Strade della Grande Guerra in Altopiano dei 7 comuni

Giro impegnativo, soprattutto per dislivello e strade non sempre ben battute. Molte infatti hanno fondo smosso, con ghiaia grossa, oppure sassi sporgenti e ciottoli mobili. Il percorso, da Pedescala, segue da subito l' antica mulattiera che porta a Rotzo (l' unica strada esistente fino al 1914), poi da lì si sale dapprima su sterrato compatto della Prima strada militare, poi su asfalto, in direzione Campomulo. Sì prende poi la forestale che porta al Baito Erio e che poi diventa ciclopista verso Asiago. Al bivio coll' Erio si tiene a sinistra e in 8km si arriva ai 2010 m de Rif. Verena. Discesa sulle piste da sci, la Panoramica. Quindi in direzione Luserna, con salite scendi su asfalto e sterrati perfetti. Giunti al Passo Vezzena si prende per il Forte Busa Verle e si continua a salire fino a Porta Manazzo, si scende verso i Larici e poi si torna a salire su sterrata abbastanza mal messa fino a Bocchetta Portule, con continue superbe viste sulla Val d' Assa e le cime trentine sullo sfondo. Da Bocchetta Portule in pochi km si scende ai Monumenti e da lì si piega a destra in direzione Val Galmarara. Raggiunta la malga, si prende a dx in salita fino sotto lo Zingarella e poi si imbocca la forestale che scende verso l aeroporto di Asiago passando sotto lo Zebio. Sì costeggia l Ossario e per prati si arriva a Bertigo e poi Turcio da dove si imbocca la bella e lunga forestale di Granezza di Gallio che porta al monte Corno. Deviazione verso malga Camporossignolo e discesa sul Covolo. Le strade più impegnative sono sicuramente la mulattiera di Pedescale-Rotzo, per fondo e pendenza (media del 15%), e quella che dai Larici sale a Bocchetta Portule. Sono 6km tosti. Ma il giro, per bellezza e varietà è grandioso