Piscina Lecis e Baccu Arrodas
near Tuerra II, Sardegna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
3^ puntata del trittico dei monti di San Vito - San Priamo.
Partenza dal villaggio di San Priamo percorrendo la SS 125 verso Cagliari fino al km 50; volendo fare i duri e puri si può passare anche da strade sterrate interne (vedi percorsi precedenti). Prendere quindi il bivio sulla destra - in effetti io sono partito da qui, ma forse è meglio partire dal villaggio - che percorreremo, in leggera salita per circa 2.5 km, tralasciando tutte le deviazioni. La stradina si immette sul sentiero che proviene sempre dalla ss 125, ma un poco più avanti e che abbiamo utilizzato spesso per salire ad Arcu 'e Mauri, primo step anche del percorso di oggi.
Continuiamo a salire leggermente per un altro km e mezzo o poco più, poi dopo il guado (secco) le pendenze si fanno importanti, con punte anche del 15%.
Rimaniamo sul sentiero per un altro km e, oltrepassata la casa dell'allevatore, prendiamo il bivio sulla destra. Qui inizia una serie di tornanti (ne ho contati venti), prima ampi e con pendenze intorno al 10%, poi più stretti e più pendenti, intorno al 15%. Si sale per circa 3 km - e la fatica di questa salita la sentirete per tutto il percorso - fino ad arrivare all'Arcu 'e Mauru, inizio del cantiere forestale e punto più elevato dell'escursione. Da qui comincia una veloce discesa di quasi cinque chilometri che ci porta al cancello di uscita del cantiere forestale e ad una piana dove la strada si biforca. Prendiamo la destra e ci dirigiamo verso l'ovile che oltrepasseremo per continuare sul medesimo sentiero. Al km 14 della traccia troviamo la deviazione ben individuabile per Piscina Lecis. Una breve ma pesante salita ed una veloce discesa ci portano in breve a valle dove, superato un divieto di accesso, si raggiunge il fiume. Lasciata la bici e addentrandoci lungo il letto del fiume si arriva subito al 1° salto con le prime piscine e, quindi, salendo ulteriormente, alla cascata principale ad alla Piscina grande. Spettacolo mirabile che ripaga ampiamente dalle fatiche per arrivarci.
Ma la giornata non è certo finita. Riprendiamo la bici e risaliamo fino al bivio iniziale. Girato a sinistra si scende ancora fino a guadare il fiume riu Su Latti Cottus per poi riprendere a salire per circa un km e mezzo per poi ridiscendere. Dopo circa 5 km dal guado si arriva ad un bivio. A sinistra si scende a San Vito, a destra si sale verso arco Is Tellas. Giriamo a sinistra dove inizia la veloce discesa che in breve ci riporta a valle, lungo il greto - adesso quasi in secca - del Flumini Uri. Continuiamo lungo la strada che corre lungo il fiume fino ad arrivare a San Vito, dirigendoci poi verso Muravera, dove ci manteniamo tra la nuova 125 ed il rio Mannu. Qui ci aspetta l'ultima fatica della giornata: l'ascesa a Baccu Arrodas, poco più di 5 km. Molto tosta, soprattutto nell'ultimo tratto, con pendenze che sfiorano il 20% e che, non nego, mi hanno costretto a piedi per qualche centinaio di metri. Arriviamo in cima che è, ormai è un'abitudine, quasi buio. Peccato perché il panorama dovrebbe essere mozzafiato, a 360°. Il tempo di qualche foto e, montate le luci, via sulla lunga discesa finale, molto veloce (e pericolosa, anche se il fondo è buono), che in breve ci riporta sulla vecchia 125 e quindi a San Priamo ed alla macchina.
Buone ruote
Partenza dal villaggio di San Priamo percorrendo la SS 125 verso Cagliari fino al km 50; volendo fare i duri e puri si può passare anche da strade sterrate interne (vedi percorsi precedenti). Prendere quindi il bivio sulla destra - in effetti io sono partito da qui, ma forse è meglio partire dal villaggio - che percorreremo, in leggera salita per circa 2.5 km, tralasciando tutte le deviazioni. La stradina si immette sul sentiero che proviene sempre dalla ss 125, ma un poco più avanti e che abbiamo utilizzato spesso per salire ad Arcu 'e Mauri, primo step anche del percorso di oggi.
Continuiamo a salire leggermente per un altro km e mezzo o poco più, poi dopo il guado (secco) le pendenze si fanno importanti, con punte anche del 15%.
Rimaniamo sul sentiero per un altro km e, oltrepassata la casa dell'allevatore, prendiamo il bivio sulla destra. Qui inizia una serie di tornanti (ne ho contati venti), prima ampi e con pendenze intorno al 10%, poi più stretti e più pendenti, intorno al 15%. Si sale per circa 3 km - e la fatica di questa salita la sentirete per tutto il percorso - fino ad arrivare all'Arcu 'e Mauru, inizio del cantiere forestale e punto più elevato dell'escursione. Da qui comincia una veloce discesa di quasi cinque chilometri che ci porta al cancello di uscita del cantiere forestale e ad una piana dove la strada si biforca. Prendiamo la destra e ci dirigiamo verso l'ovile che oltrepasseremo per continuare sul medesimo sentiero. Al km 14 della traccia troviamo la deviazione ben individuabile per Piscina Lecis. Una breve ma pesante salita ed una veloce discesa ci portano in breve a valle dove, superato un divieto di accesso, si raggiunge il fiume. Lasciata la bici e addentrandoci lungo il letto del fiume si arriva subito al 1° salto con le prime piscine e, quindi, salendo ulteriormente, alla cascata principale ad alla Piscina grande. Spettacolo mirabile che ripaga ampiamente dalle fatiche per arrivarci.
Ma la giornata non è certo finita. Riprendiamo la bici e risaliamo fino al bivio iniziale. Girato a sinistra si scende ancora fino a guadare il fiume riu Su Latti Cottus per poi riprendere a salire per circa un km e mezzo per poi ridiscendere. Dopo circa 5 km dal guado si arriva ad un bivio. A sinistra si scende a San Vito, a destra si sale verso arco Is Tellas. Giriamo a sinistra dove inizia la veloce discesa che in breve ci riporta a valle, lungo il greto - adesso quasi in secca - del Flumini Uri. Continuiamo lungo la strada che corre lungo il fiume fino ad arrivare a San Vito, dirigendoci poi verso Muravera, dove ci manteniamo tra la nuova 125 ed il rio Mannu. Qui ci aspetta l'ultima fatica della giornata: l'ascesa a Baccu Arrodas, poco più di 5 km. Molto tosta, soprattutto nell'ultimo tratto, con pendenze che sfiorano il 20% e che, non nego, mi hanno costretto a piedi per qualche centinaio di metri. Arriviamo in cima che è, ormai è un'abitudine, quasi buio. Peccato perché il panorama dovrebbe essere mozzafiato, a 360°. Il tempo di qualche foto e, montate le luci, via sulla lunga discesa finale, molto veloce (e pericolosa, anche se il fondo è buono), che in breve ci riporta sulla vecchia 125 e quindi a San Priamo ed alla macchina.
Buone ruote
Waypoints
Intersection
287 ft
Svoltare a destra
Intersection
734 ft
Girare a sinistra
Intersection
1,109 ft
Svoltare a destra
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