Scillaras, Pala Niedda, Caronte e Inferno.

Ulteriori novità sui sentieri attorno a Capoterra grazie al lavoro di gruppi di bikers fra cui certamente Capotrail. In particolare da segnalare il grande impegno profuso su Pala Niedda, prima sul tratto in discesa, già sperimentato e oggi la scoperta del cambiamento del tratto in salita, che ho sempre odiato e percorso nella parte finale a spinta. Ora l'ampiezza del sentiero è stata sensibilmente ampliata con la potatura o lo sradicamento delle piante e degli arbusti e il fondo è stato regolarizzato con la rimozione dei sassi smossi e col riporto di terra. Ne risulta quindi una salita regolare e non eccessivamente ripida, che anche un biker anziano e poco dotato come me può percorrere in sella tutta d' un fiato. L'altra novità, assoluta, è stata la timida e prudente esplorazione del nuovo sentiero di collegamento fra S'enna 'e sa craba e Inferno, su cui hanno intensamente lavorato i ragazzi di Capotrail, rimettendo in ordine una pista che credo fosse in abbandono o comunque poco frequentata. Per fare ciò hanno dovuto agire con decisione sia sulla fitta vegetazione, sia sul fondo. La prima impressione è che si tratti di uno dei sentieri complessivamente più impegnativi in zona. Sono circa 1700 m, la cui prima metà in salita rapidissima e tortuosa, riservata a giovani molto allenati o alle e-bike, assolutamente fuori dalla mia portata. Nella parte finale di questa prima metà in realtà c'è un saliscendi niente affatto banale, che richiede tecnica e muscoli. Comincia quindi la discesa, con alcuni tratti tecnici abbastanza infidi all'inizio, mentre la parte finale risulta assai scorrevole e veloce. Segue Inferno, sempre molto bello ed emozionante, ma ogni ulteriore passaggio che faccio, mi pare sempre più impegnativo .