Piccola variante

Partenza dalla piazza parcheggio di Velo Veronese, che si trova sulla SP 15, un poco di asfalto verso San Giorgio e poi si svolta a destra, indicazioni rifugio Lausen, sempre su asfalto. Dopo un paio di chilometri, dalla partenza, si prende una mulattiera, assolutamente pedalabile, che si stacca sulla sinistra e che sale fino al bivio per Kunek, da qui parte invece un sentiero che nei primi 300 metri circa è impegnativo per il fondo caratterizzato da roccette insidiose e scalini di roccia, ci vuole tecnica e gamba. Finito il tratto troviamo prati, ma con pendenze impegnative fino nei pressi di malga Buse di sopra, dove prendiamo una strada bianca più pedalabile; questa ci porta fino a nord di Conca dei Parpari dove ritroviamo, per poco, l'asfalto. Fatto neanche un chilometro si stacca sulla destra una strada che porta alle malghe alte, il primissimo tratto è asfalto, ma poi torna strada bianca che sale con pendenze mai proibitive. Dopo poco che si è preso lo sterrato si passa "sopra" la val d'Illasi e, in fondo alla valle, si vede Giazza, qui la strada è delimitata da un guardrail, e pure munita di rete di protezione, se passate capirete il perché. Saliamo ancora un poco e poi iniziamo a perdere quota, passiamo Malga Malera, che resta alta sulla nostra destra, e arriviamo a San Giorgio. Da San Giorgio si risale sempre su strade bianche, facilmente percorribili, fino nei pressi del monte Tomba, che resta alto sulla nostra sinistra. Noi invece puntiamo verso Bocca di Selva che si raggiunge facilmente perché oramai è discesa. Poco prima del rifugio ritorna l'asfalto, passiamo il rifugio, percorriamo ancora circa 800 metri e poi prendiamo la deviazione sulla destra che porta a malga Moscarda, da qui di nuovo su strade bianche, che poi lasciano posto a tracce di sentiero, raggiungiamo la contrada Tinazzo, o meglio le passiamo vicinissimi, perdendo ancora un pò di quota. In un paio di punti il fuorisella non guasta. Risaliamo un poco fino ad incrociare il cammino dei due santuari, e poi giù veloci verso Griez. Scendiamo in direzione Laorno, attenzione uscendo da Grietz un pezzo molto ripido e con fondo irregolare obbliga, questa volta a fuorisella, ma da gusto affrontarlo. Poi si risale ancora, su pendenze non proibitive, e, passata malga Scrovazze si prende una forestale che velocemente ci porta alla contrada Squarantello. Ritroviamo l'asfalto e puntiamo a San Francesco, in salita, arrivati al paese si gira a sinistra, indicazioni Velo Veronese, si sale ancora un poco, leggera deviazione sulla destra per fare l'ultimo tratto fuori strada, e sbuchiamo all'altezza del parcheggio di Campo Silvano. Giriamo a destra, 3 km e siamo a Velo non prima di aver fatto ancora un paio di salite. Il giro è bellissimo, occorre però una certa capacità di guida in alcuni passaggi un poco difficili, che, nel totale del percorso, sono tratti brevi, il resto è non più di media difficoltà.
Questo itinerario è la variante di Lessinia 002 per evitare il vajo dell'Anguilla.