Stefanaconi - piccolo borgo di Nicastrello
near Stefanaconi, Calabria (Italia)
Viewed 4101 times, downloaded 42 times
Trail photos
Itinerary description
Un Piccolo Borgo tra Passato e Presente
Nicastrello o Casalìadju, come viene chiamato dagli abitanti dei vicini paesi di Capistrano, San Nicola da Crissa e Monterosso, non è indicato in nessun inventario di borghi abbandonati. Una chiesetta, restaurata e ancora adibita al culto, immersa tra alberi da frutta, alcuni ruderi in pietra e breste, un impasto di creta e paglia cotte al sole, squarciati e inghiottiti dai rovi, di quelle che furono piccole abitazioni formate da due stanze in cui, un tempo, riuscivano a viverci anche dieci persone assieme ai loro animali, le loro poche cose. Così si presenta, oggi, questo antico Casale situato nel bosco “Fellà”, nel quale molti resti di probabile origine basiliana, attestano le prime forme di insediamento a partire dal X–XI secolo. L’origine del borgo è, tuttavia, più recente. In un documento del 1650 si legge che all’interno del grande bosco «Fellà vi è suo Casale nominato Nicastrello, che deriva il suo nome dal Rationale Giovanne Antonio Nicastro…». Il Casale, iniziò a popolarsi in seguito all’impiego di manodopera agricola e boschiva, espandendosi tra Settecento e Ottocento, e divenendo, in seguito, comune autonomo. Nel 1868 divenne frazione di Capistrano. Da qui in poi, è la tradizione orale a fare da testimone e ad attestare la presenza, a Nicastrello, di una farmacia; una scuola; alcune botteghe di generi alimentari; tre cave di pietra calcarea; due calcare per la produzione di calce da costruzione; due frantoi e due mulini. Negli anni ’60 iniziò lo spopolamento, a cui seguì l’abbandono totale.
ANDREA FERA
Calabria Ora, giovedi 12 luglio 2007
Nicastrello o Casalìadju, come viene chiamato dagli abitanti dei vicini paesi di Capistrano, San Nicola da Crissa e Monterosso, non è indicato in nessun inventario di borghi abbandonati. Una chiesetta, restaurata e ancora adibita al culto, immersa tra alberi da frutta, alcuni ruderi in pietra e breste, un impasto di creta e paglia cotte al sole, squarciati e inghiottiti dai rovi, di quelle che furono piccole abitazioni formate da due stanze in cui, un tempo, riuscivano a viverci anche dieci persone assieme ai loro animali, le loro poche cose. Così si presenta, oggi, questo antico Casale situato nel bosco “Fellà”, nel quale molti resti di probabile origine basiliana, attestano le prime forme di insediamento a partire dal X–XI secolo. L’origine del borgo è, tuttavia, più recente. In un documento del 1650 si legge che all’interno del grande bosco «Fellà vi è suo Casale nominato Nicastrello, che deriva il suo nome dal Rationale Giovanne Antonio Nicastro…». Il Casale, iniziò a popolarsi in seguito all’impiego di manodopera agricola e boschiva, espandendosi tra Settecento e Ottocento, e divenendo, in seguito, comune autonomo. Nel 1868 divenne frazione di Capistrano. Da qui in poi, è la tradizione orale a fare da testimone e ad attestare la presenza, a Nicastrello, di una farmacia; una scuola; alcune botteghe di generi alimentari; tre cave di pietra calcarea; due calcare per la produzione di calce da costruzione; due frantoi e due mulini. Negli anni ’60 iniziò lo spopolamento, a cui seguì l’abbandono totale.
ANDREA FERA
Calabria Ora, giovedi 12 luglio 2007
Waypoints
Comments (3)
You can add a comment or review this trail
Buongiorno, complimenti per il percorso, volevo avere delle informazioni riguardo i mulini, se gentilmente poteva fornirmi il punto GPS del mulino con la ruota verticale in ferro e degli altri se ne ha incontrati altri nel suo percorso.
Sto facendo la schedatura di questi opifici e prima di recarmi a visitarli vorrei avere un minimo di indicazioni!
Grazie Giuliano Guido di Amantea
Salve, il punto GPS del mulino è una delle due bandierine già inserite nella traccia. Non ho incontrato altri mulini su questo percorso.
Grazie!