Rimini-quasi San Leo causa numerose forature
Trail photos
Author
Trail stats
- Distance
- 44.44 mi
- Elevation gain
- 1,470 ft
- Technical difficulty
- Easy
- Elevation loss
- 1,470 ft
- Max elevation
- 1,188 ft
- TrailRank
-
99
4.9
- Min elevation
- -8 ft
- Trail type
- Loop
- Time
- 6 hours 38 minutes
- Coordinates
- 4142
- Uploaded
- July 2, 2022
- Recorded
- July 2022
near SanGiuliano a Mare, Emilia-Romagna (Italia)
Viewed 1395 times, downloaded 11 times
Trail photos
Itinerary description
Percorso effettuato il 1° Luglio 2022
Percorso per un buon 70% su strada sterrata e 30% su strada asfaltata.
Da Sangiuliano a Mare si imbocca subito la ciclabile del Marecchia di Sinistra e la si percorre interamente sino a Pontr Verrucchio. Da qui si percorre la provinciale sino a poco prima di Pietracuta. Purtoppo una volta arrivato presso l'entrata per lo sterrato, trovo cartelli di scrada chiusa.Mi inoltro lo stesso, ma trovo numerosi alberi caduti e rampicanti spinosi che restringono non poco il sentiero, pertanto torno indietro sulla provinciale che percorro sino a Pietracuta dove riprendo un tratto di sterrato sino a poco prim ail Ponte di Santa Maria Maddalena.
All'incrocio si prenden via Sant'Igne dove incomincia la salita. Dapprima su asfalto e poi su strada sterrata.
Io purtroppo poco sopra ho dovuto mollare causa diverse forature e dato che mi erano rimaste solo un paio di toppe , ho preferito desistere e tornare indietro lungo più o meno lo stesso percorso dell'andata.
Da stare attenti lungo la provinciale , causa passaggio di numerose auto e mezzi pesanti.
Buon divertimento.
Da Wikipedia:
San Leo (San Lé in romagnolo) è un comune italiano di 2 838 abitanti[2] della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.
Il paese si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si possono osservare San Marino e il Marecchia.
Storia
Il toponimo latino del luogo, Mons Feretri, deriverebbe, secondo alcuni studiosi, da un tempio dedicato a Giove Feretrio, mentre altri ipotizzano una origine umbra a testimonianza che il masso era già frequentato in epoca preromana.
Procopio di Cesarea nella cronaca della Guerra Gotica del VI secolo, indica l'abitato come castrum Monteferetron. Del periodo romano rimangono sporadici reperti, riutilizzati nelle costruzioni medievali e che non danno l'idea di quale fosse la dimensione e la tipologia dell'antico insediamento. Molti storici lo identificano come un antico centro sacro fin dalle origini, anche grazie alla sua particolare conformazione morfologica.[senza fonte]
A partire dal IX-X secolo il borgo acquisisce il nome dall'eremita Leo (proclamato poi santo), un dalmata compagno di san Marino. Invece il toponimo Montefeltro, da allora indica tutto il territorio sotto la giurisdizione del vescovo della città. San Leo è stata quindi per secoli capitale storica della "regione" del Montefeltro.
Nel primitivo abitato altomedioevale, tra il 961 e il 963, fu stretto in assedio Berengario II, ultimo re del regno Longobardo d'Italia da Ottone I di Sassonia.Il centro fu dominio dei conti di Montecopiolo, dei Da Montefeltro (dall'antico nome di San Leo), dei Malatesta, dei Medici, conteso con i Della Rovere, fino al passaggio sotto lo Stato Pontificio nel 1631.
Fu luogo di passaggio di san Francesco nel 1213, di Dante nel 1306, prigione di Felice Orsini e di Cagliostro.
Nell'Italia unita il comune di San Leo è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale la Regione Marche ha proposto ricorso alla Corte costituzionale, ma questa lo ha ritenuto infondato.[8]
Percorso per un buon 70% su strada sterrata e 30% su strada asfaltata.
Da Sangiuliano a Mare si imbocca subito la ciclabile del Marecchia di Sinistra e la si percorre interamente sino a Pontr Verrucchio. Da qui si percorre la provinciale sino a poco prima di Pietracuta. Purtoppo una volta arrivato presso l'entrata per lo sterrato, trovo cartelli di scrada chiusa.Mi inoltro lo stesso, ma trovo numerosi alberi caduti e rampicanti spinosi che restringono non poco il sentiero, pertanto torno indietro sulla provinciale che percorro sino a Pietracuta dove riprendo un tratto di sterrato sino a poco prim ail Ponte di Santa Maria Maddalena.
All'incrocio si prenden via Sant'Igne dove incomincia la salita. Dapprima su asfalto e poi su strada sterrata.
Io purtroppo poco sopra ho dovuto mollare causa diverse forature e dato che mi erano rimaste solo un paio di toppe , ho preferito desistere e tornare indietro lungo più o meno lo stesso percorso dell'andata.
Da stare attenti lungo la provinciale , causa passaggio di numerose auto e mezzi pesanti.
Buon divertimento.
Da Wikipedia:
San Leo (San Lé in romagnolo) è un comune italiano di 2 838 abitanti[2] della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.
Il paese si trova su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si possono osservare San Marino e il Marecchia.
Storia
Il toponimo latino del luogo, Mons Feretri, deriverebbe, secondo alcuni studiosi, da un tempio dedicato a Giove Feretrio, mentre altri ipotizzano una origine umbra a testimonianza che il masso era già frequentato in epoca preromana.
Procopio di Cesarea nella cronaca della Guerra Gotica del VI secolo, indica l'abitato come castrum Monteferetron. Del periodo romano rimangono sporadici reperti, riutilizzati nelle costruzioni medievali e che non danno l'idea di quale fosse la dimensione e la tipologia dell'antico insediamento. Molti storici lo identificano come un antico centro sacro fin dalle origini, anche grazie alla sua particolare conformazione morfologica.[senza fonte]
A partire dal IX-X secolo il borgo acquisisce il nome dall'eremita Leo (proclamato poi santo), un dalmata compagno di san Marino. Invece il toponimo Montefeltro, da allora indica tutto il territorio sotto la giurisdizione del vescovo della città. San Leo è stata quindi per secoli capitale storica della "regione" del Montefeltro.
Nel primitivo abitato altomedioevale, tra il 961 e il 963, fu stretto in assedio Berengario II, ultimo re del regno Longobardo d'Italia da Ottone I di Sassonia.Il centro fu dominio dei conti di Montecopiolo, dei Da Montefeltro (dall'antico nome di San Leo), dei Malatesta, dei Medici, conteso con i Della Rovere, fino al passaggio sotto lo Stato Pontificio nel 1631.
Fu luogo di passaggio di san Francesco nel 1213, di Dante nel 1306, prigione di Felice Orsini e di Cagliostro.
Nell'Italia unita il comune di San Leo è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale la Regione Marche ha proposto ricorso alla Corte costituzionale, ma questa lo ha ritenuto infondato.[8]
Waypoints
Waypoint
2 ft
Comments (10)
You can add a comment or review this trail
..."numerose forature"!
...da quelle parti è un classico, ...il primo anno che ho portato la bici ricordo che passavo più tempo a sostituire camere d'aria e rattoppare che pedalare...fino a che esausto dovevo chiamate mia moglie, ...dopo qualche giorno anche lei si è stufata di fare da "carro attrezzi" e sono stato costretto a correre ai ripari...sostituzione di copertoni del tipo antiforatura e camere d'aria anch'esse antiforatura.
Da quel giorno non ho più forato😉...Buona vacanza 👋👋
PS:In genere le forature capitano perché tagliano l'erba, una particolare erba con una specie di pallina spinosa che viene sparsa ovunque con ovvie conseguenze...
Ho forato 3 volte solo in un unica salita di 2 km
Alla fine ero più stanco dei cambi camere e riparazioni che della salita vera e propria.
Ho girato la bici e sono sceso e tornato senza più forare....si vede che non era giornata....Capita. Tutto sommato mi è andata bene. Avessi finito camere d'aria o le toppe, mi sarebbero toccati 35km a piedi....Ciao.
35km 😱... in una di quelle sfigate uscite a cui facevo riferimento prima mentre aspettavo mia moglie in veste di carro attrezzi...ho visto arrivare una coppia di stranieri che spingevano le bici...notata la mia MTB con ruote sgonfie si sono avvicinati...non te la tiro lunga...avevano forato talmente tante volte che non potevano più riparare...li ho accompagnati uno alla volta ad un campeggio a circa 20km...prima di caricare la mia mtb in macchina e andare a casa...è lì che ho perso "l'assistenza stradale" e ho dovuto pensare a come risolvere il problema in modo definitivo...👋👋
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Forare fa parte dell'andare in MTB. Capita a tutti.
Bella gita comunque.
Ciao
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Peccato non essere arrivato sino a San Leo.
Localitaà splendida.
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Belle foto
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Peccato per le forature. Sarà per la prossima volta.
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Belle foto.
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Peccato non essere arrivato a San Leo.
Merita una visita approfondita.
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Scorci veramente belli !