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Scopello/Frasso/26d/Sentiero dell'Arte

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Trail stats

Distance
10.01 mi
Elevation gain
2,064 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,064 ft
Max elevation
3,812 ft
TrailRank 
21
Min elevation
1,981 ft
Trail type
Loop
Coordinates
1118
Uploaded
November 5, 2021
Recorded
July 2014
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near Scopello, Piemonte (Italia)

Viewed 57 times, downloaded 2 times

Itinerary description

Grazie a Black Davil !

Da MTB-Forum:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/14431


Periodo: Primavera/Estate/Autunno

Partenza da: Scopello (VC), Via Chioso

Lunghezza: 16,1 km.

Durata: 2 ore 10 min.

Dislivello in salita: 693 mt.
Pendenza media: 11,1%
Pendenza max: 29,8%

Quota max: 1.162 mt.
Quota min: 604 mt.

Velocità media: 7 km/h
Area: 3,7 kmq

Difficoltà tecnica: DIFFICILE
Condizione fisica: DIFFICILE

Giro faticoso, adatto a chi ama spingere, farsi sentieri (molti tratti purtroppo impedalabili) con bici a spinta e discese tecniche.
Non è un giro per tutti... se volete stare in sella e pedalare solamente evitatelo!

Ma allora perchè pubblicarlo?

Perchè questo tour mi è piaciuto molto nella prima parte, da Frasso a Muro. Qui è la natura incontaminata e a farla da padrone, e a fare sopportare le fatiche ci sono bellissimi alpeggi con baite ristrutturate in modo impeccabile, tratti nei rilassanti e puliti boschi che rinfrescano dalla sudata delle salite (a anche lo spirito) con il sole che filtra tra gli alberi e che rende il tutto ancora più magico.
Discese tecniche (specie quella dall'Alpe Sella a Muro) dove è richiesta parecchia padronanza del mezzo e continui nose-press (pena salire e scendere continuamente dalla bike ai tornantini - leggasi: io ai tornantini sono sceso).

La seconda parte invece è molto più facile e scorrevole, svolgendosi sulla ciclabile da Scopa a Scopello: ma se volete percorrere solo questa parte è meglio questo link: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/12584, dove la ciclabile è tracciata nella sua interezza.

Siete avvisati quindi... e non sparatemi se avete pedalato poco (ovviamente nella prima parte). Chi deciderà di affrontarlo deve essere ben conscio a cosa va incontro: vedute molto belle, ma soprattutto dure salite e discese pericolose. E' una chicca... e come tutte le chicche è per pochi (e in questo caso anche con ottime doti fisiche e tecniche).

Parto da Scopello diregendomi verso la bassa valle sulla SS 229. Appena fuori dall'abitato prendo a sx la ripida salita asfaltata per Ramello. Poco dopo svolto a dx per Frasso continuando (in questo caso per fortuna dato le forti pendenze) su asfalto per 3,5 km. con pendenze medie del 9% e punte al 30%.
Nota: lungo la salita al 3° tornante esiste una variante più facile (larga pista forestale chiusa da sbarra) per arrivare all'Alpe Gallina evitando la lunga salita fino a Frasso ed il 26d.
Arrivo finalmente a Frasso e mi rendo conto di quanto dislivello ho fatto in così pochi chilometri, guardando sotto verso Scopello e di fronte l'Alpe di Mera.
Ora proseguo a dx prendendo il sentiero 26d (qui non numerato) che in discreta salita ben pedalabile si fa percorrere. In mezzo a prati ben tagliati arrivo fino all'Alpe Piane. Da qui si alternano tratti pedalati (pochi) a tratti a spinta (tanti) fino ad uscire sul bellissimo e panoramico Pian d'Ovasco dove mi fermo a chiaccherare qualche minuto con i gentili proprietari della baita ottimamente ristrutturata (la più bella del tour).
Continuo a salire e rientro nel bosco dove continuo a pedalare (poco) e spingere (tanto) arrivando alle baite di Chioso Nero. Da qui scendo veloce su sterratone fino all'Alpe Gallina, il più grosso aglomerato di baite del giro. Giro esplorando e fotografando l'alpeggio, fermandomi anche in questo caso a parlare con i proprietari di una bella baita, ai quali chiedo un pieno di acqua fresca per la mia sacca (loro, a dire il vero, mi offrono anche caffè e grappa ma devo ahimè rinunciare).
Ora prendo la strada in discesa a sx dell'alpe (andando diritto scenderei sulla strada asfaltata fatta in salita) dove dopo poco si biforca: qui il gentile amico della baita di prima mi aveva suggerito di scendere sullo sterratone a dx, io però tengo la sx, passo un'alpeggio (penso Alpe Giavine) e mi infilo nuovamente nel bosco.
Pedalo e... spingo fino all'Alpe Sella. Poco più sotto vedo una chiesetta (S. Elisabetta) ma non è da raggiungere. Giro attorno alla baita ristrutturata (anche qui in modo impeccabile) che riporta il nome dell'alpe e prendo la direzione indicata dal cartello con la scritta "Sentiero dell'Arte".
Primo tratto in mezzo a erba alta dove la traccia è intuibile e poi nuovamente nel bosco. Ora inizia la difficile discesa, non tanto per le asperità del terreno che in realtà è molto ben tenuto, ma per le forti pendenze, scalinate in legno e stretti tornantini, comunque una bella discesa. Dopo aver passato una cappelletta, la strada si allarga e diventa scassata forestale che sbuca a Muro.
Svolto a dx sulla SS 229 fino a Scopa, prendo l'indicazione per la pista ciclabile (dopo il distributore di benzina sulla sx) e da qui dove tutto diventa più semplice (solo qualche strappetto). Mi dirigo a Scopello chiudendo l'anello (per questa parte guardate il link sopra citato). Questa seconda parte passa a diff. tecnica MEDIO, condiz. fisica MEDIO.

Vediamo se questo tour avrà qualche risposta positiva o starò parecchio tempo sul water a scontare le vostre maledizioni.

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

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