Praderadego-Posa Puner
near Cison di Valmarino, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso è abbastanza semplice e molto panoramico. Non raggiungendo altezze impegnative ben si presta ad essere percorso all'inizio della primavera o prima che arrivi la neve. Tuttavia può consentire un discreto refrigerio alle calure estive.
La tranquilla salita su asfalto da Cisona di Valmarino (è possibile lasciare l'auto nei i piazzali sotto Castelbrando) permette di riscaldarsi con gradualità (pendenze tra il 5 ed il 7%). L'arrivo al Passo di Praderadego è suggestivo: prima che la strada inizi a scendere si trova una vecchissima chiesetta e l'antica Osteria della Pita (non sempre aperta). Il passo era frequentato dagli zattieri al ritorno a piedi dal tratto sul Piave percorso da Ponte nelle Alpi a Falzè.
Si prende, in corrispondenza del sentiero dei mirtilli (non ciclabile) verso Malga Canidi. Inizia una salita impegnativa con punte superiori al 20%, ma su fondo compatto (rampe di cemento) sino alla malga. Quindi ha inizi il tratto più bello del percorso: lungo le panoramiche creste della Pedemontana passando per Malga Mont sino a Forcella Mattiola ed al Rifugio Posa Puner. Se siete in molti è bene chiamare per prenotare il pranzo consumabile anche nella panoramica terraza all'aperto con bellissima vista sull'abitato di Miane (circa 1200 mt iù in basso), sulla pianura veneta con il tortuoso disegno del Piave. Se si ha la fortuna di fare questo giro in una giornata particolarmente limpida si potrà intravedere il disegno della Laguna di Venezia.
Quindi inizia la discesa che in principio è su larga carrareccia fino a Malga Budui. Quindi si percorre un breve tratto della strada asfaltata verso le Pianezze. Quindi si lascia la strada ed inizia un divertentissimo single track che taglia i prati con vista mozzafiato sulla pianura. Qui il sentieri è a tratti tecnico, ma mai impegnativo pericoloso. Un pò sconnesso per fondo sassoso in certi punti consente tuttavia di lasciarsi andare. Si attraversano i Piani di Farnè e si scende all'abitato si Santo Stefano di Valdobiadene arrivando dal cimitero a nord del borgo. Da qui ha inizio il tratto ahimè più noioso perché su asfalto si inizio il ritorno alle auto. Breve salita fino a superare Guia, quindi quasi tutta discesa fino a Follina e poi Cison di Valmarino.
Autore Cristiano Lorenzon
La tranquilla salita su asfalto da Cisona di Valmarino (è possibile lasciare l'auto nei i piazzali sotto Castelbrando) permette di riscaldarsi con gradualità (pendenze tra il 5 ed il 7%). L'arrivo al Passo di Praderadego è suggestivo: prima che la strada inizi a scendere si trova una vecchissima chiesetta e l'antica Osteria della Pita (non sempre aperta). Il passo era frequentato dagli zattieri al ritorno a piedi dal tratto sul Piave percorso da Ponte nelle Alpi a Falzè.
Si prende, in corrispondenza del sentiero dei mirtilli (non ciclabile) verso Malga Canidi. Inizia una salita impegnativa con punte superiori al 20%, ma su fondo compatto (rampe di cemento) sino alla malga. Quindi ha inizi il tratto più bello del percorso: lungo le panoramiche creste della Pedemontana passando per Malga Mont sino a Forcella Mattiola ed al Rifugio Posa Puner. Se siete in molti è bene chiamare per prenotare il pranzo consumabile anche nella panoramica terraza all'aperto con bellissima vista sull'abitato di Miane (circa 1200 mt iù in basso), sulla pianura veneta con il tortuoso disegno del Piave. Se si ha la fortuna di fare questo giro in una giornata particolarmente limpida si potrà intravedere il disegno della Laguna di Venezia.
Quindi inizia la discesa che in principio è su larga carrareccia fino a Malga Budui. Quindi si percorre un breve tratto della strada asfaltata verso le Pianezze. Quindi si lascia la strada ed inizia un divertentissimo single track che taglia i prati con vista mozzafiato sulla pianura. Qui il sentieri è a tratti tecnico, ma mai impegnativo pericoloso. Un pò sconnesso per fondo sassoso in certi punti consente tuttavia di lasciarsi andare. Si attraversano i Piani di Farnè e si scende all'abitato si Santo Stefano di Valdobiadene arrivando dal cimitero a nord del borgo. Da qui ha inizio il tratto ahimè più noioso perché su asfalto si inizio il ritorno alle auto. Breve salita fino a superare Guia, quindi quasi tutta discesa fino a Follina e poi Cison di Valmarino.
Autore Cristiano Lorenzon
Comments (3)
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Molto bello e divertente ma attenzione, con la muscolare, ci sono più di 2.000 m. di incremento. Ma con la eBike è uno spasso.
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Scenery
Moderate
Percorso molto bello e divertente, aspra la salita che porta a Malga Budui, dove bisogna avere un'ottima preparazione fisica, anche se non molto lunga le pendenze sono molto importanti. Fatta con la muscolare a GPS confermo i 1600 metri di incremento, Il single track molto bello ma attenzione alla parte su prato, fatto con fondo bagnato a causa pioggia può risultare pericoloso a causa del basso grip.
Grazie
...fatto nel secolo scorso...anni 90...nelle due direzioni...salendo dal castello di Zumelle canaidi m.garda...e da bigolino m.cesen posapuner ecc.. con le varianti che ci sono..da divertirsi...panorami e percorsi..consigliato..impegnativo x fatica ..