Quirra - Buddidorgia
near Quirra, Sardegna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso di media difficoltà anche se alla fine la stanchezza si è fatta sentire.
Rispetto al percorso di andreapirroni (CcS 2019 - Buddidorgia Exploration) ho "tagliato" la discesa finale alle piscine, che ho fatto a piedi, la discesa al fiume di roccia e l’ultimissimo tratto di discesa che ho fatto su strada.
Partenza dallo svincolo per Quirra della 125 con salita inizialmente blanda e che non diventerà mai estrema, non supererà mai il 10 % di pendenza, su fondo buono. Il percorso si interseca con diversi guadi sul Rio Corr'e Cerbo che, per fortuna, risultano tutti praticabili. Dopo 3,5 chilometri troviamo la strada sbarrata per lavori, sbarramento che ritroviamo 200 metri dopo; decidiamo comunque di proseguire ed in effetti facciamo bene; infatti, forse perché è sabato, di lavori e lavoratori non ne troviamo. Dopo altri 4 chilometri di salita incontriamo i primi caseggiati delle miniere di Baccu Locci, alcuni dei quali (la laveria) appena restaurati, altri in evidente stato di abbandono; fatte le foto di rito si riprende a salire per altri 5 chilometri fino ad un ovile, che segna la fine della salita.
Iniziamo quindi il nostro percorso nell'altopiano e poco dopo un punto trigonometrico (?), la strada si interseca con il sentiero che sale da San Vito. Giriamo a destra e subito incontriamo il primo avviso di ingresso nella zona militare. Proseguiamo dritti sulla strada principale che percorreremo per circa 3 chilometri fino ad arrivare ad un ulteriore bivio con la strada proveniente dal Monte Cardiga e che indica nuovamente l'entrata in zona militare. Dopo circa un chilometro su asfalto, prendiamo un bivio sulla destra e continuiamo fino ad arrivare ad una recinzione. Oltrepassata, giriamo subito a destra e proseguiamo lungo rete, fino ad arrivare ad uno spiazzo. Continuiamo a scendere (seguendo la traccia), ancora per qualche centinaio di metri seguendo il percorso che si fa sempre meno visibile. All'altezza del 18 chilometro sulla sinistra, con una piccola deviazione (l'ho presa al rientro) si raggiunge la parte alta della cascata del Riu Conchedda che dà luogo alle piscine. Adesso il sentiero si perde nella macchia ma, se avete fede e seguite attentamente la traccia, riuscirete a ritrovarlo qualche decina di metri più in là e potrete proseguire, a fatica, fino ad arrivare alle piscinette. Io non ho avuto fede ed ho lasciato la bici dopo le prime difficoltà di passaggio ed ho raggiunto la nostra meta a piedi.
Il sentiero non era comunque granché pedalabile, almeno per me.
Anche se non c'è molta acqua, addentrandoci verso la cascata (quasi in secca) risalendo il fiume, arriviamo a trovare qualche piscina coloratissima. Ne valeva la pena.
Foto ricordo e di nuovo in sella, anzi a a piedi, che c'è da fare la risalita fino alla bici. Qualche difficoltà per ritrovarla, l'affaccio alle cascate e via verso il "fiume di roccia", ma si è fatto tardi e la sera incombe. Non ho tempo per scendere ancora e quindi faccio dietro front e rientro verso l'asfalto. Cinque minuti per arrivare al vecchio rottame di carro armato e quindi veloce rientro combattendo contro il tempo: sono le sei passate e mi toccherà affrontare la discesa, che non conosco, con le luci.
Riprendo quindi la strada dell'andata e, all'altezza dell'intersezione con il punto trigonometrico (km 27, 6) proseguo dritto per la strada che va verso San Vito, in un piacevole falso piano con diversi sali scendi e che abbandonerò dopo poco più di cinque chilometri. Al bivio prendo la strada a sinistra e proseguo per poco meno di 2 chilometri. Quindi si gira a sinistra (non mi ricordo se è qui che si "entra" in un cancello o al bivio successivo dopo un altro chilometro: purtroppo era buio e non ho ho fatto le solite foto degli incroci...). Comunque dal cancello inizia il single track finale, non estremo ma pedalabile anche con un certo divertimento non fosse che avevo grande difficoltà a vedere la strada, perché la lucetta non rimaneva ferma. Onde per cui freno tirato e discesa lenta per circa cinque chilometri. Bene o male arrivo comunque in fondo fino ad incontrare la strada poderale (la stessa che avevamo lasciato all'inizio della discesa, acc!) che percorreremo in veloce discesa e che ci riporterà allo sbarramento per lavori e, quindi in leggera discesa, alla macchina.
Percorso alla fine lungo (45 chilometri) che ripaga, per i paesaggi incontrati, dalle fatiche sopportate.
Unico punto di difficoltà è l'orientamento per rimanere nel sentiero per arrivare alle piscinette.
Consigliato in periodi con più acqua, anche se pensavo di trovarne di più considerato che nelle ultime uscite mi sono scontrato spesso con fiumi in piena...
Buone ruote
Rispetto al percorso di andreapirroni (CcS 2019 - Buddidorgia Exploration) ho "tagliato" la discesa finale alle piscine, che ho fatto a piedi, la discesa al fiume di roccia e l’ultimissimo tratto di discesa che ho fatto su strada.
Partenza dallo svincolo per Quirra della 125 con salita inizialmente blanda e che non diventerà mai estrema, non supererà mai il 10 % di pendenza, su fondo buono. Il percorso si interseca con diversi guadi sul Rio Corr'e Cerbo che, per fortuna, risultano tutti praticabili. Dopo 3,5 chilometri troviamo la strada sbarrata per lavori, sbarramento che ritroviamo 200 metri dopo; decidiamo comunque di proseguire ed in effetti facciamo bene; infatti, forse perché è sabato, di lavori e lavoratori non ne troviamo. Dopo altri 4 chilometri di salita incontriamo i primi caseggiati delle miniere di Baccu Locci, alcuni dei quali (la laveria) appena restaurati, altri in evidente stato di abbandono; fatte le foto di rito si riprende a salire per altri 5 chilometri fino ad un ovile, che segna la fine della salita.
Iniziamo quindi il nostro percorso nell'altopiano e poco dopo un punto trigonometrico (?), la strada si interseca con il sentiero che sale da San Vito. Giriamo a destra e subito incontriamo il primo avviso di ingresso nella zona militare. Proseguiamo dritti sulla strada principale che percorreremo per circa 3 chilometri fino ad arrivare ad un ulteriore bivio con la strada proveniente dal Monte Cardiga e che indica nuovamente l'entrata in zona militare. Dopo circa un chilometro su asfalto, prendiamo un bivio sulla destra e continuiamo fino ad arrivare ad una recinzione. Oltrepassata, giriamo subito a destra e proseguiamo lungo rete, fino ad arrivare ad uno spiazzo. Continuiamo a scendere (seguendo la traccia), ancora per qualche centinaio di metri seguendo il percorso che si fa sempre meno visibile. All'altezza del 18 chilometro sulla sinistra, con una piccola deviazione (l'ho presa al rientro) si raggiunge la parte alta della cascata del Riu Conchedda che dà luogo alle piscine. Adesso il sentiero si perde nella macchia ma, se avete fede e seguite attentamente la traccia, riuscirete a ritrovarlo qualche decina di metri più in là e potrete proseguire, a fatica, fino ad arrivare alle piscinette. Io non ho avuto fede ed ho lasciato la bici dopo le prime difficoltà di passaggio ed ho raggiunto la nostra meta a piedi.
Il sentiero non era comunque granché pedalabile, almeno per me.
Anche se non c'è molta acqua, addentrandoci verso la cascata (quasi in secca) risalendo il fiume, arriviamo a trovare qualche piscina coloratissima. Ne valeva la pena.
Foto ricordo e di nuovo in sella, anzi a a piedi, che c'è da fare la risalita fino alla bici. Qualche difficoltà per ritrovarla, l'affaccio alle cascate e via verso il "fiume di roccia", ma si è fatto tardi e la sera incombe. Non ho tempo per scendere ancora e quindi faccio dietro front e rientro verso l'asfalto. Cinque minuti per arrivare al vecchio rottame di carro armato e quindi veloce rientro combattendo contro il tempo: sono le sei passate e mi toccherà affrontare la discesa, che non conosco, con le luci.
Riprendo quindi la strada dell'andata e, all'altezza dell'intersezione con il punto trigonometrico (km 27, 6) proseguo dritto per la strada che va verso San Vito, in un piacevole falso piano con diversi sali scendi e che abbandonerò dopo poco più di cinque chilometri. Al bivio prendo la strada a sinistra e proseguo per poco meno di 2 chilometri. Quindi si gira a sinistra (non mi ricordo se è qui che si "entra" in un cancello o al bivio successivo dopo un altro chilometro: purtroppo era buio e non ho ho fatto le solite foto degli incroci...). Comunque dal cancello inizia il single track finale, non estremo ma pedalabile anche con un certo divertimento non fosse che avevo grande difficoltà a vedere la strada, perché la lucetta non rimaneva ferma. Onde per cui freno tirato e discesa lenta per circa cinque chilometri. Bene o male arrivo comunque in fondo fino ad incontrare la strada poderale (la stessa che avevamo lasciato all'inizio della discesa, acc!) che percorreremo in veloce discesa e che ci riporterà allo sbarramento per lavori e, quindi in leggera discesa, alla macchina.
Percorso alla fine lungo (45 chilometri) che ripaga, per i paesaggi incontrati, dalle fatiche sopportate.
Unico punto di difficoltà è l'orientamento per rimanere nel sentiero per arrivare alle piscinette.
Consigliato in periodi con più acqua, anche se pensavo di trovarne di più considerato che nelle ultime uscite mi sono scontrato spesso con fiumi in piena...
Buone ruote
Waypoints
Intersection
1,641 ft
Rete metallica
Girare a destra. Dritti si va al "fiume di roccia". La prenderemo al rientro
Risk
1,504 ft
Abbandono bicicletta
Intersection
1,556 ft
Bivio per il punto panoramico
Bivio per il punto panoramico sopra le cascatelle. Deviazione sulla destra (andando)
Intersection
1,702 ft
Girare a destra
Verso il relitto (a sinistra per rientrare)
Intersection
1,697 ft
Inizio single
Ancora a sinistra
Intersection
1,479 ft
Girare a destra
Door
687 ft
Fine single
Buttarsi in discesa sullo stradone
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