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Riserva fiume Nora, ponte ferro sul Pescara

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Trail stats

Distance
17.1 mi
Elevation gain
974 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
974 ft
Max elevation
559 ft
TrailRank 
50
Min elevation
559 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 3 minutes
Time
2 hours 30 minutes
Coordinates
3961
Uploaded
October 13, 2018
Recorded
October 2018
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near Palozzo, Abruzzo (Italia)

Viewed 1069 times, downloaded 24 times

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Itinerary description

Il percorso ha come partenza il centro commerciale Megalò, che è anche il punto di arrivo, più precisamente in prossimità dell'autolavaggio che sarà utile per (eventualmente) lavare le bici dal fango al ritorno.
E' un percorso facile e rilassante, con pochi spunti impegnativi, tra l'altro relativamente brevi. Ottimo per una gita fuori porta familiare, inizia costeggiando il fiume Nora dal lato destro, su una strada sterrata ciclabile larga e in ottime condizioni. Sull'inizio del percorso ci sono delle aree naturalistiche che si affacciano sulle rive del torrente, vere oasi di pace. Il primo guado, che porta sulla sinistra del fiume, è abbastanza impegnativo sia per la profondità delle acque che per il tratto ripido sull'altro versante. Subito dopo la salita, c'è il secondo guado, che consiste in un canalone insidioso perchè è nascosto dalla vegetazione. E' profondo oltre 50 cm., ed è anche fangoso-morbido. L'unico modo per superarlo in sicurezza è quello di bypassarlo girandoci di lato, facendo il passamano con le bici in un tratto a monte che è più stretto e meno profondo. Segue un percorso in aperta campagna e poi su un tratto abbastanza ripido e malmesso, che nell'ultima fase va fatto a piedi, per poi ridiscendere su un tratto ripido che confluisce in un passaggio fra stazioni fotovoltaiche. Immediatamente dopo questo tratto viene il terzo ed ultimo guado, che noi abbiamo preferito fare in diagonale assecondando la corrente anzichè ostacolarla. Quest'ultimo guado è anche il più semplice da fare, almeno da come lo abbiamo impostato noi. Naturalmente andando in diagonale si esce fuori dal percorso che deve essere riguadagnato tornando indietro fra la vegetazione. Siamo così arrivati sino al BB Oasi, che è il punto più a nord del percorso, per poi tornare indietro passando per Cepagatti, su percorso asfaltato. Subito dopo questa piccola salita, abbiamo di nuovo guadagnato le rive del Nora scendendo su una strada prima asfaltata e dopo sterrata, in corrispondenza di alcune serre. Siamo così tornati sullo stesso percorso dell'andata, ma per un breve tratto, in quanto abbiamo affrontato un anello abbastanza impegnativo nel tratto che ci ha dapprima riportato in prossimità della località Tre Croci (percorso sterrato, molto impervio e sconnesso, forse a causa di impantanamenti dei mezzi agricoli nel riguadagnare la salita) per poi confluire sulla SP18 e successivamente ridiscendere su un percorso brecciato che, passando per località Vallemare, riporta di nuovo sulle rive del fiume Nora.
Subito dopo aver abbandonato le rive del fiume, ripassando per Villareia, prima di tornare alla stazione di partenza, abbiamo fatto un giro sulle rive del fiume Pescara, costeggiandolo per qualche chilometro, fino al ponte di ferro che permette di passare sulla sponda opposta. Questo ponte di ferro non è percorribile in scioltezza, dato che in alcuni punti, soprattutto sul finale del ponte, mancano le travi che fanno da base, e si può precipitare sul fiume Pescara che come portata non è uno scherzo. Passati sull'altra riva, dopo un breve ma bellissimo percorso, in prossimità di una cava si riguadagna la via asfaltata per poi giungere di nuovo al centro commerciale Megalò, che è la meta finale.

Note di percorso:

1) Dato che noi siamo andati in una giornata assolata, non abbiamo trovato molto fango, se non sul percorso strerrato che costeggia il fiume Nora che presenta delle pozzanghere tra l'altro facilmente aggirabili;
2) Sul percorso di andata abbiamo incontrato dei cacciatori, quindi: occhio!
3) Non ci sono percorsi nascosti o mal individuabili;
4) Alcuni tratti, soprattutto quelli ripidi, sono abbastanza sconnessi a causa delle pioggie che creano dei profondi solchi ma anche dei mezzi agricoli;
5) Non ci sono tratti con rovi, quindi rischio forature relativamente basso;
6) Non abbiamo trovato cani pericolosi in libertà, ma solo dentro i recinti delle abitazioni;
7) Da segnalare l'assoluto stato di degrado a causa dei soliti vandali e incivili che buttano ogni tipo di rifiuto qua e là, deturpando questo tratto fluviale che altrimenti sarebbe stato di particolare pregio naturalistico e bellezza paesaggistica.

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