Rotzo - Alter Knotto

Rotzo la partenza.
Il giro si prospetta bello e interessante, per quello che c’è scritto in descrizione nel nuovo sito next-bike (ex themtbbiker) da dove l’abbiamo preso. Ed in effetti le promesse vengono mantenute, tutte. In questa parte dell’altopiano dei 7 comuni non eravamo mai stati ma ne è valsa la pena. Spettacolari le vedute verso la sottostante Valdastico e di Tonezza del Cimone sul versante opposto. Poi dal sentiero nel bosco sbucano le altrettanto spettacolari forme dell’Altar Knotto o scagno del diavolo e dell’Alta Kugela, suggestiva tettoia naturale scavata nella roccia, con la vicina Croce dell’Altaburg. Da qui si riprende a salire ed, attraversata una breve galleria, ci troviamo sul piazzale del forte Campolongo che domina la vallata. Riscendiamo il sentiero, che diventa a tratti molto tecnico costringendoci anche a scendere, per raggiungere la grotta del Sciason; una profonda e larga caverna, che scende poi a forma di pozzo, nel cui fondo c'è ghiaccio tutto l'anno. Anche qui le foto si sprecano.
La parte a mio parere più suggestiva si conclude sulla spianata del rifugio Campolongo, dove d’inverno c’è un bel Centro di Fondo, e qui ne approfittiamo per un veloce ristoro con panino e birra.
Il percorso da qui prosegue nei boschi su mulattiere e sterrate che, passando vicino agli impianti per il monte Verena, ci portano verso monte Erio e ci fanno ritornare alla partenza senza particolari difficoltà. E meno male che erano sterrate e mulattiere, perché tutta la prima parte di ritorno l’abbiamo fatta sotto una pioggia battente. Fossero stati single track, magari sotto bosco su radici o sassi bagnati, avremmo avuto grossi problemi.