Spoleto - Norcia - S.Anatolia

Stupendo percorso fatto con l’intenzione di ricalcare quanto più possibile il tracciato della storica ferrovia Spoleto-Norcia. Molto bello il tratto che da Spoleto sale per circa 8 km con pendenza leggera ma costante del 4-5% fino alla lunghissima galleria della Caprareccia lunga quasi 2km e caratterizzato dagli stupendi ponti in pietra che si attraversano alcuni dei quali mozzafiato soprattutto per le altezze. Spettacolare il tratto in discesa che dopo la Caprareccia arriva fino a Santa Anatolia di Narco per via del panorama sulla Valnerina e delle stupende e numerose gallerie elicoidali (il gg prima ho fatto questi tratti al contrario e a mio avviso salire da Santa Anatolia è ancora più bello). L’unica galleria chiusa in questo tratto è la San Martino che si può bypassare con un sentiero laterale abbastanza agevole. Prima di questo tratto si può in alternativa scendere anche con una direttissima verso il piccolo centro abitato.
Attraversata la statale, il percorso costeggia la stessa per qualche km fino a Vallo di Nera per poi addentrarsi nella valle e fiancheggiare il Nera da un lato e le stupende pareti rocciose dall’altro con diverse gallerie che si affacciano direttamente sul fiume fino a Cerreto di Spoleto. A questo punto si abbandona il Nera per seguire lungo la valle del Corno nel tratto secondo me più affascinante di tutto il percorso dal punto di vista naturalistico per via dello stupendo canyon che si attraversa praticamente per intero. Superata la galleria di Triponzo e fino alla Balza Tagliata, dove è d’obbligo una sosta per ammirare la semi-galleria preromana da un lato e la stupenda falesia dall’altro, il percorso originario della ferrovia è praticamente intatto e completamente percorribile. Da questo punto e fino a Serravalle è invece quasi del tutto compromesso e a tratti ormai inesistente. Subito dopo la Balza un crollo della parete rocciosa ha reso inaccessibile l’omonima galleria per cui si abbandona percorso della ferrovia per seguire su quello della vecchia statale che conduceva a Cascia e Norcia (abbandonata dopo la costruzione della galleria dell’attuale statale). Dopo un centinaio di metri la strada si biforca: a sinistra dopo poco si esce direttamente sulla statale mentre a destra si passa sopra la statale per costeggiarla fino a riprendere il percorso della ferrovia in prossimità dell’uscita della galleria crollata (in questo senso di marcia consiglio di passare a dx per evitare di trovarsi contro mano sulla statale e doverla attraversare, mentre tornando da Norcia è preferibile fare il contrario). Dopo circa un km ancora di vecchia ferrovia, è obbligatoria l’immissione sulla statale dove bisogna attraversare anche diverse gallerie (una delle quali piuttosto lunga, anche se fortunatamente aperta da un lato, con cantiere e senso unico alternato). Alcune di queste sono bypassabili lateralmente ma ritengo più pericoloso fermarsi e attraversare il guardrail che proseguire sulla strada che comunque si può percorrere a buona velocità fino a Serravalle. In totale sono circa 7km di statale. Consigliata solo l’uscita in prossimità di Biselli per visitare la stupenda gola e la relativa galleria usata come fungaia prima di essere abbandonata con tutto il suo contenuto. In prossimità della galleria, scendendo fino al ponte che attraversa il fiume, si possono vedere anche i resti di un antico ponte romano ormai praticamente distrutto. La galleria Biselli è lunga circa 200m ed in teoria è chiusa con un cancello dall’altro lato e dopo un breve tratto si reimmette nuovamente sulla statale.
Arrivati a Serravalle si gira a dx verso Cascia e subito dopo a sinistra per riprendere la
vecchia ferrovia che arriva fino a Norcia.
L’intero percorso da Spoleto fino a Norcia con andatura molto tranquilla e numerose soste lo abbiamo percorso in poco meno di 5 ore. Dopo esserci rifocillati a Norcia e dopo un rapido giro in que che resta del centro storico (comunque pieno di turisti), siamo ripartiti per fare il percorso inverso fino a Santa Anatolia dove avevamo parcheggiato le auto. I circa 30 km di ritorno sono piuttosto veloci sia su asfalto che su sterrato.
La traccia gps nn è ovviamente precisa in prossimità delle gallerie e i km totali effettivi dovrebbero essere circa 90.
Per il percorso è necessario munirsi di luci sia frontali che posteriori con buona autonomia e di una ventina anche leggera per le gallerie. Lungo il tragitto ci sono diverse fontane per rifornirsi: quelle che ricordo stanno nella stazione della Caprareccia, a Santa Anatolia e nella stazione di Serravalle. Il fondo dell’intero percorso è praticamente tutto sterrato e in perfette condizioni, percorribile tranquillamente anche con una gravel.
A parte i passaggi su statale, il percorso è stupendo e merita la decisamente di essere fatto almeno una volta.