Scalepicchio, Colle Caruno, Monte Tre Croci, Valle Piola, Acquaratola, Trial del Vezzola, Track di Castagneto
near Fornaci, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Uno dei più bei percorsi ad anello della zona circostante il Torrente Vezzola. Alcuni tratti hanno una maggiore difficoltà tecnica per via di fondo pietroso o scanalato ma non è un problema scendere pochissime volte di sella in un contesto che offre meraviglie paesaggistiche notevoli.
Importantissimi sono anche i diversi punti di approvvigionamento di acqua: fontane e lavatoi che fanno parte di una tradizione consolidata dei borghi della zona.
Si parte dalla C.da Scalepicchio di Teramo, nei pressi del centro sportivo e si sale verso Colle Marino dapprima su asfalto e poi su strada brecciata. Quindi, si taglia su strada sterrata (chiusa da una sbarra per limitare l'accesso ai mezzi motorizzati) per arrivare sulla strada che sale da Putignano.
Al termine della strada di breccia, si inizia un single track in salita che arriva a Colle Caruno da dove si prosegue per Villa Sciarra. Dalla piazzetta di questo piccolo pugno di case, si ha la vista di un antico palazzo del XVII secolo che ha l’aspetto di un vero e proprio fortilizio con una torre centrale adibita all'osservazione per la difesa del territorio.
Dopo circa 2 km di strada asfaltata, si arriva nell'abitato di Ioanella dove è piacevole osservare il Monumento all'Alpino sulla terrazza panoramica sovrastante una fontanella ben pulita.
Un altro km di asfalto per poi iniziare la salita che si snoda sulle pendici del Monte Tre Croci: è il "famoso percorso della 600" in quanto arriva al punto in mezzo al bosco dove si trova inspiegabilmente il rottame di una Fiat 600 abbandonata su un piccola radura con un cartello arrugginito "proprietà privata".
Da qui è divertente sviluppare un po' di adrenalina con la ripida discesa che, con diversi tornanti, termina sulla strada nei pressi di Pastignano.
Proseguendo verso Poggio Valle si può fare un altro percorso per aumentare il piacere di fare saliscendi su tratti non asfaltati: si sale su una strada che passa nelle vicinanze di una vecchia casa con un allevamento di animali per poi imboccare un folto passaggio erboso e boschivo che ritorna sulla strada vicino all'ingresso di Poggio Valle. Altro piccolo rifornimento di acqua, foto sulla terrazza panoramica verso il Gran Sasso e si riparte - ammirando la cresta in discesa del Monte Farina - verso il borgo abbandonato di Valle Piola dove è sempre un piacere godere della cortesia e dell'ospitalità nel "Rifugio del Pastore" ottimamente gestito dalla Pro Loco di Torricella Sicura.
Ci si immette ora nel single track che può comportare qualche difficoltà perché molto stretto in alcuni punti dove si richiede un po' di equilibrio tra le rocce ma, in compenso, è molto bello perché sfidante e panoramico: con lo sguardo si può salire sul sovrastante Monte della Farina mentre, spaziando a valle, si contempla la visuale della gola scavata dal Torrente Vezzola tra i versanti contrapposti e sormontati dai borghi sparsi sui due territori di Torricella Sicura e Rocca Santa Maria.
Al termine del divertente single track ci si trova sulla strada asfalta in prossimità di Acquaratola e si va a rifornirsi alla fontana/lavatoio situata di fronte la chiesa di Sant'Egidio Abate.
Scendendo per poche centinaia di metri, si arriva al punto di inizio della parte più divertente del giro: il tracciato della gola del Vezzola che, per circa 8km, forma un costante divertimento in goduria estrema per un continuo saliscendi e con i tanti attraversamenti di rivoli d'acqua, degli affluenti (Fosso Valle e Fosso Lago Verde) del Vezzola e del Vezzola stesso.
Oltre a qualche passaggio in musica con lo sciabordio delle acque scorrenti nel basso del percorso, si può anche ascoltare spesso il verso del Merlo Acquaiolo.
Il primo tratto arriva fino al piccolo gruppo di case di Scorzone e si scende su un sentiero molto stretto per ricominciare il tracciato del lungo Vezzola che, continuando il divertimento in un continuo saliscendi (detto, appunto, Mangiabevi del Vezzola), termina a Villa Popolo.
Su asfalto si scende (e si sale) fino a Castagneto. In mezzo al piccolo borgo c'è un ingresso al single track con un tratto iniziale stretto e un po' difficoltoso per via del fondo notevolmente pietroso. La traccia poi prosegue in modo veloce e divertente, sempre all'interno della macchia boschiva, fino all'incrocio con la SP50 che si percorre fino al punto di partenza.
Importantissimi sono anche i diversi punti di approvvigionamento di acqua: fontane e lavatoi che fanno parte di una tradizione consolidata dei borghi della zona.
Si parte dalla C.da Scalepicchio di Teramo, nei pressi del centro sportivo e si sale verso Colle Marino dapprima su asfalto e poi su strada brecciata. Quindi, si taglia su strada sterrata (chiusa da una sbarra per limitare l'accesso ai mezzi motorizzati) per arrivare sulla strada che sale da Putignano.
Al termine della strada di breccia, si inizia un single track in salita che arriva a Colle Caruno da dove si prosegue per Villa Sciarra. Dalla piazzetta di questo piccolo pugno di case, si ha la vista di un antico palazzo del XVII secolo che ha l’aspetto di un vero e proprio fortilizio con una torre centrale adibita all'osservazione per la difesa del territorio.
Dopo circa 2 km di strada asfaltata, si arriva nell'abitato di Ioanella dove è piacevole osservare il Monumento all'Alpino sulla terrazza panoramica sovrastante una fontanella ben pulita.
Un altro km di asfalto per poi iniziare la salita che si snoda sulle pendici del Monte Tre Croci: è il "famoso percorso della 600" in quanto arriva al punto in mezzo al bosco dove si trova inspiegabilmente il rottame di una Fiat 600 abbandonata su un piccola radura con un cartello arrugginito "proprietà privata".
Da qui è divertente sviluppare un po' di adrenalina con la ripida discesa che, con diversi tornanti, termina sulla strada nei pressi di Pastignano.
Proseguendo verso Poggio Valle si può fare un altro percorso per aumentare il piacere di fare saliscendi su tratti non asfaltati: si sale su una strada che passa nelle vicinanze di una vecchia casa con un allevamento di animali per poi imboccare un folto passaggio erboso e boschivo che ritorna sulla strada vicino all'ingresso di Poggio Valle. Altro piccolo rifornimento di acqua, foto sulla terrazza panoramica verso il Gran Sasso e si riparte - ammirando la cresta in discesa del Monte Farina - verso il borgo abbandonato di Valle Piola dove è sempre un piacere godere della cortesia e dell'ospitalità nel "Rifugio del Pastore" ottimamente gestito dalla Pro Loco di Torricella Sicura.
Ci si immette ora nel single track che può comportare qualche difficoltà perché molto stretto in alcuni punti dove si richiede un po' di equilibrio tra le rocce ma, in compenso, è molto bello perché sfidante e panoramico: con lo sguardo si può salire sul sovrastante Monte della Farina mentre, spaziando a valle, si contempla la visuale della gola scavata dal Torrente Vezzola tra i versanti contrapposti e sormontati dai borghi sparsi sui due territori di Torricella Sicura e Rocca Santa Maria.
Al termine del divertente single track ci si trova sulla strada asfalta in prossimità di Acquaratola e si va a rifornirsi alla fontana/lavatoio situata di fronte la chiesa di Sant'Egidio Abate.
Scendendo per poche centinaia di metri, si arriva al punto di inizio della parte più divertente del giro: il tracciato della gola del Vezzola che, per circa 8km, forma un costante divertimento in goduria estrema per un continuo saliscendi e con i tanti attraversamenti di rivoli d'acqua, degli affluenti (Fosso Valle e Fosso Lago Verde) del Vezzola e del Vezzola stesso.
Oltre a qualche passaggio in musica con lo sciabordio delle acque scorrenti nel basso del percorso, si può anche ascoltare spesso il verso del Merlo Acquaiolo.
Il primo tratto arriva fino al piccolo gruppo di case di Scorzone e si scende su un sentiero molto stretto per ricominciare il tracciato del lungo Vezzola che, continuando il divertimento in un continuo saliscendi (detto, appunto, Mangiabevi del Vezzola), termina a Villa Popolo.
Su asfalto si scende (e si sale) fino a Castagneto. In mezzo al piccolo borgo c'è un ingresso al single track con un tratto iniziale stretto e un po' difficoltoso per via del fondo notevolmente pietroso. La traccia poi prosegue in modo veloce e divertente, sempre all'interno della macchia boschiva, fino all'incrocio con la SP50 che si percorre fino al punto di partenza.
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