Schio-Valli-Staro-Ossario del Pasubio-ponte tibetano-Pian delle Fugazze-forte Maso-Penzi-Calta-via dell'acqua-Valli-Schio
near Rive Magrè, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Schio-Valli-S. Geltrude-Staro 1000-Ossario del Pasubio-ponte tibetano-Pian delle Fugazze-forte Maso-contrà Penzi-contrà Calta-via dell'acqua-Valli-Torrebelvicino-Schio
Il percorso parte dal cimitero di Magrè (Schio) dove è possibile lasciare le macchine, però l'anello vero e proprio partirebbe da Valli del Pasubio.
Seguendo la SS46 si giunge a Valli del Pasubio (350 slm), si attraversa il paese restando sulla strada statale e appena oltrepassato si prende a sinistra lungo una strada asfaltata ma poco trafficata. Si sale attraversando varie contrade, a circa metà della salita troverete un'indicazione per S.Geltrude, se avete tempo e voglia fate una deviazione il panorama lo merita (un po' di storia: la chiesetta è dedicata anche a S.Biagio, fu la prima chiesetta montana ad essere edificata nella Val dei Signori, nel 1440 circa, da lavoratori tedeschi qui immigrati; il colle in cui sorge si chiama Cavrega e precedentemente era occupato da una piccola fortificazione).
Arrivati a Cubbi la strada incontra la strada che sale da Staro, si prosegue a destra verso Staro 1000 (dimenticata ex zona sciistica). Arrivati a contrada Maltauro la strada diventa sterrata, si prosegue fino ad uno slargo in cui ci sono dei barbecue, qui si lascia la strada e ci si addentra nel bosco. Un breve tratto di discesa, poi ancora salita e infine un tratto "pianeggiante" da cui si può vedere l'intera catena delle Piccole dolomiti vicentine (Pasubio e Sengio Alto).
Arrivati ad un bivio, si prosegue a sinistra, ovviamente in salita. Qui vi aspetta uno dei tratti più impegnativi del giro, la salita è erta per circa un chilometro... portate pazienza.
Arrivati ad un altro bivio proseguite diritti fino al secondo bivio, quindi prendete a sinistra in direzione Ossario, qui c'è il secondo tratto impegnativo (se volete saltare questo passaggio proseguite diritto, dopo 2 gallerie e un tratto di salita arriverete alla SS56, un centinaio di metri sotto il passo).
La strada ora è diventata un sentiero, con tornanti dove è possibile riposare. Il sentiero sbuca sotto l'Ossario del Pasubio, dove è doveroso fermarsi per qualche minuto, anche solo per ammirare il panorama.
Ripreso la strada saliamo ora verso Campogrosso, lungo la strada del Re, dopo qualche chilometro si arriva ad un ponte tibetano che è stato costruito nel 2016 per rendere di nuovo percorribile questo tratto di strada che una frana aveva cancellato. E' domenica, c'è tanta gente per cui il nostro programma di attraversarlo con la bici a mano svanisce. Decidiamo quindi di ritornare sui nostri passi e andare a passo Pian delle Fugazze per la strada da cui siamo arrivati.
Giunti al passo ci spostiamo al ristoro MB per una pausa. La giornata è stupenda bisogna godersela. Ci facciamo un paio di birre quindi di nuovo in sella alla bici.
Ritornati al passo scendiamo lungo la SS fino alla colonia alpina quindi prendiamo una strada sterrata sulla destra che ci riporta al bivio in cui abbiamo svoltato per salire all'Ossario. Al bivio proseguiamo diritti fino al secondo bivio, quindi svoltiamo a sinistra e scendiamo come missili fino a Forte Maso e poi alla strada statale, che percorreremo per 600-800 metri fino all'indicazione Penzi che è visibile a sinistra.
Molliamo la statale e andiamo quindi fino a Contrà Penzi. In cima alla salita che giunge alla contrada troverete una fontana-lavatoio, svoltate subito a destra e prendete un sentiero inizialmente erboso. Il sentiero erboso vi porterà ad una strada asfaltata, voltate a sinistra e proseguite in salita fino a contrà Ceolati, oltrepassatela e subito prendete a destra lungo un tratto pianeggiante che vi porterà a contrà Riva Calta. Ora in discesa per 400-500 metri fino ad un bivio a cui dovrete voltate a destra per scendere a contrà Calta.
Qui finisce (per noi inizia) la "strada delle Acque", che è in parte segnata da segnaletica di legno. Fate attenzione perché potrete incontrare persone che la stanno percorrendo a piedi. La "strada delle Acque" finisce a Valli del Pasubio e anche il giro, perché la parte successiva, per tornare a casa, è solo noia.
Il percorso parte dal cimitero di Magrè (Schio) dove è possibile lasciare le macchine, però l'anello vero e proprio partirebbe da Valli del Pasubio.
Seguendo la SS46 si giunge a Valli del Pasubio (350 slm), si attraversa il paese restando sulla strada statale e appena oltrepassato si prende a sinistra lungo una strada asfaltata ma poco trafficata. Si sale attraversando varie contrade, a circa metà della salita troverete un'indicazione per S.Geltrude, se avete tempo e voglia fate una deviazione il panorama lo merita (un po' di storia: la chiesetta è dedicata anche a S.Biagio, fu la prima chiesetta montana ad essere edificata nella Val dei Signori, nel 1440 circa, da lavoratori tedeschi qui immigrati; il colle in cui sorge si chiama Cavrega e precedentemente era occupato da una piccola fortificazione).
Arrivati a Cubbi la strada incontra la strada che sale da Staro, si prosegue a destra verso Staro 1000 (dimenticata ex zona sciistica). Arrivati a contrada Maltauro la strada diventa sterrata, si prosegue fino ad uno slargo in cui ci sono dei barbecue, qui si lascia la strada e ci si addentra nel bosco. Un breve tratto di discesa, poi ancora salita e infine un tratto "pianeggiante" da cui si può vedere l'intera catena delle Piccole dolomiti vicentine (Pasubio e Sengio Alto).
Arrivati ad un bivio, si prosegue a sinistra, ovviamente in salita. Qui vi aspetta uno dei tratti più impegnativi del giro, la salita è erta per circa un chilometro... portate pazienza.
Arrivati ad un altro bivio proseguite diritti fino al secondo bivio, quindi prendete a sinistra in direzione Ossario, qui c'è il secondo tratto impegnativo (se volete saltare questo passaggio proseguite diritto, dopo 2 gallerie e un tratto di salita arriverete alla SS56, un centinaio di metri sotto il passo).
La strada ora è diventata un sentiero, con tornanti dove è possibile riposare. Il sentiero sbuca sotto l'Ossario del Pasubio, dove è doveroso fermarsi per qualche minuto, anche solo per ammirare il panorama.
Ripreso la strada saliamo ora verso Campogrosso, lungo la strada del Re, dopo qualche chilometro si arriva ad un ponte tibetano che è stato costruito nel 2016 per rendere di nuovo percorribile questo tratto di strada che una frana aveva cancellato. E' domenica, c'è tanta gente per cui il nostro programma di attraversarlo con la bici a mano svanisce. Decidiamo quindi di ritornare sui nostri passi e andare a passo Pian delle Fugazze per la strada da cui siamo arrivati.
Giunti al passo ci spostiamo al ristoro MB per una pausa. La giornata è stupenda bisogna godersela. Ci facciamo un paio di birre quindi di nuovo in sella alla bici.
Ritornati al passo scendiamo lungo la SS fino alla colonia alpina quindi prendiamo una strada sterrata sulla destra che ci riporta al bivio in cui abbiamo svoltato per salire all'Ossario. Al bivio proseguiamo diritti fino al secondo bivio, quindi svoltiamo a sinistra e scendiamo come missili fino a Forte Maso e poi alla strada statale, che percorreremo per 600-800 metri fino all'indicazione Penzi che è visibile a sinistra.
Molliamo la statale e andiamo quindi fino a Contrà Penzi. In cima alla salita che giunge alla contrada troverete una fontana-lavatoio, svoltate subito a destra e prendete un sentiero inizialmente erboso. Il sentiero erboso vi porterà ad una strada asfaltata, voltate a sinistra e proseguite in salita fino a contrà Ceolati, oltrepassatela e subito prendete a destra lungo un tratto pianeggiante che vi porterà a contrà Riva Calta. Ora in discesa per 400-500 metri fino ad un bivio a cui dovrete voltate a destra per scendere a contrà Calta.
Qui finisce (per noi inizia) la "strada delle Acque", che è in parte segnata da segnaletica di legno. Fate attenzione perché potrete incontrare persone che la stanno percorrendo a piedi. La "strada delle Acque" finisce a Valli del Pasubio e anche il giro, perché la parte successiva, per tornare a casa, è solo noia.
Waypoints
Photo
3,749 ft
Val canale (Pasubio)
La val canale che sale al rif. Papa (Pasubio), sotto rifugio Balasso e malga Prà
Comments (1)
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Interessante con notizie appropriate. Vedremo di realizzare qualcosa.