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Punta Almana, S.Maria del Giogo, Punta dell'Orso

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Trail stats

Distance
16.25 mi
Elevation gain
5,545 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
5,545 ft
Max elevation
4,588 ft
TrailRank 
21
Min elevation
640 ft
Trail type
Loop
Time
8 hours 29 minutes
Coordinates
13277
Uploaded
January 5, 2024
Recorded
April 2023
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near Pilzone, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Percorso cicloescursionistico ed in buona parte cicloalpinistico, finalizzato a percorrere un ampio tratto della dorsale montuosa che separa il bacino del Lago d’Iseo dalla Val Trompia e sue laterali, anche con ascesa alla spettacolare vetta della Punta Almana a quota 1.390 mt.
Per questo percorso si è deciso di procedere in senso orario con ascesa alla Punta Almana da nord per poi raggiungere la Croce di Pezzolo affrontando in discesa il temibile tratto roccioso della parete sud.
La partenza del giro è fissata a Pilzone, sulla sponda bresciana del Lago d’Iseo.
Si inizia percorrendo l’antica Via Valeriana fino alla località Tassano dove si svolta a destra per affrontare il primo tratto di vera salita in asfalto fino ai borghi di Croci e di Clogne; lasciamo la strada per imboccare il sentiero 290 Proai-Golem che si seguirà fedelmente fino alla Forcella di Sale attraversando antichi borghi ben curati sempre con belle vedute sul sottostante Lago d’Iseo, tra ampie radure che si inseriscono tra rigogliosi boschi di latifoglie.
Il tratto iniziale del sentiero è alquanto accidentato ed è percorribile con MTB a spinta a causa di ostacoli rocciosi in costante progressione; in vista del borgo di Dazze il sentiero diventa scorrevole e pedalabile e così proseguendo fino ai successivi borghi di Pezzolo e Noase. Qui ci attende un tratto di salita veramente dura e terribile, 1,3 Km su fondo cementato alla pendenza media del 24% che salgono quasi verticalmente alla Forcella di Sale. Considerata la notevole lunghezza del giro, è consigliabile risparmiare le energie e superare questo tratto con la MTB a spinta. Giunti alla Forcella di Sale recuperiamo le forze e ci prepariamo ad affrontare l’assalto finale all’Almana.
Dapprima aggiriamo la montagna sul versante opposto correndo su strada forestale per poi deviare a destra nel bosco sul sentiero 3V. Dopo un primo tratto in sella il sentiero diviene sempre più stretto e meno pelabile, anche con progressivi ostacoli, obbligandoci a procedere con MTB a spinta. Giungiamo ad una bocchetta panoramica: alla nostra destra si staglia la vetta dell’Almana che andiamo a raggiungere con MTB a spalla per circa 15 minuti. Dalla vetta possiamo finalmente godere di una straordinaria vista del Lago d’Iseo nell’intero suo sviluppo: un vero spettacolo!
Ci prepariamo ora per la difficile discesa lungo il sentiero di cresta in direzione sud. Il tratto iniziale presenta elevata esposizione su entrambi i lati: da gestire con la massima attenzione, proibito sbagliare. Segue un tratto che scende quasi verticalmente fra rocce e sassi, da gestire con MTB a mano e con tutta la necessaria attenzione e cautela. Scesi di quota possiamo tentare di risalire in sella gestendo in stile trialistico alcuni passaggi fino a raggiungere la Croce di Pezzolo, passo naturale tra le due valli.
Ora ci aspetta di percorrere tutta la restante dorsale verso sud fino a Punta dell’Orto.
Il tracciato è reso alquanto impegnativo da continui saliscendi, bocchette, asperità, fratture, che spesso impongono la conduzione a mano della MTB. Aggiriamo il Monte Eclinetto ed il Monte Rodondone, spesso su una linea di cresta con il lago da un lato e la Val Trompia dall’altro. Il sentiero raramente regala tratti veloci e scorrevoli, spesso caratterizzati da corne rocciose, radici, alberi.
Giungiamo alla Chiesa di Santa Maria del Giogo dove possiamo recuperare le forze. Ci attendono ancora 3,4 Km di sentiero di cresta per aggirare il Monte Castellino ed I Colmi, in continui saliscendi non privi di ostacoli ed asperità.
Finalmente raggiungiamo Punta dell’Orto, splendido punto panoramico che domina Iseo e la parte meridionale del lago che brilla illuminato dal sole ormai basso sull’orizzonte.
Raccogliamo le ultime energie e ci prepariamo per la discesa finale su sentiero impegnativo (S3) che scende ripido fra sassi, rocce e radici. Mantenendo la rotta verso Pilzone seguiamo la traccia che ci porta su un tratto lastricato di grossi sassi che mette a dura prova le nostre braccia già stanche.
Il percorso si conclude nel centro abitato dal quale eravamo partiti.

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