Schio-M.Magré-passo Colombo-M.Civillina-Camonda-Scocchi-Savena-Torrebelvicino-Magré
near Rive Magrè, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza dal parcheggio del cimitero di Magré (Schio).
Percorrendo strade meno battute dalle bici (1° segnavia) si sale a Monte Magré, quindi si prende via Scola e si continua a salire (2° e 3° segnavia) in direzione passo Zovo senza però arrivarci. Arrivati nei pressi di un casale abbandonato (4° segnavia), si prende a sinistra e con un paio di ripidi tornanti si raggiunge la strada che unisce passo Zovo con passo Colombo.
Arrivati a passo Colombo si prosegue fino ad arrivare ad un quadrivio dove troverete delle indicazioni, seguite quella del Monte Civillina. La strada che sale alla vetta è una vecchia e larga mulattiera, sempre ciclabile e al sole. Se è una bella giornata la vista che si ha dalla sommità del monte è veramente spettacolare.
Dopo aver ripercorso l'ultimo tratto di salita a ritroso, al tornante si prende il sentiero del Sentinello che scende con stretti tornanti. Assolutamente improponibile in salita. Si scende fino ad arrivare ad un bivio in cui una freccia vi indicherà di voltare a destra verso la Camonda. Ancora in discesa (bel tratto da fare lanciati) si raggiunge la strada asfaltata e, dopo un centinaio di metri, passo Camonda dov'è possibile rifornirsi d'acqua.
Si prosegue in costa (sentiero delle creste o dei roccoli) fino ad arrivare prima a passo dei Branchi e poi ad un ex-roccolo dove finisce la salita.
Oltrepassato il roccolo si scollina e si ritorna nel versante della Val Leogra. Il primo tratto di discesa è ripido, però la strada è ampia se si scende piano si resta tranquillamente in sella (in alcune cartine questo tratto è classificato S3.... ma è esagerato). Arrivati a delle case, la strada spiana e si prosegue in mezzo al bosco (5° segnavia) fino ad arrivare a contrada Scocchi dove si incontra la strada asfaltata che sale da Valli del Pasubio.
Si prosegue a scendere, lasciando sulla destra la strada asfaltata. Dopo un breve tratto pianeggiante si prende un sentiero sulla destra che scende ripido in mezzo al bosco. Qui vi troverete a dove portare la bici a mano per un breve tratto, quindi si riprende la discesa e si giunge ad un capitello (6° segnavia) in cui confluiscono più strade. Ancora discesa, sempre in mezzo al bosco con le foglie che coprono il fondo per cui massima prudenza. Arrivati alla strada asfaltata si può decidere cosa fare, se siete stanchi voltate a sinistra per scendere a Valli del Pasubio, se ne avete ancora proseguite a destra e salite per 600 m fino a contrada Santini, in modo da percorrere un altro pezzo di sentiero in mezzo al bosco. Putroppo vi troverete a dover aggirare una pianta caduta, anche qui si deve scendere e superare un passaggio non ciclabile (7° segnavia).
Giunti alla contrada Molin di Sotto si ritrova l'asfalto e si ritorna al punto di partenza lungo la provinciale.
Percorrendo strade meno battute dalle bici (1° segnavia) si sale a Monte Magré, quindi si prende via Scola e si continua a salire (2° e 3° segnavia) in direzione passo Zovo senza però arrivarci. Arrivati nei pressi di un casale abbandonato (4° segnavia), si prende a sinistra e con un paio di ripidi tornanti si raggiunge la strada che unisce passo Zovo con passo Colombo.
Arrivati a passo Colombo si prosegue fino ad arrivare ad un quadrivio dove troverete delle indicazioni, seguite quella del Monte Civillina. La strada che sale alla vetta è una vecchia e larga mulattiera, sempre ciclabile e al sole. Se è una bella giornata la vista che si ha dalla sommità del monte è veramente spettacolare.
Dopo aver ripercorso l'ultimo tratto di salita a ritroso, al tornante si prende il sentiero del Sentinello che scende con stretti tornanti. Assolutamente improponibile in salita. Si scende fino ad arrivare ad un bivio in cui una freccia vi indicherà di voltare a destra verso la Camonda. Ancora in discesa (bel tratto da fare lanciati) si raggiunge la strada asfaltata e, dopo un centinaio di metri, passo Camonda dov'è possibile rifornirsi d'acqua.
Si prosegue in costa (sentiero delle creste o dei roccoli) fino ad arrivare prima a passo dei Branchi e poi ad un ex-roccolo dove finisce la salita.
Oltrepassato il roccolo si scollina e si ritorna nel versante della Val Leogra. Il primo tratto di discesa è ripido, però la strada è ampia se si scende piano si resta tranquillamente in sella (in alcune cartine questo tratto è classificato S3.... ma è esagerato). Arrivati a delle case, la strada spiana e si prosegue in mezzo al bosco (5° segnavia) fino ad arrivare a contrada Scocchi dove si incontra la strada asfaltata che sale da Valli del Pasubio.
Si prosegue a scendere, lasciando sulla destra la strada asfaltata. Dopo un breve tratto pianeggiante si prende un sentiero sulla destra che scende ripido in mezzo al bosco. Qui vi troverete a dove portare la bici a mano per un breve tratto, quindi si riprende la discesa e si giunge ad un capitello (6° segnavia) in cui confluiscono più strade. Ancora discesa, sempre in mezzo al bosco con le foglie che coprono il fondo per cui massima prudenza. Arrivati alla strada asfaltata si può decidere cosa fare, se siete stanchi voltate a sinistra per scendere a Valli del Pasubio, se ne avete ancora proseguite a destra e salite per 600 m fino a contrada Santini, in modo da percorrere un altro pezzo di sentiero in mezzo al bosco. Putroppo vi troverete a dover aggirare una pianta caduta, anche qui si deve scendere e superare un passaggio non ciclabile (7° segnavia).
Giunti alla contrada Molin di Sotto si ritrova l'asfalto e si ritorna al punto di partenza lungo la provinciale.
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