Teramo, Torricella Sicura, Poggio Rattieri, Valle Vezzola, Ioannella
near (former) Roman Catholic Diocese of Teramo, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Giro molto difficile per la presenza di alcuni tratti con tanti di quei rovi da rendere impossibile rimanere in sella. Oltretutto, è praticamente certa la possibilità di forature.
In effetti, è stato meglio abbandonare il tracciato che, correndo nella valle del Vezzola, era molto bello.
Quindi, va studiato meglio...
Siamo partiti da Teramo facendo la ciclopedonale lungo il Vezzola per riscaldamento. Poi. l'abbiamo trovata chiusa e, quindi, abbiamo fatto le scale per immetterci sulla SS81 dove, dopo pochi metri, abbiamo imboccato una strada in salita con erba troppo alta da poter pedalare normalmente. Insistendo, con testardaggine conclamata, siamo usciti sulla strada provinciale per fare lunga salita, prima su asfalto, poi uno strappo su cemento fino ai ripetitori radio e poi la strada di breccia fino a Torricella Sicura.
Qui comincia la parte più piacevole del percorso (la prossima volta, converrà partire direttamente da qui): con alcuni sentieri tra boschi e piacevoli discese tra pietre, si arriva all'abitato di San Felice e poi a Poggio Rattieri.
Attraversando il piccolissimo borgo, si pedala un po' in asfalto sulla SP48 fino al promontorio "Monte Fanum". Qui inizia la parte più bella ed emozionante del percorso: dopo una breve salita in cui si possono contemplare i panorami montuosi del massiccio del Grasso e dei Monti della Laga, si inizia a scendere su delle pendenze e su tracks difficili per scanalature e pietre. Nel tragitto in sali e scendi su questo tipo di tracks, siamo arrivati nel tratto di bosco/torrente che passa sotto Pastignano. Purtroppo, da qui in poi, la traccia è diventata impossibile per le erbacce ed i rovi che, disseminando il percorso di spine, causano forature certe.
Quindi, a Scorzoni, abbiamo abbandonato l'idea di continuare a scendere fino a Villa Popolo per ripiegare su asfalto fino a Ioannella e poi a Teramo dove abbiamo ripreso la ciclopedonale sul Vezzola.
In effetti, è stato meglio abbandonare il tracciato che, correndo nella valle del Vezzola, era molto bello.
Quindi, va studiato meglio...
Siamo partiti da Teramo facendo la ciclopedonale lungo il Vezzola per riscaldamento. Poi. l'abbiamo trovata chiusa e, quindi, abbiamo fatto le scale per immetterci sulla SS81 dove, dopo pochi metri, abbiamo imboccato una strada in salita con erba troppo alta da poter pedalare normalmente. Insistendo, con testardaggine conclamata, siamo usciti sulla strada provinciale per fare lunga salita, prima su asfalto, poi uno strappo su cemento fino ai ripetitori radio e poi la strada di breccia fino a Torricella Sicura.
Qui comincia la parte più piacevole del percorso (la prossima volta, converrà partire direttamente da qui): con alcuni sentieri tra boschi e piacevoli discese tra pietre, si arriva all'abitato di San Felice e poi a Poggio Rattieri.
Attraversando il piccolissimo borgo, si pedala un po' in asfalto sulla SP48 fino al promontorio "Monte Fanum". Qui inizia la parte più bella ed emozionante del percorso: dopo una breve salita in cui si possono contemplare i panorami montuosi del massiccio del Grasso e dei Monti della Laga, si inizia a scendere su delle pendenze e su tracks difficili per scanalature e pietre. Nel tragitto in sali e scendi su questo tipo di tracks, siamo arrivati nel tratto di bosco/torrente che passa sotto Pastignano. Purtroppo, da qui in poi, la traccia è diventata impossibile per le erbacce ed i rovi che, disseminando il percorso di spine, causano forature certe.
Quindi, a Scorzoni, abbiamo abbandonato l'idea di continuare a scendere fino a Villa Popolo per ripiegare su asfalto fino a Ioannella e poi a Teramo dove abbiamo ripreso la ciclopedonale sul Vezzola.
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