tanto BIANCO Courmayeur LaThuile val de Chavannes Val Veny
near Entrèves, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso di montagna, alta montagna. Un classico. Un giro che circumnavigando il Gruppo del Mont Berrio Blanc ci porta a toccare, in ordine, Courmayeur, Pré-Saint-Didier, La Thuile, risalire il lungo e spettacolare Vallone di Chavannes dove le marmotte regnano sovrane, fino a toccare i 2592 mt di Col des Chavannes. E qui si apre un grande belvedere sul Gruppo del Monte Bianco. Uno spettacolo…… Siamo praticamente alla testa della Val Veny, quasi al confine francese, e "ora inizia il bello" su un sentiero di alta montagna, che per i primi 100 mt scende esposto e tecnico e che solo chi ha sangue freddo e tecnica riesce a fare in sella, si scende verso il fondo valle arrivando al Rifugio Elisabetta. Splendide visioni continuano ad aprirsi e sovrapporsi, con lingue di ghiacciai che scendono dai versanti delle cime, con prati, laghetti e torrenti da attraversare. Superato il lago Combai, e costeggiato il ghiacciaio del Miage, il sentiero si trasforma in sterrata e poi in strada asfaltata. La parte migliore finisce però zizzagando con prudenza tra i tantissimi escursionisti che scendono per alcuni kilometri agli ultimi parcheggi disponibili. Per ovviare a questo pellegrinaggio, ad un tornate, si tira diritti infilandoci in una bellissima sterrata che con saliscendi si tene alta sulla valle. Più avanti poi si scende ripidamente fino ad attraversare la morena del ghiacciaio della Brenva, si supera l’impetuosa Dora Baltea e ci si affaccia al parcheggio della Funivia Skyway del Monte Bianco. Che peccato.... è finito il giro.
https://youtu.be/o3WHgc2p0wc
https://youtu.be/o3WHgc2p0wc
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Da Courmayeur a La Thule si percorre una inutile statale con ben 3 gallerie non illuminate (pericolo: luce posteriore indispensabile anche se tanti non la usano). I primi 20 km sono orribili a meno che non avete una bici da corsa! Poi si sale per una carrareccia spezzagambe e si arriva in un agriturismo molto carino (sosta obbligatoria). Il sentiero sale ancora ma in modo più lieve anche se interminabile fino al passo dove si toccano i 2600: camosci!! La discesa per il rifugio Elisabetta nella prima parte è orribile! Attenzione: se andate con ebike al più grosso del gruppo toccherà portare giù quelle di tutti perché il rischio di cadere è elevato e portare il peso giù per tornanti distrutti dalle piogge non è cosa semplice! Di 12 bikers siamo scesi in 2!! Uomo avvisato…
Il single track in discesa diventa carino ma nient e di che, l’ambiente circostante è maestoso!! Fino al rifugio Elisabetta, primo tratto a parte, si procede bene e veloci poi inizia una pietraia impegnativa (per i cerchioni soprattutto) fino alla strada che scende in dal veny. Ambiente bellissimo. Non la rifarei di sicuro, ci sono giri mooolto più belli.
Punti di vista, il mondo è bello perché vario. Buoni giri
Proprio così! Buone pedalate a te 👋