul sentiero è franato pietrame che intralcia la corsa e tocca scendere dalla bici. Terminato il percorso lungo la riva sud est, si passa via velocemente su asfalto la centrale elettrica e il camping Gajole fino a raggiungere in breve e nuovamente il paese di Rocca. Ci si dirige su strada asfaltata alla diga costruita negli anni 50 da cui si può ammirare il canyon sottostante la forra Cismon con due cascate che cadono sul torrente, la vista è mozzafiato. Dopo la breve digressione alla diga si torna sulla strada asfaltata e si sale con pendenza moderata fino al paesino caratteristico di nome Incino, dove pare vi risiedono poco più di venti abitanti e dove c’è una chiesa con il campanile che sovrasta l'abitato. A questo punto, infilandosi nelle vie della contrada si prende un ripido e faticoso sentiero in salita e attraversando ruderi in totale abbandono andremo in breve tempo ad innestarsi sulla strada militare del “genio”. Qui ci aspettano 16 tornanti in discesa su sfondo a tratti scassato, mai difficile che passa sopra il forte Tombion, anche qui le sorprese non finiscono : una terrazza con vista incantevole sulla Val brenta contornata da pareti rocciose strapiombanti; qui da molto più in alto possiamo vedere dove qualche ora prima abbiamo parcheggiato l’auto. Giunti alla fine della discesa si costeggia incassati la ferrovia che da Bassano porta a Trento e che poi in breve raggiunge il punto di partenza.