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Toboga - Forcatura - Fonte Matteo - Piano del Colle - Fonte Paraglione - Fiume Foro - Val Vesola

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Trail stats

Distance
23.02 mi
Elevation gain
3,284 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,196 ft
Max elevation
3,240 ft
TrailRank 
35 4.7
Min elevation
3,240 ft
Trail type
One Way
Moving time
3 hours 15 minutes
Time
3 hours 42 minutes
Coordinates
5150
Uploaded
October 10, 2020
Recorded
October 2020
  • Rating

  •   4.7 1 review
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near Anello, Abruzzo (Italia)

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Itinerary description

Da contrada Anello di Guardiagrele, percorrendo lo sterrato Toboga in direzione Bocca di Valle, dopo circa 1 Km, abbiamo imboccato una strada sulla sinistra segnalata “Forcatura” nel territorio del Comune di Rapino. Dopo il primo tratto asfaltato tutto in salita, sul pianoro (primo bivio) abbiamo preso a destra e per proseguire nella valle dell’acquafredda, immersi in una folta pineta, ma in alcuni punti il panorama arrivava fino ai pascoli della Majelletta.

Abbiamo proseguito in una salita più impegnativa fino a “Fonte Matteo”, fonte e abbeveratoio per animali. Ragazzi questo pezzo è "tosto", molto ripido e anche abbastanza sconnesso/ciottoloso, tanto è vero che alcuni pezzi li abbiamo dovuti fare a piedi. In E-bike, se fino ad adesso si è andati in assistenza minima, bisogna passare in assistenza massima: ciò nonostante, si fatica, perchè la pendenza è notevole e costante, senza possibilità di prendere respiro: vietato fermarsi perchè poi non si riesce a ripartire.

Subito più avanti, i boschi lasciano il passo ad una radura, e siamo giunti alle “Piane del Colle”. Qesto è un un altopiano di origine carsica, a quasi 1000 metri di quota: a valle di questo altopiano c'è la "Grotta del Colle", abitata sin dal Paleolitico. Questa località è ricca di varietà di felci; si dice che l’Orso ogni tanto venga qui attirato dalle bacche di alcune piante e dalle ciliegie, residuo di antiche coltivazioni degli abitanti di Rapino sul pianoro. Noi non lo abbiamo visto, ma orme grandi e profonde, da far pensare ad un animale abbastanza pesante, queste si che le abbiamo viste! Qui sono presenti interessanti capanne in pietra a secco a forma di cupola (tholos) tuttora utilizzate dai pastori e una grotta pastorale detta “Fammuca”. Ragazzi, una volta arrivati, questo piano con erbetta è molto bello...

C'è un cartello F3 che invita ad un nuovo appuntamento alla scoperta della Cascata dell’Asinara con i suoi caratteristici antri. Questo percorso ce lo siamo tenuto in serbo per un prossimo giro, sia perchè abbiamo incontrato un escursionista pratico della zona che ce lo ha sconsigliato per via dei numerosi tratti non pedalabili, sia perchè sul percorso insistono parecchi rovi e il rischio di forature ci ha fatto desistere.

Proseguendo da Piane del Colle, su un falso piano in discesa, fra branchi di cinghiali che sicuramente vedrete sgaiattolare da tutte le parti, in pochi minuti si arriva a "Fonte Paraglione", nel territorio del Comune di Pretoro. C'è un'area Picnic, con qualche tavolo e sedie in legno, tutte allo stato di abbandono totale. Qui e là, appaiono le buche e i danni fatti dai cinghiali alla ricerca di cibo.

Da Fonte Paraglione finisce la carrareccia e, quasi nascosto subito dietro la fonte per via della vegetazione ben irrigata, fra roveti e felci parte uno stretto sentiero contrassegnato E1 che dopo qualche metro si allarga e comincia a scendere in modo abbastanza ripido anzi violentemente ripido fra pietre, frane, alberi, canaloni e tornanti. Si passa da quota 1.000 fino a quota 500 mt. in 5km. Questo pezzo è veramente molto tecnico, sono circa 30 minuti di discesa appassionante da fare con la massima concentrazione.

Questo tratto termina su un bivio che indica il percorso per uno dei luoghi primordiali della Majella: nel fitto delle felci si può andare alla scoperta della Grotta dell'Eremita, una delle grotte più interessanti dove la presenza dell’uomo è stata confermata da reperti preistorici antichissimi. Come indicazione geografica, ci troviamo sul versante opposto all'Hotel El Senior, del canalone del Fiume Foro.

Noi abbiamo proseguito lungo il percorso principale che da sentiero, si allarga leggermente in un bosco misto ricco di aceri, carpini neri e frassini; la pendenza diventa dolce, prende a costreggiare il fiume Foro che si sente nel canalone in fondo alla valle. Il percorso continua, fino ad arrivare, in prossimità dell'abitato di Pretoro, a livello del fiume. Segue il guado del fiume Foro per trovarsi su un piano di una vecchia Cava di calcare.

A questo punto il sentiero tocca alcuni luoghi di interesse storico ed archeologico, antiche case, mulini ed opifici rupestri scavati nella roccia viva, che traevano energia dalle acque del fiume Foro e che sono rimasti in funzione fino a quasi la metà del 1900. Da qui avrete due possibilità: a destra, seguire il percorso sconnesso dalle acque alluvionali del fiume Foro, che è un percorso quasi tutto da inventare ma comunque divertente; oppure a sinistra, su una ripidissima salita che porta all'abitato di Pretoro.

Noi abbiamo scelto .... la via meno impegnativa, cioè il percorso del Foro, che comunque è una scommessa, ma ci è andata bene. Per cui, dopo aver riguadagnato la strada asfaltata, ci siamo mossi verso Fara Filiorum Petri per una sosta di delizioso caffè al Bar Dolce Vita. Infine, dopo esserci spostati sul versante del torrente Vesola e quindi aver percorso a ritroso la "nostra" stupenda ineguagliabile meravigliosa Val Vesola, siamo tornati in località Anello del comune di Guardiagrele, punto iniziale di partenza.

Per concludere, la salita del Toboga e soprattutto della Forcatura sono difficili: per giunta, arrivati a Fonte Matteo, l'ultimo pezzo è da 190 battiti al minuto, i 1.001 mt di dislivello del percorso li sentirete tutti, ma una volta arrivati su, lo spettacolo è fenomenale: assisterete allo scenario della natura che sicuramente raggiunge il massimo della sua bellezza con i caldi colori dell’autunno! Inoltre il pezzo in discesa è un tormento/goduria di quelli che piacciono ai biker pazzi come noi: in totale quasi 40 km e 3 ore abbondanti di spasso. Buona pedalata, bikers !!

Comments  (1)

  • Domenico Fortugno Jun 29, 2021

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    Percorso molto bello e affascinante con paesaggi stupendi, modificherei solo l’ultimo tratto che ci sono abbondanti 3/4 km in asfalto, magari cercando qualche altro sterrato per chiudere l’anello!

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