Sette Fratelli e Monte Cresia
near San Gregorio, Sardegna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Giro che voleva essere tranquillo alla scoperta di qualche sentiero non ancora esplorato, sulle tracce di stefano.sanna54 "Nel parco del Sette Fratelli, fra sentieri nuovi e conosciuti". Purtroppo a metà giro ho rotto un mozzo ed ho dovuto fare tutto il rientro a piedi...😭🦶🏻
Comunque, sono riuscito a fare il tratto "nuovo" saltando i due single finale già fatti altre volte.
Partenza dal valico di Arcu e Tidu (caserma Noci) e salita verso Monte Cresia. Pendenze importanti ma su asfalto non c'è problema. Dopo poco meno di 3 chilometri giriamo sulla destra su buona pista forestale. Fondo certamente peggiore dell'asfalto ma comunque gradevole. Poco più d 1 chilometro con l'ultimo tratto dove le pendenze si fanno sentire, con qualche tratto oltre il 15%, fino al bivio sulla sinistra (non segnalato) per Sa Punta e S'Obrada; a destra si andrebbe verso Bruncu Antiogu Boi e la vedetta La Torre, possibile meta per un altro giro. Adesso la strada spiana ed in breve arriviamo alla punta. Da qui godiamo di una splendida vista sul golfo di Cagliari. Ancora qualche decina di metri su una sorta di tagliafuoco ed inizia la piacevole discesa che ci riporta verso la strada asfaltata, che raggiungeremo dopo aver incrociato un paio di notevoli conformazioni granitiche. Siamo proprio all'ingresso di "Monte Cresia". Un centinaio di metri ed entriamo in un improbabile sentiero, più adatto alle capre che alle bici..., inizialmente un saliscendi molto stretto con continui cambi di direzione che in più occasioni ci obbliga a piedi. Un vero strazio che, però ci fa trovare un paio di notevoli rocce ed anche un improvvisato ovile (Sa Grutta De Is Cerbus).
Dopo un primo guado sul Rio Su Cannisoni e Meriagheddus, si continua ad avanzare fino a che il sentiero non termina su un tratto di fiume (Riu Su Accili de Monte Cresia), che ci costringe con i piedi a mollo: non bisogna attraversarlo, ma percorrerlo per qualche metro, fino a ritrovare la strada. Adesso la strada sicuramente più larga presenta un fondo che alterna tratti buoni a tratti con rocce e canaloni. Attenzione che il sentiero è abbastanza secco e scivoloso e il rischio caduta è elevato; comunque, continuano ad esserci diversi tratti che devo fare a piedi. Ancora un chilometro ed incontriamo il bivio per i sentieri 815 e 814. Ma il mio giro finisce qui: la ruota posteriore comincia a traballare, probabilmente un cuscinetto se non il mozzo andato. Mi aspetta quindi un'oretta di scarpinata con bici al fianco. Peccato perché il sentiero 815 è abbastanza divertente sarebbe stato il giusto coronamento delle fatiche pregresse.
Sicuramente facile e interessante il primo anello, molto meno il secondo, quantomeno per il tratto percorso.
Rimandiamo il giudizio finale ad un'altra volta.
Buone ruote
Comunque, sono riuscito a fare il tratto "nuovo" saltando i due single finale già fatti altre volte.
Partenza dal valico di Arcu e Tidu (caserma Noci) e salita verso Monte Cresia. Pendenze importanti ma su asfalto non c'è problema. Dopo poco meno di 3 chilometri giriamo sulla destra su buona pista forestale. Fondo certamente peggiore dell'asfalto ma comunque gradevole. Poco più d 1 chilometro con l'ultimo tratto dove le pendenze si fanno sentire, con qualche tratto oltre il 15%, fino al bivio sulla sinistra (non segnalato) per Sa Punta e S'Obrada; a destra si andrebbe verso Bruncu Antiogu Boi e la vedetta La Torre, possibile meta per un altro giro. Adesso la strada spiana ed in breve arriviamo alla punta. Da qui godiamo di una splendida vista sul golfo di Cagliari. Ancora qualche decina di metri su una sorta di tagliafuoco ed inizia la piacevole discesa che ci riporta verso la strada asfaltata, che raggiungeremo dopo aver incrociato un paio di notevoli conformazioni granitiche. Siamo proprio all'ingresso di "Monte Cresia". Un centinaio di metri ed entriamo in un improbabile sentiero, più adatto alle capre che alle bici..., inizialmente un saliscendi molto stretto con continui cambi di direzione che in più occasioni ci obbliga a piedi. Un vero strazio che, però ci fa trovare un paio di notevoli rocce ed anche un improvvisato ovile (Sa Grutta De Is Cerbus).
Dopo un primo guado sul Rio Su Cannisoni e Meriagheddus, si continua ad avanzare fino a che il sentiero non termina su un tratto di fiume (Riu Su Accili de Monte Cresia), che ci costringe con i piedi a mollo: non bisogna attraversarlo, ma percorrerlo per qualche metro, fino a ritrovare la strada. Adesso la strada sicuramente più larga presenta un fondo che alterna tratti buoni a tratti con rocce e canaloni. Attenzione che il sentiero è abbastanza secco e scivoloso e il rischio caduta è elevato; comunque, continuano ad esserci diversi tratti che devo fare a piedi. Ancora un chilometro ed incontriamo il bivio per i sentieri 815 e 814. Ma il mio giro finisce qui: la ruota posteriore comincia a traballare, probabilmente un cuscinetto se non il mozzo andato. Mi aspetta quindi un'oretta di scarpinata con bici al fianco. Peccato perché il sentiero 815 è abbastanza divertente sarebbe stato il giusto coronamento delle fatiche pregresse.
Sicuramente facile e interessante il primo anello, molto meno il secondo, quantomeno per il tratto percorso.
Rimandiamo il giudizio finale ad un'altra volta.
Buone ruote
Waypoints
Intersection
2,088 ft
Girare a sinistra verso Sedda De Sa Scova.
Sulla destra, possibile percorso alternativo per arrivare alla "Vecchia caserma Forestale Maidopis"
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