Passo Gava - Monte Tardia
near Arenzano, Liguria (Italia)
Viewed 2053 times, downloaded 64 times
Trail photos
Itinerary description
Come punto di partenza si può tener buono la stazione ferroviaria di Arenzano che dispone nei paraggi di vari parcheggi.
Si parte su asfalto in direzione del Santuario del Bambin di Praga, oltrepassiamo il luogo di culto e ci manteniamo sulla strada participiale (Via Guglielmo Marconi), giunti ad un cambio di pendenza della strada svoltiamo a destra in via Pecorara.
Le pendenze aumentano e giunti ad una biforcazione manteniamo la destra sempre su pendenze che si fanno sentir, arriviamo così ad una sbarra, superiamo tale ostacolo e procediamo ancora per qualche centinaio di metri su asfalto e poi finalmente portiamo le nostre ruote sullo sterrato.
Purtroppo le pendenze rimangono decisamente marcate e il fondo non ottimale assolutamente non aiuta, comunque il tratto rimane sempre pedalabile; si superano alcuni tornanti al termine dei quali la pendenza diminuisce e il fondo migliora.
Oltrepassiamo un vecchio mulinello posto in un ottimo punto panoramico; la strada si addolcisce e rimane a mezza costa ripercorrendo il pendio del Bricco Gavetta prima e del monte Tardia di ponente dopo.
Arriviamo così ad un piccolo laghetto artificiale per la raccolta dell'acqua ai piedi della casa di Gava, da qui copiamo due tornanti ed un breve traverso e siamo al passo di Gava.
Da qui per raggiungere la cime del Monte Tardia abbiamo la scelta di due strade, una più diretta che segue la linea di cresta e sale dritta verso la cima e una seconda via che tiene il versante nord del monte sino al passo Tardie e poi da lì si può risalire in cima.
Decidiamo per la via breve, ma più ripida; infatti dopo pochi metri di bicletta a spinta optiamo per caricarcela a spalle e seguendo il sentiero conquistiamo la cima.
Dalla cima del monte Tarida di ponente decidiamo di scendere sino al Monte Lerxio da cui si gode di una vista fantastica.
Risaliamo in cima al monte Tardia, che risulta pure pedalabile e poi da qui parte la nostra discesa, scendiamo la prima parte di sentiero sino al Passo Tardie, svoltiamo a sinistra e scendiamo verso il passo di Gava.
Il tratto di sentiero che collega i due passi presenta qualche passaggio un po' tecnico, ma con una discreta tecnica discesistica si possono superare in sella senza grosse difficoltà.
Dal passo di Gava scendiamo sino al piccolo bacino d'acqua ripercorrendo la strada sterrata fatta in salita, in alternativa ci sarebbe un piccolo sentiero, ma a causa delle piogge si trova in cattivo stato; giunti sul fianco sinistro del laghetto parte un sentiero che porta ad inoltrarci tra piante e cespugli.
La traccia si snoda tra brevi traversi e vari tornanti sino al congiungimento con un altro sentiero, qui svoltiamo a sinistra e iniziamo a scendere tenendoci paralleli alla nostra salita, la traccia non presenta grosse difficoltà e segue dolcemente il pendio, sino a raggiungere uno sperone denominato Gruppo.
Superato la roccia ci manteniamo sulla destra sulla traccia in leggera discesa sino a toccare una strada sterrata, a questo punto è sufficiente piegare a destra e proseguire la discesa; in breve ci uniamo ad un'altra traccia, qui svoltiamo a sinistra su un sentiero che prosegue in falso piano, superiamo una sella erbosa e dopo una breve discesa al fianco di un prato costeggiamo un recinto.
Al bivio che raggiungiamo dopo poco ci manteniamo sul sentiero di destra, il percorso si sviluppa in piano e dopo alcune centinaia di metri passiamo davanti a un fontana e percorsi pochi metri svoltiamo su un sentiero che si stacca sulla sinistra e che corre in direzione mare parallelo a quello di andata.
Il sentiero dopo aver costeggiato alcune case sbocca su una strada asfaltata, seguendo l'asfalto in discesa raggiungiamo via Pecorara che abbiamo pedalato all'inizio della nostra gita; volendo si potrebbe tornare al punto di partenza, ma la nostra scelta invece ricade sul risalire alcuni metri per andar a percorrere un altro sentiero.
Ripercorriamo così una parte di salita fatta in precedenza sino a raggiungere un ristorante, ripercorriamo ancora un tornante e dopo pochi metri abbandoniamo l'asfalto e svoltiamo a destra su una strada sterrata.
Alla fine della stradina troviamo tra i vari arbusti un sentiero, viene chiamato il sentiero degli inglesi, purtroppo la prima parte ha un fondo molto roccioso, poi il fondo peggiora ancora, purtroppo a causa delle piogge il sentiero risulta molto scavato e viscido, per fortuna poi nel tratto finale migliora e diventa nuovamente scorrevole. Sbuchiamo così sulla strada asfalta nei pressi del santuario del Bambin di Praga, rifacciamo a ritroso la strada di andata e in pochi minuti ritorniamo al nostro punto di partenza.
Si parte su asfalto in direzione del Santuario del Bambin di Praga, oltrepassiamo il luogo di culto e ci manteniamo sulla strada participiale (Via Guglielmo Marconi), giunti ad un cambio di pendenza della strada svoltiamo a destra in via Pecorara.
Le pendenze aumentano e giunti ad una biforcazione manteniamo la destra sempre su pendenze che si fanno sentir, arriviamo così ad una sbarra, superiamo tale ostacolo e procediamo ancora per qualche centinaio di metri su asfalto e poi finalmente portiamo le nostre ruote sullo sterrato.
Purtroppo le pendenze rimangono decisamente marcate e il fondo non ottimale assolutamente non aiuta, comunque il tratto rimane sempre pedalabile; si superano alcuni tornanti al termine dei quali la pendenza diminuisce e il fondo migliora.
Oltrepassiamo un vecchio mulinello posto in un ottimo punto panoramico; la strada si addolcisce e rimane a mezza costa ripercorrendo il pendio del Bricco Gavetta prima e del monte Tardia di ponente dopo.
Arriviamo così ad un piccolo laghetto artificiale per la raccolta dell'acqua ai piedi della casa di Gava, da qui copiamo due tornanti ed un breve traverso e siamo al passo di Gava.
Da qui per raggiungere la cime del Monte Tardia abbiamo la scelta di due strade, una più diretta che segue la linea di cresta e sale dritta verso la cima e una seconda via che tiene il versante nord del monte sino al passo Tardie e poi da lì si può risalire in cima.
Decidiamo per la via breve, ma più ripida; infatti dopo pochi metri di bicletta a spinta optiamo per caricarcela a spalle e seguendo il sentiero conquistiamo la cima.
Dalla cima del monte Tarida di ponente decidiamo di scendere sino al Monte Lerxio da cui si gode di una vista fantastica.
Risaliamo in cima al monte Tardia, che risulta pure pedalabile e poi da qui parte la nostra discesa, scendiamo la prima parte di sentiero sino al Passo Tardie, svoltiamo a sinistra e scendiamo verso il passo di Gava.
Il tratto di sentiero che collega i due passi presenta qualche passaggio un po' tecnico, ma con una discreta tecnica discesistica si possono superare in sella senza grosse difficoltà.
Dal passo di Gava scendiamo sino al piccolo bacino d'acqua ripercorrendo la strada sterrata fatta in salita, in alternativa ci sarebbe un piccolo sentiero, ma a causa delle piogge si trova in cattivo stato; giunti sul fianco sinistro del laghetto parte un sentiero che porta ad inoltrarci tra piante e cespugli.
La traccia si snoda tra brevi traversi e vari tornanti sino al congiungimento con un altro sentiero, qui svoltiamo a sinistra e iniziamo a scendere tenendoci paralleli alla nostra salita, la traccia non presenta grosse difficoltà e segue dolcemente il pendio, sino a raggiungere uno sperone denominato Gruppo.
Superato la roccia ci manteniamo sulla destra sulla traccia in leggera discesa sino a toccare una strada sterrata, a questo punto è sufficiente piegare a destra e proseguire la discesa; in breve ci uniamo ad un'altra traccia, qui svoltiamo a sinistra su un sentiero che prosegue in falso piano, superiamo una sella erbosa e dopo una breve discesa al fianco di un prato costeggiamo un recinto.
Al bivio che raggiungiamo dopo poco ci manteniamo sul sentiero di destra, il percorso si sviluppa in piano e dopo alcune centinaia di metri passiamo davanti a un fontana e percorsi pochi metri svoltiamo su un sentiero che si stacca sulla sinistra e che corre in direzione mare parallelo a quello di andata.
Il sentiero dopo aver costeggiato alcune case sbocca su una strada asfaltata, seguendo l'asfalto in discesa raggiungiamo via Pecorara che abbiamo pedalato all'inizio della nostra gita; volendo si potrebbe tornare al punto di partenza, ma la nostra scelta invece ricade sul risalire alcuni metri per andar a percorrere un altro sentiero.
Ripercorriamo così una parte di salita fatta in precedenza sino a raggiungere un ristorante, ripercorriamo ancora un tornante e dopo pochi metri abbandoniamo l'asfalto e svoltiamo a destra su una strada sterrata.
Alla fine della stradina troviamo tra i vari arbusti un sentiero, viene chiamato il sentiero degli inglesi, purtroppo la prima parte ha un fondo molto roccioso, poi il fondo peggiora ancora, purtroppo a causa delle piogge il sentiero risulta molto scavato e viscido, per fortuna poi nel tratto finale migliora e diventa nuovamente scorrevole. Sbuchiamo così sulla strada asfalta nei pressi del santuario del Bambin di Praga, rifacciamo a ritroso la strada di andata e in pochi minuti ritorniamo al nostro punto di partenza.
Comments (2)
You can add a comment or review this trail
I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bel giro con panorama TOP , un poco di porting tra Gava e Tardie
ciao, secondo te è fattibile in gravel con copertoni da 40mm? grazie